Forlì - Va alla Graphistudio Tavagnacco la Coppa Italia 2013, dopo una gara dominata, nella quale il Verona si perde già dopo cinque minuti di gioco e non riesce più a recuperare. Le friulane arrivano in romagna molto più concentrate rispetto alle venete che mister Longega schiera in campo con lo stesso modulo della semifinale, vinta contro la Torres, ma mescolandone le interpreti. Certo le scaligere non possono che recitare il mea culpa. Al di là dello scivolone al pronti-via di Karlsson e Ohrstrom, due delle migliori tra le veronesi per tutta la stagione, le venete sono apparse spente e scariche, incapaci di ripetere la grande prova di solo sette giorni prima. Marco Rossi invece ha ottenuto dalle sue una gara ai limiti della perfezione, nella quale dobbiamo sottolineare una Ilaria Mauro completamente ritrovata, elegante in fase di rifinitura e spietata in zona goal.
Longega rinuncia alla canadese Lagonia dal primo minuto, una scelta che col senno di poi lascerà qualche rammarico. I primi minuti mostrano due squadre combattive e concentrate, ma al 5' le veronesi fanno letteralmente harakiri: Karlsson e Ohrstrom temporeggiano troppo, Mauro come un falco si fionda tra le due svedesi e a porta sguarnita deposita in rete. Tavagnacco subito in vantaggio, con un goal fortuito, ma pesante come un macigno. Con un po' più di fortuna potrebbe pervenire al pareggio il Verona al 17', quando Squizzato raccoglie la respinta della difesa e da lontano, con una parabola velenosa, coglie in pieno la traversa con Marchitelli apparsa in ritardo. Risponde due minuti dopo Brumana con un diagonale potente, ma respinto con i piedi da Ohrstrom. Le scaligere provano a imbastire qualche iniziativa, ma il 5-3-2 gialloblù non sortisce l'effetto sperato, con Squizzato e Toselli che faticano a salire e sostenere la manovra offensiva. Il risultato è che a centrocampo le friulane sono sempre in superiorità numerica e Girelli e Gabbiadini lasciate sole al proprio destino, mentre dietro Toscano Aggio deve fare letteralmente gli straordinari per stoppare le scorribande friulane. Camporese sulla sinistra è un autentico spauracchio, mentre dai piedi di Bonetti partono servizi invitanti per le compagne e quando decide di farsi vedere in area va vicinissima al goal al 29', quando di testa incorna di forza il traversone di Mauro, ma centralmente e Ohrstrom blocca. Le veronesi si vedono praticamente solo sui calci piazzati che conquista con caparbietà capitan Gabbiadini. Ledri manca al 35' il tap in a due passi dalla porta sulla punizione dalla trequarti di Di Criscio, mentre a tempo scaduto Girelli calcia alle stelle al termine della più bella azione d'attacco delle venete.
Longega nella ripresa inserisce Lagonia per la febbricitante Squizzato, mentre al 26' manderà in campo anche Mason per Ledri, un'altra giocatrice che forse avrebbe fatto comodo dall'inizio. Al 6' Brumana fa velo sulla punizione di Parisi, Ohrstrom vede la sfera solo all'ultimo, ma rimedia in due tempi, subendo anche fallo. All'11' il Verona va vicinissimo al pareggio: Girelli subisce fallo, Lagonia va a calciare da posizione defilata sulla sinistra. Il cross arriva sulla testa della stessa n. 10 scaligera che impatta alla perfezione, ma Marchitelli risponde alla grande alzando sopra la traversa. Cinque minuti dopo la gara si chiude: Mauro scappa via sulla fascia sinistra, dal fondo mette sul limite dell'area piccola un rasoterra, sul quale Camporese si avventa e di prima gira a rete. Ohrstrom si oppone d'istinto, ma la palla sbatte contro il palo alla sua destra e carambola lentamente in rete. Il raddoppio è un'autentica mazzata che spegne letteralmente le velleità delle scaligere. Anzi nella mezzora restante sono l'imprecisione delle attaccanti friulane e la bravura del portiere svedese delle venete a evitare che il Tavagnacco dilaghi. Al 32' Rodella serve in area la liberissima Zuliani che calcia di prima chiamando Ohrstrom al miracolo, mentre al 39' Brumana la grazia calciando fuori un rigore in movimento. Mauro al 40' si fa ipnotizzare dalla n. 1 scaligera, mentre al 45' assiste Zuliani che da pochi metri calcia fuori. Al triplice fischio esplode la gioia incontenibile delle ragazze di Marco Rossi. Capitan Brumana alza al cielo la Coppa Italia 2013, il primo trofeo per la bacheca della società friulana. Con questo spirito però, molti altri traguardi aspettano le atlete friulane a cominciare dal prossimo appuntamento con la Supercoppa ad agosto, contro le campionesse d'Italia della Torres.
VERONA-GRAPHISTUDIO TAVAGNACCO-0-2
Reti: Mauro al 5' p.t. e Camporese al 16' s.t.
Verona: OHRSTROM, SQUIZZATO (dal 1' s.t. LAGONIA), LEDRI (dal 26' s.t. MASON), TOSCANO AGGIO, KARLSSON, DI CRISCIO, TOSELLI, GABBIADINI (cap.), ZORRI, GIRELLI, CARISSIMI. All. Renato Longega. A disposizione: Tasselli, Gelmetti, Capelloni, Belfanti e Maceri.
G. Tavagnacco: MARCHITELLI, BISCHI, RODELLA, TUTTINO, LATERZA, MARTINELLI (dal 49' s.t. POCHERO), BONETTI (dal 21' s.t. ZULIANI), PARISI, MAURO, BRUMANA (cap.) (dal 47' s.t. OLIVER), CAMPORESE. All. Marco Rossi. A disposizione: Bonassi, Zandomenichi, Tommasella e Nardella.
Arbitro: Francesca Campagnolo di Bassano del Grappa. Assistenti: Ilaria Melchiorri di Modena e Francesca Loddo di Ferrara.
Ammonite: Laterza, Brumana e Camporese (T).
Note: Giornata caratterizzata dal sole caldo e dalla temperatura finalmente gradevole. Presenti sugli spalti circa 600 spettatori. Migliori in campo: Toscano Aggio (V) e Mauro (T).