"E' sempre cosi quando una donna gioca con i maschi."
Luisa Esposito è una delle giovanissime punte del Napoli Calcio Femminile. L’abbiamo incontrata in occasione del derby di campionato del 20 marzo contro la Domina Neapolis.
Ciao Luisa, ti abbiamo osservato da lontano ed ora è il momento di conoscerti dal vivo.
Mi chiamo Luisa Esposito, gioco da 11 anni a calcio e ho 17 anni. In realtà gioco a calcio da sempre. Quando ero piccola stavo con i maschietti per strada in partite improvvisate. Ho incominciato a fare sul serio a sette anni in una squadra maschile. Si chiamava Real Ponticelli ed era associata alla Juventus. Dopo diversi anni nel calcio maschile, sono passata in serie C con la Virtus Partenope. Dalla Virtus ho fatto il salto di qualità in serie B nella Domina Neapolis. E ci sono rimasta un anno. Dopo un anno sono approdata nella serie B con il Napoli Calcio Femminile.
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CERVIA – Successo corsaro di grande rilevanza per la Riviera di Romagna, che sabato scorso si è imposta sul terreno della Res Roma nella quinta di ritorno di serie A (2-1), portando a casa la prima storica vittoria sul terreno della formazione capitolina, fondamentale per rilanciarsi in classifica dopo il ko rimediato a Bolzano nell’ultima sfida disputata un mese fa: una gara giocata in maniera molto attenta ed ordinata dalla compagine ravennate che ha concesso pochissimo alle avanzate delle padrone di casa e nella seconda parte della ripresa ha colpito con un uno-due mortifero firmato da Fabiana Colasuonno, con le giallo-rosse che riuscivano solamente ad accorciare su calcio di rigore a pochi minuti dal termine; nelle fila romagnole buona prestazione del giovane esterno difensivo Valentina Gagliardi che, insieme alle compagne di reparto, è riuscita a contenere con grande attenzione le avanzate delle giallo-rosse.
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VITTORIO VENETO - Una lunga sosta per ricaricare le pile e prepararsi al meglio al decisivo rush finale in cui c’è in palio la permanenza in Serie A. Il Vittorio Veneto, reduce dal buon pareggio strappato nella tana del San Zaccaria, è agganciato più che mai al treno salvezza: attualmente la neopromossa rossoblù staziona al quart’ultimo posto con 12 punti, un solo punticino in meno del Paradiso, da quel magnifico ottavo posto che significherebbe salvezza.
La squadra veneta di mister Fattorel alla prima volta in Serie A della sua storia, in questo ritorno sta mostrando segnali di crescita confortanti e farà il possibile per coronare il suo sogno: “In questo primo anno di A credo che abbiamo pagato tanto nel girone di andata la poca esperienza nella categoria –spiega Francesca Da Ros, difensore del Vittorio Veneto - le avversarie sono molto preparate, soprattutto il livello atletico fa la differenza:
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Chissà quante di quelle ragazze che ogni settimana scendono in campo con gli scarpini ai piedi sognano di percorrere la strada di Raffaella Manieri. Di giocare dove una donna che corre dietro ad un pallone non è vista come un'extraterrestre, bensì come un'atleta professionista in grado di regalare emozioni come qualsiasi altro. Dove sei una donna capace di scrivere storie di sport e di fare esultare di gioia e piangere di sconforto le migliaia di tifosi che ogni giorno riempiono gli stadi. Tifosi che ti fermano per strada chiedendoti un selfie o l'autografo. Di festeggiare lo scudetto assieme ai colleghi maschi di una delle squadre più forti del mondo, osannata da migliaia e migliaia di sostenitori impazziti, scesi in piazza per loro e per te. Raffaella Manieri il suo sogno ha iniziato a costruirlo alla soglia dei ventotto anni, quando in tanti potrebbero pensare che ciò che è arrivato era quello destinato a te e, anche se vorresti di più, ormai per chi vive sul rettangolo verde non c'è molto altro spazio per provare a scrivere un nuovo capitolo della carriera.
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Nella sfida di Vittorio Veneto ha messo la firma in ognuna delle tre reti del San Bernardo Luserna, risultando decisiva nel 3-3 finale. Raffaella Barbieri, giovanissima attaccante classe 1995, al Barison ha fatto impazzire le "Tose" prima guadagnandosi il rigore del pareggio, poi segnando il gol del 2-2 e, infine, con l'assist che ha propiziato la terza rete. In sostanza il gol che aveva fatto sognare il San Bernardo portando la squadra di Tatiana Zorri sul 3-2, prima del definitivo 3-3 scaturito a pochi minuti dal termine dell'incontro. Un peccato, ma la nota positiva oltre alla classifica che vede il San Bernardo salvo (manca però ancora il risultato di Riviera-San Zaccaria) arriva dal rendimento di Raffaella Barbieri, che con i suoi sei gol in campionato da sola vale un terzo del totale delle reti segnate dalla squadra di Tatiana Zorri.
D'altronde con un padre allenatore e attaccante "numero nove" il futuro di Raffaella era praticamente già segnato ed il debutto in Serie A col Torino a soli quattordici anni ne è la conferma.
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Al suo arrivo in Italia il Brescia aveva cinque punti di distacco da un Verona che sembrava lanciato verso la vittoria del campionato. Poi la risalita che, non a caso, per le "Gnare" ha coinciso proprio con l'arrivo in biancoazzurro del difensore Paige Williams. Da quel giorno la squadra ha inanellato una serie di dieci risultati utili consecutivi, con nove vittorie ed il pareggio di Bari, ottenuto grazie alla prima rete italiana di Paige. Su cosa sia cambiato dopo il ko di Mozzanica la giocatrice inglese ha le idee chiare. "Credo fosse arrivato un punto nel quale abbiamo capito che non potevamo abbassare il nostro livello di gioco contro squadre della seconda metà della classifica perché i veri campioni devono sempre esprimersi al massimo. Se noi vogliamo vincere questo campionato dobbiamo giocare al meglio delle nostre possibilità ogni settimana".
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Il mondo del calcio dilettantistico e in particolare quello del calcio femminile è un contesto nel quale trovare storie sbagliate che fanno riflettere lasciando l'amaro in bocca ancora oggi è molto facile. Una di queste arriva da una delle epoche di maggior splendore del movimento calcistico femminile italiano: il 1986.
In questo periodo, stando alle cifre che riportavano La Gazzetta dello Sport e Stadio, le donne che in Italia correvano dietro ad un pallone ed erano tesserate per la Federazione erano circa 104.000. Numeri da capogiro se raffrontati con le "appena" 22.546 tesserate risultanti dall'ultimo report pubblicato dalla Uefa e relativo proprio alla stagione 2015/2016.
Eppure anche in un anno apparentemente d'oro per le donne del pallone italiane, l'estate che portava alla stagione 1987/1988 contribuì a far balzare agli onori delle cronache una di queste tante - troppe - storie sbagliate. In mezzo al caldo afoso della bassa padovana, infatti, i dirigenti del San Michele si trovarono costretti a dire alle proprie giocatrici che quello appena concluso sarebbe stato il loro ultimo campionato, almeno con la formazione gialloverde di San Michele delle Badesse, piccola frazione del comune di Borgoricco.
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Si sta mettendo in luce tra le fila del Lugano, Martina Gelmetti. La promettente attaccante veronese classe 1995 nella passata stagione ha contribuito alla conquista dello Scudetto del Verona, siglando 7 reti e toccando quota 100 presenze totali in maglia scaligera; è stato il primo tricolore della sua giovane carriera, ma la bomber la scorsa estate ha deciso di intraprendere questa nuova esperienza estera nella formazione svizzera neopromossa in Serie A e nella quale ha ritrovato un folto manipolo di calciatrici italiane come Pedretti, Cannone, Tagini, Bergamaschi e Piazza. Sentiamo come sta procedendo questa avventura con le bianconere ticinesi.
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Il portiere dell'Upc Tavagnacco sarà inviata dallo stadio Matusa per Frosinone - Udinese. Grande occasione di visibilità per il calcio femminile
Sarà una domenica molto speciale per Matilde Copetti, portiere dell’Upc Graphistudio Tavagnacco. L’atleta classe 1997, infatti, sarà ospite della trasmissione tv ‘Quelli che il calcio…’, in onda dalle 13.50 su Rai2.
Matilde sarà collegata dallo Stadio Comunale ‘Matusa’, dove si giocherà la sfida tra Frosinone e Udinese. Avrà quindi l’occasione di portare un po’ di friulanità nella trasmissione condotta da Nicola Savino, raccontando anche l’esperienza da portiere in una squadra di calcio femminile di serie A.
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In America per coronare un sogno e fare un’esperienza unica. Eleonora Goldoni, talentuosa promessa del calcio femminile italiano milita da questa stagione negli States nei Buccaneers squadra di Prima Divisione della East Tennessee State University che disputa il campionato universitario. Tutto è nato dalle Qualificazioni all’Europeo in Turchia quando la promettente attaccante della New Team Ferrara e della Nazionale Under 19 grazie a ottime prestazioni balzò all’occhio del coach della formazione americana Adam Sayers che la contattò tramite social network per chiederle se le poteva interessare l’idea di trasferirsi negli Usa per giocare e studiare. Nonostante altre due offerte dell’Ohio e dalla Florida, Eleonora la scorsa estate ha scelto l’università del Tennessee, che tra le tre è la più grande e le dà la possibilità di continuare i suoi studi linguistici e poi di giocare nei Buccaneers, in Prima Divisione.
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