CARLI LLOYD VINCITRICE DEL PALLONE D’ORO, UNA DI QUELLE STORIE CHE VANNO RACCONTATE
- Lucia Pirola
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Uno degli aspetti meravigliosi del calcio è che spesso nasconde storie che, semplicemente, hanno bisogno di essere svelate. Storie che noi tutti abbiamo bisogno di sentire..più spesso di quanto pensiamo.
Si tratta di storie di persone che “ce l’hanno fatta”, che hanno raggiunto un obiettivo ritenuto impensabile e ci sono riuscite solo grazie al loro instancabile impegno; uomini e donne che hanno avuto la meglio su qualsiasi difficoltà, su qualsiasi situazione avversa, e –proprio come nei film e nelle canzoni dei Journey- non hanno mai smesso di crederci, impegnarsi e dedicare se stessi nel progetto finale.
La protagonista questa volta è la vincitrice del Pallone d’Oro femminile 2015: la capitana della nazionale degli Stati Uniti, vincitrice dei Mondiali, Carli Lloyd.
La cerimonia che lunedì 11 gennaio 2016 ha visto premiare Leo Messi come miglior giocatore del mondo per la quinta volta ha decretato anche l’attribuzione del medesimo premio, per la categoria femminile, ad un’emozionatissima Carli Lloyd, che la mattina seguente ha pubblicato sulla sua pagina facebook il suo personale ringraziamento a chi di dovere per il sostegno che non le è mai venuto a mancare, raccontando così al grande pubblico tutti gli sforzi che ha impegnato nella carriera calcistica, e con essi tutta la gioia che ha provato nel ricevere il premio.
Dalla pagina ufficiale facebook di Carli Lloyd:
“ Non sai mai pienamente come andrà a finire un viaggio. La mia scalata verso la vetta è iniziata 13 anni fa. Ero fuori forma, mentalmente debole e non avevo una gran personalità. Mi è stato presentato un maestro che mi avrebbe cambiato la vita. Coach Galanis mi disse che mi avrebbe fatto arrivare fino in nazionale se mi fossi messa al lavoro e avessi fatto ciò che mi chiedeva di fare. Mi diceva sempre che sarei diventata la giocatrice più forte del mondo. Non era timido nel dire ciò. Io non ci credevo. Infatti la scorsa notte è stata la prima volta in 13 anni in cui ho creduto di potercela fare.
Questo viaggio è stato difficile. Vuoi sempre risultati istantanei. Pensi di essere quasi arrivato, ma in realtà non lo sei e devi metterti a testa bassa e continuare a scalare. Ci sono stati infortuni, tagli, occasioni in cui sono stata messa in panchina, molte persone hanno dubitato di me, ma non ho mai smesso di lavorare.
C’è in me un forte desiderio di allenarmi sempre più intensamente. Dopo la scorsa notte il desiderio di continuare e di allenarmi ancora più forte è sempre più acuto.
Niente di ciò per cui vale la pena nella vita è mai facile. Richiede sempre tempo. Spesso la strada per la vetta è deviata. Non è mai dritta, ma se tu segui la traiettoria e trovi il modo di tornare sulla retta via, alla fine ce la puoi fare.
Voglio ringraziare i miei allenatori, le mie compagne di squadra, i miei fans, amici e familiari, il mio meraviglioso fidanzato che mi ha sempre sostenuto, e James per non aver mai dubitato di me ed essere stato lungimirante. Se dovessi fare tutto di nuovo riprenderei la stessa strada. Rende tutto molto più soddisfacente e appagante.
Al prossimo capitolo!”
Lucia Pirola
calciodonne.it