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Katia Serra, quando il successo è donna.
Intervista a Katia Serra, ex calciatrice, ora opinionista Rai Sport, consigliere e rappresentante delle calciatrici per l'A.I.C.
1) Quanti anni hai giocato e in quali squadre? Raccontaci le tue esperienze in nazionale.
Ho giocato per 25 anni, ho iniziato nel Bologna per finire con Levante in Spagna. Ho indossato anche le casacche di Lugo, Modena, Foroni, Lazio, Oristano, Bergamo, Agliana, Cervia, Reggiana, Trento, Roma.
Cambiare spesso è stato un obbligo perché le società fallivano. Con la maglia azzurra ho debuttato in Spagna-Italia. Giocare per la propria nazione era l'unico momento in cui ti sentivi calciatrice, anche se con l'esperienza spagnola ho vissuto sulla mia pelle la differenza di accettazione esistente: meglio all'estero.
2) Ci sono differenze da quando giocavi tu ad ora?
Sì, parecchie differenze. Per certi aspetti siamo cresciuti: giocano più bambine, le società sono più organizzate, si è alzato il livello medio delle calciatrici, ecc...
Per altri la situazione è preoccupante non c'è la determinazione di una volta a voler ottenere ciò che ci spetta, forte abbandono a causa della mancanza di prospettiva, ecc...