Intervista a...Enrico Sbardella (Ct Italia Under17)
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SBARDELLA TRA ELOGI E VALUTAZIONI: QUESTO IL MISTER-PENSIERO "Sono una persona molto aperta, accetto le critiche e ne faccio tesoro ma quelle gratuite non mi piacciono!" di Mario Villa Con il secondo turno di qualificazione ai campionati europei ormai in archivio, troviamo l'opportunità di chiaccherare con il tecnico della Nazionale Under17 Enrico Sbardella, che ripercorre l'esperienza recentemente vissuta e si toglie qualche sassolino dalle scarpe contro coloro che nelle modalità sbagliate hanno sollevato critiche nei confronti delle sue ragazze e del suo operato. La sua Italia è uscita dalla competizione europea...
... dopo tre gare nelle quali, sfortunatamente, si sono viste due squadre diverse. Nella gara d'esordio le azzurrine si sono arrese ad un'Olanda tenace e spietata, che in otto minuti ha giustiziato una squadra emozionata che ha avuto difficoltà a gestire la partita e che non è riuscita a concretizzare al meglio le occasioni avute andando così a perdere quasi inspiegabilmente (visti i precedenti impegni) il match d'esordio e anche una fetta di probabilità di qualificazione.
Nei successivi due impegni, l'Italia ha decisamente cambiato rotta, mostrando decisi progressi rispetto al primo impegno e ritornando a giocare quel calcio che le aveva permesso di giungere sino al secondo turno e di giocarsela alla pari con avversari più quotati, riuscendo anche ad ottenere buoni risultati corredati da lodevoli prestazioni. [i]"L'Under 17 che ha terminato questa seconda fase è una grande squadra composta da grandi calciatrici che ritroveremo sicuramente in U19 e che ci regaleranno tante soddisfazioni. Alla loro età sbagliare una gara è umano; sono giovani ed inesperte ma la prova contro l'Inghilterra è stata da manuale del calcio e chi ha visto quella partita non può dire il contrario. Al di là dei quattro pali, di una parata miracolosa del portiere avversario e di due gol sbagliati sotto porta è una gara perfetta! E' vero siamo stati eliminati disputando un discreto europeo ma è bastato steccare una gara per rovinare il nostro cammino verso la fase finale. Siamo tutti fatti di carne ed ossa e vorrei ricordare che criticare il tecnico è lecito ma criticare l'impegno e le capacità di queste ragazze è vergognoso! Solo chi ci lavora costantemente sa quanti sacrifici esse fanno e quanto sia duro il lavoro a cui si sottopongono per poter competere con le grandi nazionali più organizzate di noi".[/i] E' chiaro ma è soprattutto sotto gli occhi di tutti quanto questa squadra sia cresciuta e quanto lo staff azzurro insieme alle ragazze, siano riusciti a portare avanti un progetto che ha permesso alla nostra Under17 di chiudere al secondo posto il girone del secondo turno europeo, sopravanzando l'Inghilterra anche se solo grazie alla differenza reti. Riuscire a presentare una buona squadra che possa giocarsela alla pari contro le più quotate squadre europee non è semplice soprattutto a causa delle diversità che contraddistinguono nazione da nazione. [i]"E' tempo di rispondere a quanti criticano e far comprendere che in Italia siamo 'due gatti' che seguono e praticano il calcio femminile contro un'esercito di persone che in tutte le nazioni d'Europa continuano ad avanzare. In Olanda ed Inghilterra fino a 10 anni fa stavano come e peggio di noi; ora hanno superato quota 100 mila, che resta un numero ancora esiguo se confrontato con le 300 mila di Francia o le 800mila di Germania. Lì abbiamo squadre professioniste con alle spalle staff altamente preparati che seguono costantemente queste squadre. La passione dei nostri dirigenti di club non può bastare: il dilettantismo non paga! Queste ragazze si allenano al massimo tre volte a settimana dovendo, alle volte, rinunciare alle convocazioni in azzurro per problemi scolastici altrimenti con le troppe assenze rischiano di essere bocciate. All'estero gli atleti d'interesse nazionale vengono premiati e nella scuola hanno un percorso preferenziale con supporti didattici e tutor che li seguono al loro rientro per mettersi al pari degli altri".[/i] L'analisi del Mister Sbardella prosegue, buttando il pensiero verso gli impegni futuri: [i]"Vogliamo parlare della creazione della prossima Under17 che a settembre si dovrà giocare la prima fase di qualificazione in Bulgaria? Dov'è questa U17? Arriva forse dalla U15 o U16 che non abbiamo? No! Arriva dall'intuito di noi tecnici federali nel riuscire a mettere insieme con un solo raduno a Maggio le migliori ragazze del '94 che senza amichevoli internazionali sulle gambe o raduni di preparazione partiranno alla volta della Bulgaria e si giocheranno l'accesso al secondo turno europeo. Potrà andare bene ma se dovesse andare male che facciamo? Ovviamente pioveranno critiche e si dirà che i tecnici sono incompetenti e che le ragazze sono scarse".[/i] Concludendo questa intervista, il tecnico ha ancora qualcosa da dire nei confronti di coloro che amano la critica spicciola: [i]"Sono una persona molto aperta che accetta le critiche e ne fà tesoro ma quelle gratuite non mi piacciono. Le critiche sterili, da bar sport, non mi appartengono e fanno solo male alle ragazze che perlopiù seguono e leggono. Loro non hanno nemmeno 20 anni e forse non meritano frasi che dicono alcuni 'personaggi' che si nascondono dietro un falso nome. Loro hanno 16/17 anni e devono ancora formare la loro personalità! Che si vergognino queste persone, soprattutto se sono genitori di altre ragazze...bel modo di educare!".[/i] Ringraziando Mister Enrico Sbardella per la disponibilità e per il grande e positivo lavoro svolto con la sua squadra, ci auguriamo che già dal prossimo impegno di Maggio si riescano a gettare le basi per ripartire da questo prezioso secondo posto e da questa bella stagione per provare a portare ancora più in alto i colori della nostre piccole stelle dell'Under17.