Giovedì, 21 Novembre 2024
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Spazio Calciatrici

DISPOSIZIONI CHE RIGUARDANO LE CALCIATRICI

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spazio_calciatriciDal comunicato ufficiale nr.18 della DCF ho ritenuto giusto estrapolare i quattro punti che riguardano le calciatrici e che secondo me, le stesse, dovrebbero acquisire. Il punto su come consiglio di soffermarsi è il 28) DEPOSITO ACCORDI ECONOMICI ATLETE-TECNICI - ma di apprendere anche gli altri punti che comunque le riguardano:

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Credo che in Italia il calcio femminile non decollerà mai

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calciatrice_anonimaBuongiorno,
io gioco a calcio ormai da 15 anni (ne ho 22)..
beh, in generale sono d'accordo su quello che ha detto la "mamma della calciatrice di 10 anni"
anch'io da piccolina ero sempre ritenuta un "maschiaccio", quando c'erano le partite gli avversari mi guardavano sempre storti, quasi offesi, mi prendevano in giro ed entravano in campo con aria di superiorità.. mi è andata bene perché me la cavo benino, e allora riuscivo a rispondere alle provocazioni con il gioco: una volta mio babbo mi ha raccontato che alla fine di una partita un bambino piangeva perché aveva scoperto che quello che lo scartava sempre in realtà era una bambina..
un esempio stupido ma direi che si ricollega perfettamente all' "orgoglio" maschile di cui parlava "la mamma della ragazzina di 10 anni". Per mia fortuna io non c'ho mai fatto troppo caso, e anzi, ora che sono cresciuta, devo dire che sono contenta di essermi fatta 8 anni di calcio maschile.

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Mamma di calciatrici di 10 anni

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calciatrice_anonimaSalve, sono la mamma di una piccola calcatrice di 10 anni. 
Anche se conosco il mondo del calcio femminile da poco tempo, l'impressione che ho avuto è che tutta questa disparità tra calcio femminile e maschile sia dovuta principalmente ai soldi e soprattutto al solito "stupido" orgoglio maschile che in Italia è marcatamente presente rispetto ad altri paesi "più evoluti" da questo punto di vista!
Anche se mia figlia è piccola, quando dice che ama il calcio viene derisa sia dagli adulti che dai coetanei, etichettata come "maschiaccio" (ma perchè solo quelle che giocano a calcio sono maschiacci?) e tutti cercano di scoraggiarla puntando soprattutto sull'aspetto fisico (vedrai che fisico ti verrà, gambe grosse, storte, i ragazzi scapperanno!) per favore!!!!!

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La parola ad una Mamma delusa

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calciatrice_anonimagrazie per avermi contattata, devo dire che questo argomento mi tocca da vicino in quanto ho una figlia giocatrice brava e innamorata del calcio fin da piccolissima infatti ha incominciato a giocare a 3 anni e mezzo tra la meraviglia e il dissenso di tutti i genitori che innamorati delle sue capacità passavano dall'ammirazione alla risata quanto si accorgevano che lui non era che una lei, meglio di un maschio ma purtroppo femmina, la verità è che noi italiani e quando dico noi intendo il popolo maschile non siamo preparati al fatto che le femmine valgono anche nello sport c'è una sorta di discriminazione per cui il calcio è e deve restare uno sport per maschi .

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La parola a Calciatrice Anonima

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calciatrice_anonimaIl calcio femminile è abbastanza sottovalutato in Italia e va avanti semplicemente grazie alla forza e al cuore che le donne mettono in questo sport,considerando sempre il fatto che non lo fanno per soldi.E' pura passione...e questo a tutte le donne calciatrici italiane fa onore!Ultimamente il movimento sta crescendo,grazie alla competitività delle calciatrici che cresce sempre più e grazie a quelle poche persone che credono in questo sport, una tra le tante sei te.Sono poche le persone che investono sul calcio femminile, pochi gli organi federali che credono veramente in noi e pochi i media disposti a mandare in onda qualche nostra partita!

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La parola a Calciatrice Anonima

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calciatrice_anonimaPenso che sia preso poco in considerazione perchè siamo ritenute delle "femminucce", mentre dovrebbero provare a soffernarsi di più su di noi....magari il gioco è meno veloce ma noi donne abbiamo molta più costanza nell'impegno...noi abbiamo voglia di giocare e i soldi contano relativamente...la passione nasce dal cuore!
Bisognerebbe che ciascuna società maschile di alti livelli abbia obbligatoriamente una squadra femminile dietro...solo in questo modo si riuscirebbe a fare un po' di pubblicità!!!

Calciatrice Anonima

La parola a Silvia Paio

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paio_silviaPremetto che sono un po' di anni che non gioco più a 11, mentre sono rimasta nel calcetto a 5. Vorrei provare a rispondere alle tue domande esprimendo umilmente la mia opinione dopo essere per molto tempo interessata all'argomento anche per i miei studi sociologici.

Io stessa ho un'esperienza in merito. Mi sono avvicinata al calcio femminile all'età di 14-15 anni, mi piaceva fare il portiere, ho giocato in una squadra di serie D per un anno, fatto un campionato di serie C per poi finire in serie B al La Chivasso e al Toro in serie A.

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La parola a Simona Cassataro

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Simona Cassataro (in foto), Liceale di 18 anni, appena compiuti, aspirante fisioterapista, calciatrice di ottime speranze del Tradate, ci scrive:

" Credo che nel mondo ci sia ancora oggi, purtroppo, una forte discriminazione e sottovalutazion e delle donne.
Un piccolo-grande esempio è lo sport! Continuerò a sostenere che lo sport non ha sesso!Il calcio femminile dimostra come la definizione di sport venga stravolta, poiché è visto come uno spettacolo in continua crescita ed evoluzione, mentre il calcio femminile non viene quasi considerato dalle persone.
Perchè questo?

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Indagine: Sogni infranti, perchè? la parola alle Atlete!

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sogni_infranti_atleteIl titolo "sogni infranti" continua e vuole approfondire le vaste tematiche delle "insoddisfazioni e/o delusioni". Questa puntata è esclusiva per le Atlete "la parola alle calciatrici" ma ci sarà spazio per tutti i sogni infranti: dai dissidenti ai presidenti per arrivare ai vincitori passando dai traditori e spaziando su società, dirigenti e anche dal sottoscritto e dai miei collaboratori.

La parola alle atlete, per riprendere un ns. vecchio titolo: "quelle che il calcio lo giocano per davvero" Bisogna però approfondire ed esternare quali sono i loro pensieri che siano firmati o anonimi a me interessa trasmettere il contenuto. La loro passione, il sacrificio, la tecnica e le indiscusse doti atletiche che cercano di migliorare con professionalità, dilettantistica, sono caratteristiche che mostrano ogni volta che scendono in campo ma non bastano per competere con le altre Nazionali e squadre Europee che oltretutto possono tesserare più atlete straniere. Le nostre atlete lottano ad armi impari da sempre.
Dividono gioiei e dolori molte società che si sono organizzate e dispongono di ottime strutture e personale competente, investono sulle giovani e sulla comunicazione.

 

 

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Donne prima che calciatrici

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donne_calciatriciHo ricevuto questa mail da una giovane calciatrice che ho scelto di rendere anonima. Mi ha colpito il contenuto e il modo semplice ed educato con cui si presenta ed esprime le sue perplessità e riflessioni. Tira fuori un argomento importante qual'è il rispetto verso la donna e di conseguenza verso la calciatrice. Anche se ormai non sorprende più il graduale aumento di giovani atlete che giocano a calcio con passione, dedizione e professisonalità senza tralasciare la loro femminilità e il loro essere donne, rimane impensabile e inaccettabile che ancora oggi si registrano comportamenti di maleducazione e villania da parte di chi dovrebbe dare il buon esempio.
Se per le atlete ci sono i cartellini rossi...  per questi arbitri che si permettono di ledere la dignità di una donna-calciatrice, che cosa l'aspetta? 
Spero che questa denuncia possa essere utile ed educativa anche per chi deve decidere chi mandare ad arbitrare un incontro di calcio femminile.
Non mi prolungo oltre e vi lascio alla lettura..

Desidero innanzitutto ringraziarla per la passione con cui ha abbracciato il progetto del calcio femminile e per l'impegno che quotidianamente e gratuitamente dimostra nel lavorare per noi e per il nostro movimento.
Le scrivo per porre alla sua attenzione una questione molto importante che riguarda noi calciatrici, le nostre società e i campionati in cui giochiamo. E' il mio primo anno in Serie A e sono personalmente rimasta sconvolta e delusa dall'operato delle terne arbitrali e in particolar modo dell'arbitro. Ci capita molto e troppo spesso di assistere a partite il cui esito finale venga deciso non dal gioco e dalla bravura delle ragazze, bensì da scelte arbitrali spesso improprie e disastrose.

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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