Tutto è nato a cinque anni, con un pallone calciato via quasi senza motivo e l'essere caricata da un amichetto sulle spalle e portata in trionfo ad esultare. È bastato il soffio di vento sul viso di quella corsa a Giulia Ferrandi - bergamasca classe 1992 - per far scoccare quella scintilla che il calcio spesso riesce a far esplodere dentro al cuore, spegnendo la fiammella del karate. Da quel momento la carriera di Giulia con la palla tra i piedi si è proiettata sullo schermo velocemente, come solo i grandi registi riescono a fare con le loro pellicole, talmente dense che se ti distrai anche solo un attimo per trovare i pop corn di fianco a te rischi di perderti un istante chiave del film.

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La centrocampista dell'Upc Tavagnacco protagonista della cerimonia di Reggio Emilia per la presentazione della Finale di Women’s Champions League
Alessia Tuttino è stata premiata dall’Uefa per le 100 presenze in Nazionale. La friulana, colonna portante del centrocampo gialloblu, ha vestito la maglia azzurra 133 volte, segnando 10 reti.
La cerimonia si è svolta martedì 16 febbraio a Reggio Emilia, nell’ambito della presentazione della finale della Uefa Women’s Champions League, che per la prima volta si disputerà in Italia, al Mapei Stadium di Reggio Emilia. L’appuntamento è per il 26 maggio alle 18, con diretta tv su Eurosport. Un evento che si spera possa accendere i riflettori sul calcio femminile anche in Italia.

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“Amo Napoli perché mi ricorda New York”, disse Andy Warhol. Terra di conquiste, di sogni realizzati e infranti, di Pino Daniele, Masaniello, Maradona e Higuain. E lo sarà anche di Giusy Moraca, centrocampista di sicurissime prospettive del Carpisa Yamamay Napoli, formazione attualmente in terza posizione nel girone D di Serie B. Un’autentica macchina da goal: 14 le reti siglate in stagione. Numeri importanti che le hanno aperto le porte della Nazionale Under 23 allenata da Rosario Amendola. Conosciamo meglio questa giovane classe ’96, all’apparenza piuttosto timida ma dotata di una determinazione fuori dal comune.

Ciao Giusy. Back to the roots per partire al meglio: raccontami del tuo percorso di avvicinamento al mondo del calcio.

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IMOLA - Con i suoi gol sta trascinando l’Imolese nella risalita verso la metà classifica. Stiamo parlando di Giorgia Filippi, giovanissima attaccante rosso-blu classe ’96 capocannoniere del girone C di Serie B con 12 reti al pari di Alice Cama del Cuneo. Fiuto del gol innato, classe e rapidità sono tra le caratteristiche della giovane bomber di Voltana, promettente talento del calcio emiliano e tifosissima della Juventus “Del Piero è il mio idolo indiscusso, degli attuali bianconeri mi piacciono Marchisio e Dybala, sono il top” precisa Giorgia che è l’autentico valore aggiunto della sua squadra: dei 17 centri totali siglati dall’Imolese in questi primi undici incontri ben 12 portano la sua firma: “Finora i gol più belli sono stati contro il Torino dove ho fatto tripletta, di questi il secondo sigillo su punizione il migliore!

Un altro da ricordare è quello con l’Amicizia Lagaccio: nella terza rete ho dribblato due avversarie mi sono accentrata e da fuori area ho tirato a mezza altezza angolato superando il portiere, una rete che è valsa la vittoria per cui dal peso specifico notevole”.

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MESTRE - Il Marcon ha confermato il suo ottimo momento di forma dopo il sonante poker in trasferta nella tana dell’ambizioso Grifo Perugia, vincendo domenica anche lo scontro diretto casalingo col fanalino di coda Foligno e portandosi grazie a questi tre punti vicino alla metà classifica a quota 14. Tra le protagoniste del successo c’è Anna Battaiotto, autrice di una delle due reti che hanno permesso alla formazione veneta di intascare l’intera posta in palio chiudendo in crescendo l’andata. “Il gol di domenica deriva da un’ottima azione corale –racconta l’attaccante- passaggio filtrante di Vanin, io taglio e piazzo la palla sul palo opposto”.

Terminata un’andata in cui gli addetti ai lavori si attendevano un Marcon ancora ai vertici dopo la promozione svanita di un soffio nella scorsa stagione nel testa a testa col Vittorio Veneto: “Tutti si aspettavano di più da una squadra che l’anno scorso ha sfiorato la A e anche tutte noi siamo consapevoli che potevamo dare di più – ammette l’attaccante - la stagione è iniziata un po’ sottotono secondo me non perché credevamo di essere le più forti, come ho sentito dire più volte da fuori, ma soprattutto per un crollo morale derivante inevitabilmente dalla mancata promozione dell’anno scorso dopo aver dato tutto.

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Sono passati pochi anni da quando il Chiasiellis ha chiuso i battenti dopo tanti anni di “onorato servizio al calcio nazionale” , anni colmi di tante emozioni, vittorie , sconfitte, gioie e amarezze, ma soprattutto ricco di rapporti umani e di amicizie che hanno unito le tante ragazze che hanno calcato i campi di tutta l’Italia con quelle maglie azzurre cielo!
Elisa Lavia è stata la capitano di quella squadra per molti anni, Laura Donghi è giunta dopo, quasi alla fine dell’avventura …e ci ha lasciato il cuore; chi quindi, meglio di loro ci può raccontare quella realtà sportiva che per loro è stata una seconda casa e per molte ragazze una seconda famiglia?
- Elisa, Laura, raccontate ai tanti tifosi che vi hanno sempre seguito in questi anni, il vostro approccio al Chiasiellis….e anche brevemente la vostra storia calcistica prima dell’arrivo in Friuli.

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NOVARA – Dopo ben 8 anni con addosso la maglia della Biellese, che per lei era diventata praticamente come una seconda casa, ha deciso di cambiare e intraprendere una nuova avventura Veronique Orlandin. La 32enne bomber riparte dalla Sanmartinese Femminile Novara, sempre in Serie C Piemonte e cercherà di lasciare il segno anche in questa sua nuova squadra a suon gol. Veronique ha iniziato a giocare all'età di 6 anni facendo tutta la trafila delle giovanili maschili fino all'età di 13 anni. Ha giocato per qualche stagione in serie D e C con il Samone e Bellavista (società vicino a Ivrea, dove è nata) e poi è approdata in serie B all'età di 19 anni con il Chivasso (successivamente Real Canavese).

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Uno dei risultati più importanti nel corso della 10° giornata di Serie A è stata la vittoria casalinga ottenuta dal Tavagnacco, capace di infliggere all’ex capolista Mozzanica la prima sconfitta stagionale: un netto 2 a 0 firmato Zuliani-Del Stabile in favore della formazione friulana guidata da mister Sara Di Filippo, che ha consolidato il quinto posto in classifica a quota 17 punti. In esclusiva per CalcioDonne parliamo di questo prezioso successo e del buon momento attraversato dal Tavagnacco con Alice De Val, terzino destro classe ’92 alla prima stagione in maglia gialloblu proveniente dal Pordenone.

Alice, sabato scorso con una prova esemplare avete fatto cadere l’imbattibilità del Mozzanica. Un commento su questa splendida vittoria?
“Quella contro il Mozzanica è stata una delle nostre migliori prestazioni, se non la migliore: siamo state perfette e siamo riuscite a fare tutto quello che il mister ci aveva chiesto. Abbiamo voluto, cercato e ottenuto una vittoria meritata”.

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Non solo calcio, non solo atlete, unite per ironia del destino in una nuova stagione che le vedrà segnare quasi contemporaneamente il loro gol più bello: la nascita dei loro bambini!
Simona Sodini, classe 82, al settimo mese di gravidanza in attesa del piccolo Tomas e Maria Caramia, classe 82, mamma tra qualche giorno della piccola Tonia.
E mentre mi raccontano la loro storia, fatta di calcio e di una nuova piccola vita dentro di loro, mi lascio trascinare in questa bellissima favola e vedo già i loro bimbi che inseguono quella palla insieme alle loro mamme.

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Uno degli aspetti meravigliosi del calcio è che spesso nasconde storie che, semplicemente, hanno bisogno di essere svelate. Storie che noi tutti abbiamo bisogno di sentire..più spesso di quanto pensiamo.
Si tratta di storie di persone che “ce l’hanno fatta”, che hanno raggiunto un obiettivo ritenuto impensabile e ci sono riuscite solo grazie al loro instancabile impegno; uomini e donne che hanno avuto la meglio su qualsiasi difficoltà, su qualsiasi situazione avversa, e –proprio come nei film e nelle canzoni dei Journey- non hanno mai smesso di crederci, impegnarsi e dedicare se stessi nel progetto finale.
La protagonista questa volta è la vincitrice del Pallone d’Oro femminile 2015: la capitana della nazionale degli Stati Uniti, vincitrice dei Mondiali, Carli Lloyd.

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