Venerdì, 22 Novembre 2024
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Spazio Tecnici

Katia Serra, quando il successo è donna.

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serra katia_aicIntervista a Katia Serra, ex calciatrice, ora opinionista Rai Sport, consigliere e rappresentante delle calciatrici per l'A.I.C.
1) Quanti anni hai giocato e in quali squadre? Raccontaci le tue esperienze in nazionale.
Ho giocato per 25 anni, ho iniziato nel Bologna per finire con Levante in Spagna. Ho indossato anche le casacche di Lugo, Modena, Foroni, Lazio, Oristano, Bergamo, Agliana, Cervia, Reggiana, Trento, Roma.
Cambiare spesso è stato un obbligo perché le società fallivano. Con la maglia azzurra ho debuttato in Spagna-Italia. Giocare per la propria nazione era l'unico momento in cui ti sentivi calciatrice, anche se con l'esperienza spagnola ho vissuto sulla mia pelle la differenza di accettazione esistente: meglio all'estero.
2) Ci sono differenze da quando giocavi tu ad ora?
Sì, parecchie differenze. Per certi aspetti siamo cresciuti: giocano più bambine, le società sono più organizzate, si è alzato il livello medio delle calciatrici, ecc...
Per altri la situazione è preoccupante non c'è la determinazione di una volta a voler ottenere ciò che ci spetta, forte abbandono a causa della mancanza di prospettiva, ecc...

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Rita Guarino, un futuro da CT

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rita-guarino-nazionaleIntervista a Rita Guarino, assistente allenatore della nazionale Under 17,  ex calciatrice che ha avuto le capacità di costruirsi un futuro pieno di successi nel mondo del calcio femminile e non solo...
- Quanti anni hai giocato e in quali squadre? Quante presenze in nazionale?
Tutto è cominciato con la Juventus Femminile all'età di 14 anni fino al raggiungimento della serie A. Da quel momento in avanti, le prime convocazioni con la Nazionale e il passaggio in altri Club: Reggiana, Monza, Cascine Vica Torino, Foroni Verona, Lazio, Torres e Maryland Pride negli Stati Uniti. In nazionale ho chiuso, purtroppo, la carriera a 99 presenze a causa di un brutto infortunio.
- Da quanti anni alleni e dove?
Ho iniziato ad allenare all'età di 25 anni la squadra Primavera del Club (Casine Vica Torino) in cui giocavo, poi ho fatto altre esperienze in Rappresentativa Piemontese e in alcune scuole calcio di club maschili fino all'attuale impegno con la nazionale femminile under 17 dal 2008.

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Intervista a Claudia Zoggia, allenatrice e preparatrice atletica di squadre di calcio maschili

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zoggia-claudiaClaudia Zoggia è laureata in scienze motorie e ha un sogno e un obiettivo da realizzare: diventare allenatrice di una squadra di calcio femminile.
- Quanti anni hai, dove risiedi, quanti anni hai giocato a calcio e in quali squadre?
Sono piemontese, precisamente abito a Chieri in provincia di Torino e ho 30 anni. 
Ho iniziato a giocare a calcio a 14 anni (fosse stato per me avrei voluto iniziare prima) e ho smesso l'anno scorso. La mia prima squadra è stata il Pecetto. Giocavo nella Primavera e la prima squadra partecipava al campionato di serie B, poi sono stata costretta a cambiare società perché questa è fallita e ho giocato 4 anni in una squadra di serie C vicino a casa, fallita anche questa! Sono così andata a provare alla Juventus FootballClub Femminile che era in serie C. Abbiam vinto il campionato e siam salite di categoria. Dopo aver giocato un paio d'anni in serie B ed essendo arrivate seconde per pochi punti abbiamo richiesto la possibilità di iscriversi in A2 ed è stata accettata.

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MANUELA TESSE..dieci domande..dieci risposte.. per chi ha meritato un 10 in pagella!!!

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tesse nCiao Manuela, ancora tanti complimenti per la riconferma del successo in campionato. Quattro scudetti consecutivi per la Torres, uno tuo come allenatrice dopo la vittoria in Supercoppa, un'eredità non semplice quella che Arca ti ha lasciato, tu sei stata brava a proseguire su questa strada vincente, ma hai anche apportato alcuni cambiamenti tattici, ci puoi spiegare le differenze fra le due squadre?
T) Questo è il primo scudetto come allenatore nella stessa squadra dove nel 94 conquistai il 1° scudetto della città di Sassari come giocatrice; Quella di quest'anno è stata un'eredità pesante, riconfermarsi non è mai facile se poi si cambia la guida tecnica è ancora più difficile; Ancor più difficile se affidata ad un esordiente come me nella massima serie, venendo da un'esperienza Internazionale ho cercato di spiegare in questi 9 mesi che se vogliamo far bene in Europa perchè è quello a cui ci dobbiamo ispirare, bisogna avere la mentalità giusta a partire dall'allenamento, il vocabolo che ho usato più frequentemente è stato intensità e i quarti di finale raggiunti in Champions ci hanno premiato.

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Intervista a...Enrico Sbardella (Ct Italia Under17)

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sbardella enrico ctSBARDELLA TRA ELOGI E VALUTAZIONI: QUESTO IL MISTER-PENSIERO "Sono una persona molto aperta, accetto le critiche e ne faccio tesoro ma quelle gratuite non mi piacciono!" di Mario Villa Con il secondo turno di qualificazione ai campionati europei ormai in archivio, troviamo l'opportunità di chiaccherare con il tecnico della Nazionale Under17 Enrico Sbardella, che ripercorre l'esperienza recentemente vissuta e si toglie qualche sassolino dalle scarpe contro coloro che nelle modalità sbagliate hanno sollevato critiche nei confronti delle sue ragazze e del suo operato. La sua Italia è uscita dalla competizione europea...

... dopo tre gare nelle quali, sfortunatamente, si sono viste due squadre diverse. Nella gara d'esordio le azzurrine si sono arrese ad un'Olanda tenace e spietata, che in otto minuti ha giustiziato una squadra emozionata che ha avuto difficoltà a gestire la partita e che non è riuscita a concretizzare al meglio le occasioni avute andando così a perdere quasi inspiegabilmente (visti i precedenti impegni) il match d'esordio e anche una fetta di probabilità di qualificazione.

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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