Donne prima che calciatrici
- Walter Pettinati
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Ho ricevuto questa mail da una giovane calciatrice che ho scelto di rendere anonima. Mi ha colpito il contenuto e il modo semplice ed educato con cui si presenta ed esprime le sue perplessità e riflessioni. Tira fuori un argomento importante qual'è il rispetto verso la donna e di conseguenza verso la calciatrice. Anche se ormai non sorprende più il graduale aumento di giovani atlete che giocano a calcio con passione, dedizione e professisonalità senza tralasciare la loro femminilità e il loro essere donne, rimane impensabile e inaccettabile che ancora oggi si registrano comportamenti di maleducazione e villania da parte di chi dovrebbe dare il buon esempio.
Se per le atlete ci sono i cartellini rossi... per questi arbitri che si permettono di ledere la dignità di una donna-calciatrice, che cosa l'aspetta?
Spero che questa denuncia possa essere utile ed educativa anche per chi deve decidere chi mandare ad arbitrare un incontro di calcio femminile.
Non mi prolungo oltre e vi lascio alla lettura..
Desidero innanzitutto ringraziarla per la passione con cui ha abbracciato il progetto del calcio femminile e per l'impegno che quotidianamente e gratuitamente dimostra nel lavorare per noi e per il nostro movimento.
Le scrivo per porre alla sua attenzione una questione molto importante che riguarda noi calciatrici, le nostre società e i campionati in cui giochiamo. E' il mio primo anno in Serie A e sono personalmente rimasta sconvolta e delusa dall'operato delle terne arbitrali e in particolar modo dell'arbitro. Ci capita molto e troppo spesso di assistere a partite il cui esito finale venga deciso non dal gioco e dalla bravura delle ragazze, bensì da scelte arbitrali spesso improprie e disastrose.
Assistiamo soprattutto allo spettacolo degradante di arbitri che, dimentichi del fatto che noi prima di essere giocatrici siamo vere e proprie donne, si permettono continuamente di esprimere, nel corso della partita, commenti e giudizi sulla partita stessa, spesso denigrando le ragazze, di dare consigli di gioco alle giocatrici, di utilizzare nei nostri confronti un tono alquanto sprezzante e arrogante al limiti dell'educazione civile e un linguaggio colorito e inadeguato al ruolo che ricoprono ( proprio ieri nella nostra partita contro xxxxxxxxxxxxx l'arbitro si è rivolto alla mia compagna dicendole "mi ha rotto il c***o"). Credo che questo sia inaccettabile. Il calcio femminile subisce umiliazioni, privazioni e ingiustizie su ogni fronte, anche su quello arbitrale. L'impressione che si ha è quella che per le nostre partite vengano inviate terne arbitrali inesperte e incompetenti rispetto al nostro campionato, scelte senza alcun criterio e senza verificarne le reali capacità. Credo che, in quanto giocatrici di un campionato di Serie A nazionale, abbiamo il pieno diritto di essere arbitrate da persone competenti, capaci ed educate; abbiamo il pieno diritto di gioire per una vittoria meritata o di piangere per una sconfitta altrettanto meritata, determinata dal nostro gioco e non dalle scelte di terzi; abbiamo il pieno diritto di essere trattate da donne.
{module J - Google AdSense 468x60|none}Detto questo le chiedo in quale modo noi ragazze e le nostre società possano cercare di ovviare al problema e possano fare qualcosa di concreto per cambiare le cose. Io in proposito avrei un'idea che la invito a prendere in considerazione: propongo la creazione di un blog o di una sezione del suo sito in cui giocatrici, dirigenti o semplici tifosi possano esprimere il loro parere nei confronti degli arbitri delle varie partite del campionato, ovviamente utilizzando un linguaggio adeguato che ne rispetti la persona. Ora lei mi potrà obiettare che vi è il pericolo di riscontrare giudizi che pecchino di soggettività, dettati dalle passioni e da situazioni contingenti, come una sconfitta; le rispondo affermando che l'oggettività può essere misurata in base al numero di lamentele e di giudizi negativi ( o anche positivi nel caso ve ne siano!) che un arbitro riceve. Io confido nella buona fede di ragazze e società e sono sicura che anche i vincenti abbiano da dire la loro sulle scelte arbitrali. In questo modo sarà possibile mettere in luce gli arbitri che più degli altri mostrino incompetenza e maleducazione, stilando una sorta di classifica, e magari agire a livello di AIC per impedirne l'arbitraggio nel nostro campionato. Questa naturalmente è solo una modesta proposta: lei saprà sicuramente fare meglio di me. Le chiedo solo di prendere in seria considerazione la questione, non lasciandola inutilmente in sospeso. Non facciamo i giusti inerti che stanno pigri a guardare lo sfacelo del mondo (..). E' importante agire tutti insieme, proporre e dare soluzioni concrete: infondo agiamo tutti in vista dello stesso obiettivo. Per qualsiasi cosa ha la mia piena collaborazione, per quel poco che potrei esserle utile.
Attendo, certa di una pronta risposta. Porgo Distinti Saluti
Lettera firmata di nome e cognome
Come vedi, non solo ti ho risposto ma hai tutto lo spazio e la mia piena collaborazione.
Walter Pettinati