Giovedì, 21 Novembre 2024
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L'editoriale di Mario Merati

PLATINI: si accomodi SIGNORA

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meratiMichel Platini è stato rieletto per acclamazione a Presidente dell' UEFA dagli oltre 53 rappresentanti delle Federazioni Europee.
Dopo aver elencato i cambiamenti introdotti  in materia di Fair-Play finanziario e  anche di natura tecnica, come gli assistenti di porta, le Roi Michel ha parlato di nuove sfide che occorrerà affrontare per  migliorare e, in certi casi, cambiare alcune regole del calcio moderno: nuove norme per i diritti Tv, nuovi calendari per le Coppe europee, introduzione di nuove normative per le squadre Nazionali. Ma la novità in assoluto più importante, e che ci teniamo qui a SOTTOLLINIERARE con la matita rossa, è il fatto che FINALMENTE nel Comitato Esecutivo UEFA sarà presente una DONNA!!! Un gesto importante, intelligente, per far crollare quel muro di gomma che ha sempre ostacolato in passato l'ingresso nelle gerarchie calcistiche alle donne.

Un primo passo, affinché le donne possano avere voce in capitolo in un sistema sino ad ora controllato solamente dagli uomini e che, diciamolo, ha lasciato molto spesso in secondo piano il Calcio Femminile.

Spero proprio che questa sia un'altra mossa vincente, direi un altro DRIBBLING ben fatto,  da chi ha governato nel modo migliore l'UEFA negli ultimi anni, in attesa di arrivare alla Presidenza FIFA nel 2015.

Nel contempo è doveroso sottolineare che, dopo undici anni di assenza, nel Direttivo  dell'UEFA entrerà a far parte il nostro Presidente della Federcalcio Giancarlo ABETE in veste di VICE insieme ad altri quattro membri di altre Federazioni calcistiche europee.

I complimenti al Presidente Abete e anche alla SIGNORA, della quale non conosciamo ancora il nome, che rappresenterà l'Universo Calcistico Femminile nella stanza dei bottoni. Il Calcio Femminile ha bisogno di idee nuove, di sostegno, di FARSI ASCOLTARE...ben sapendo che, dietro le regole,  le norme e la burocrazia  esiste un MONDO Calcistico al Femminile che aspetta da anni di migliorare e di crescere e deve farlo per andare incontro alle decine di migliaia di ragazze che ogni giorno, ogni fine settimana giocano, si divertono, faticano con tanta passione e dedizione inseguendo un pallone!

Mario Merati

Leader...dentro e fuori dal campo

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meratiLEADER in campo e fuori...

"Il primo passo verso il SUCCESSO consiste nel riconoscere le proprie capacità di COMANDO."

Questa è la prima regola per diventare un vero LEADER.

In senso lato, nel mondo ci sono due tipi di persone: i Leader, o coloro che danno le direttive, e quelli che queste direttive le eseguono. In ogni campo della Società esistono questi due tipi di persone. Il leader a scuola generalmente è il capoclasse, nel Lavoro il Titolare della ditta, il Dirigente a vari livelli.., nello Sport il Presidente di una Lega Nazionale, di una Società sportiva, via via sino ad arrivare al CAPITANO di una Squadra di Calcio o di Basket..ecc.

Quali devono essere le QUALITA' che un leader deve possedere per svolgere bene il ruolo di capo? Dipende dal settore nel quale opera, ma generalmente deve per prima cosa CONOSCERE la sua professione, deve avere uno spirito coraggioso, quindi saper rischiare e avere l'intelligenza di porsi dei limiti oltre i quali potrebbe essere negativo proseguire sia per se stesso che per il gruppo che sta guidando.

Deve avere AUTOCONTROLLO: chi non sa controllarsi non potrà mai comandare gli altri.

Deve avere la capacità di GIUDICARE onestamente le persone e i fatti e deve essere CHIARO nelle sue decisioni: l'indecisione è sintomo d'insicurezza.

Il Leader deve saper PIANIFICARE il lavoro da svolgere e deve farsi rispettare, ma deve essere AUTOREVOLE e non AUTORITARIO.

Un Leader di successo deve emanare anche simpatia e deve inoltre capire i problemi e le difficoltà dei suoi collaboratori, coinvolgendoli spesso nelle decisioni...deve sapere quindi anche ASCOLTARE. I posti di comando richiedono, sì, il potere, ma il potere richiede collaborazione.

Infine, ma non ultimo, un Leader DEVE accettare la PIENA RESPONSABILITA', non solo per le sue azioni ma soprattutto per quelle dei suoi collaboratori.

Ora, come si può tradurre tutto questo in un ambito sportivo, in una Società sportiva, e visto che siamo in un sito di Calcio, su un campo di gioco? In un gruppo sportivo, si possono individuare molte figure di leader: il Presidente, l'allenatore, il Dirigente, il Capitano...Mi soffermerò oggi solo su due: Presidente e Capitano.. uno fuori e uno dentro il campo, due ruoli che sembrerebbero, a prima vista, distanti, ma che, vedremo, hanno fra di loro molti punti in comune.

Il Presidente deve essere STIMATO da tutto il gruppo per le sue qualità personali (non solo per le possibilità economiche..), deve saper ASCOLTARE e VALUTARE ciò che succede nella sua Società, interagire con le persone che lo circondano e lo aiutano, saper delegare e dare loro dei ruoli nei quali potranno DIMOSTRARE le loro capacità: dai Dirigenti sino agli addetti al campo. Dovrà conoscere la personalità dei suoi ALLENATORI/TRICI.. per poi permettere loro di far BENE il loro lavoro, dando loro, nel limite del possibile, una buona rosa di giocatori/trici e i mezzi per allenarli (materiali e quant'altro..). Una delle cose però più importanti è che un Presidente Leader deve saper MOTIVARE il gruppo, dare degli obiettivi ai o alle Mister e agli atleti/te. "NOI FACCIAMO PARTE DI UNA SQUADRA!!" questo deve essere il motto presente in ogni Società sportiva!

Io ho sino ad ora parlato del Leader FUORI dal campo, ora voglio parlare, in particolare del Leader dentro il campo: IL CAPITANO di una squadra. Domanda: chi deve portare la fascia sul braccio in campo?

Qui, le opinioni potrebbero essere tante: (visto che questo è un sito di calcio femminile) c'è chi dice la più anziana della squadra, chi la più brava, che la più stimata, chi la più autorevole..eh..eh non è per niente facile. Dovrebbe essere un po' di tutto questo, ma non è sempre possibile avere tutte queste caratteristiche nel medesimo tempo!

La mia opinione è che dovrebbe essere la più autorevole, quella che gode, di credito, di stima, sì da influire sulle altre. Se poi sono anche le più brave, ben vengano...

Facciamo un esempio al maschile: Totti, Del Piero, Zanetti, ancora in attività, e nel recente passato Maldini, Baresi, Zoff.. Nel femminile: Morace, Guarino, Panico, per citarne solo alcune...tutti atleti/te autorevoli e nel contempo tecnicamente fra i migliori di sempre!

Concludendo, per diventare un Leader in ogni campo, occorrono principalmente due cose importantissime, che superano anche le DOTI naturali che Dio ha dato a tutti noi, l'APPLICAZIONE e la DETERMINAZIONE senza le quali difficilmente si può arrivare al successo personale e di gruppo!!!

Mario Merati

Davide non ha abbattuto Golia

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meratiQuesta volta Davide non ha ABBATTUTO Golia, il colosso americano è rimasto saldamente in piedi nonostante la coraggiosa e volitiva prestazione delle nostre ragazze che hanno fatto di tutto per dare quella "sassata vincente" che ci avrebbe permesso l'accesso ai mondiali di Germania 2011.
Non ce l'abbiamo fatta; avevo scritto che occorreva un miracolo e questo purtroppo non c'è stato anche se per quello che ho letto in alcuni commenti e visto, anche se solo parzialmente nell'ampia sintesi proposta ieri sera da EUROSPORT HD in differita, le nostre azzurre si sono comportate egregiamente, mettendo in difficoltà (con veloci contropiedi), in diversi frangenti la squadra americana che ha comunque condotto il gioco e sfiorato in diverse occasioni la rete, ricordo tre grandi parate di Picarelli, una traversa e due tiri che hanno sfiorato i pali azzurri.
Abbiamo comunque avuto il merito di aver tenuto in bilico il risultato della partita fino all'ultimo minuto; usciamo a TESTA ALTA, come ha commentato Ghedin a fine incontro, MA USCIAMO!
Questo è il dato di fatto più importante, questa è l'amara realtà che ora si deve valutare e giudicare.

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PAROLA ALLA DIFESA...

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merati"La parola alla difesa..." e per difesa, qui, non intendo quella della Nazionale, ma la difesa di Mister Ghedin che questa volta neppure Perry Mason potrebbe salvarlo dalla condanna da parte di una giuria di un ipotetico tribunale calcistico.
E la condanna non sarebbe emanata per la sconfitta all'ultimo minuto...ma per QUEST'ULTIMO MINUTO..!!
La brava Direttrice di gara aveva, come si suol dire, già il fischietto in bocca per decretare la fine dell'incontro, quando al lato della panchina azzurra il quarto assistente alzava il cartellone per segnalare un cambio azzurro...entra CONTI!..Sconcerto generale, incredulità.., in campo e fuori..comunque sia a 30 secondi dal termine il regolamento non lo vieta e il cambio viene effettuato..Palla al centrcampo statunitense, lancio alla numero cinque Morgan, che entra in area e trafigge Picarelli in uscita..O-1....cessano di sventolare le bandiere e un silenzio surreale GELA lo stadio padovano.

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Cosa ne pensate del "caso Cassano"?

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meratiC'è un giocatore italiano tecnicamente fra i migliori nel panorama calcistico europeo che prima di parlare o fare qualcosa dovrebbe seguire la più classica delle regole sociali:"..contare fino a dieci..!" Questo giocatore,avete capito,si chiama Antonio Cassano che questa volta ha scherzato con il fuoco offendendo pesantemente durante una pausa dall'allenamento il suo Presidente ,il suo datore di lavoro, ma soprattutto una PERSONA che lo ha sempre protetto, cercando di comprenderlo e capirlo nei momenti più critici della sua carriera blucerchiata. Motivo del contendere, per chi ancora non ne fosse informato, un "NON VENGO" ,all'invito di un club genovese per ritirare un premio a lui assegnato.

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UN UTILE "GOLLONZOLO"

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meratiUn "gollonzolo" così l'avrebbereo definito gli amici della Gialappas, gollonzolo o no, quel pallone beffardo che si è insaccato alla sinistra del portiere svizzero è stato, se così si può dire, la somma di almeno altre sette palle goal sprecate negli 85 minuti precedenti.
Va detto anche che dal quarantesimo del primo tempo, l'Italia ha giocato in superiorità numerica per l'espulsione sacrosanta, anche se errata nella individuazione della colpevole giocatrice svizzera(Graff al posto della Keller), che ci ha consentito di disputare un secondo tempo quasi costantemente nella metà campo avversaria.
Avevo scritto in un mio commento alla presentazione della partita, che per superare le rossocrociate avremmo avuto bisogno della proverbiale "Precisione svizzera", cosa che di fatto, in campo non è purtroppo avvenuta.

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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