PRIMO TEMPO - Inghilterra che scende in campo con un 4-2-3-1 con la numero 7 Aluko a dar manforte dalla destra all'unica punta, la numero 9 White.
FORMAZIONE: Bardsley, A. Scott (C), Houghton, Stoney, Bassett, J. Scott, Asante, F. Williams, Yankey, Aluko, White. Russia che scende in campo tatticamente come l'Inghilterra ma dietro l'unica punta la numero 23 Morozova, poche distanti altre due punte di ruolo sulla linea della trequarti offensiva come la numero 20 Korovkina e la numero 11 Sochneva. FORMAZIONE: Todua, Savchenkova, Kostyukova, Medved, Tsybutovich (C), Petrova, Terekhova, Sidorovskaya, Morozova, Sochneva, Korovkina. Contro, due squadre a zero punti con un'Inghilterra che ha ceduto alla Spagna solo allo scadere dell'extratime mentre la Russia sempre con tre gol al passivo contro la Francia con cui perse 3 ad 1.
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PRIMO TEMPO - Islanda che si schiera con un 4-4-2 più coperto da un lato, anche vista la forza delle avversarie, ma ache all'occorrenza se ben collaudato può portare a quattro giocatrici in avanti; queste le undici a scendere in campo: G. Gunnarsdottir, Viggosdottir, Jonsdottir (C), Gisladottir, Magnusdottir, Gunnarsdottir, Vidarsdottir, Larusdottir, Brynjarsdottir, Thorsteinsdottir, Honnudottir.
Germania che scende in campo con un 4-2-3-1 con unica punta la numero 13 Okoyino Da Mbabi. Così in campo: Angerer (C), Bartusiak, Maier, Krahn, Kessler, Lotzen, Cramer, Leupolz, Goessling, Marozsan, Okoyino Da Mbabi.
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PRIMO TEMPO - Norvegia che scende in campo con un 4-3-3 che è sì offensiva ma non quanto il 4-2-3-1 olandese che con trequartiste/mezze punte alle spalle dell'unica punta Melis crea una maggiore imprevedibilità. Una Norvegia che scende in campo con: Hjelmseth, Christensen, Akerhaugen, Mjelde, Hegerberg, Stensland (C), Ronning, Gulbrandsen, Hansen, Hegland, isaksen.
Olanda che risponde con: Geurts, Bito, Koster (C), Hoogendijk, Van de Ven, Spitse, Van de Donk, Slegers, Van de Hellgenberg, Melis, Martens.
Al sesto è la Nor vegia con Hegerberg ad andare subito alla conclusione. Difesa olandese sino a questo momento statica, non riesce a ribattere ad una Norvegia al momeno più veloce ed abile nel tocco di prima.
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PRIMO TEMPO - Svezia che parte all'attacco e si rende pericolosa con la numero 8 Schelin e, sempre quest'ultima all'ottavo minuto con un tiro da fuori costringe il portiere finlandese ad una difficile deviazione sopra la traversa, a seguire due calci d'angolo consecutivi che impegnano nuovamente il portiere finlandese.
Al 12esimo continui rimpalli nell'area finlandese conclusi con un tiro potente ma impreciso della numero 5 svedese Fischer e, sempre Fischer con un perfetto colpo di testa su altrettanto perfetto calcio d'angolo battuto dalla compagna Hammarstrom trafigge il portiere finlandese e, al 16esimo l'azione si ripete ma stavolta la difesa finlandese riesce a deviare nuovamente in corner.
La Svezia, come da previsione sta dominando la partita in lungo ed in largo con numerose occasioni tra cui ben 7 corner a 0 in soli diciotto minuti.
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L'Italia ritrova la concretezza smarrita contro la Finlandia, conquista la prima vittoria all'Europeo "Svezia 2013" e compie un passo decisivo per la qualificazione ai quarti. All'Örjans Vall, le Azzurre piegano infatti 2-1 la Danimarca: decisivo l'uno-due nella ripresa firmato dal capitano veronese Melania Gabbiadini, premiata dall'UEFA come miglior giocatrice del match, e da Ilaria Mauro.
Contro una squadra capace all'esordio di fermare la Svezia padrona di casa, la nazionale guidata da Antonio Cabrini ha sofferto all'inizio ma ha acquistato fiducia con il passare dei minuti, contenendo poi il ritorno delle rivali dopo il gol di Mia Brogaard.
Cabrini conferma lo stesso undici anti-Finlandia con un'unica novità: nel terzetto offensivo, Sandy Iannella sostituisce Elisa Camporese, indisponibile e in tribuna come Laura Neboli. Kenneth Heiner-Møller rinuncia invece al turn-over e ripropone la stessa formazione schierata contro la Svezia, un 4-3-3 speculare a quello delle Azzurre con la temibile Pernille Harder al centro dell'attacco.
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Parafrasando la celebre citazione dell' "Amleto" di W. Shakespeare, il BELL0 è la nostra vittoria contro le ragazze Danesi. Una vittoria meritata, sofferta, voluta, strappata sino al 93' minuto, sapendo aspettare, soffrire nella prima parte di gara quando la Danimarca ha spinto sull'acceleratore, uscendo alla grande nella ripresa concretizzando finalmente quelle occasioni che erano state fallite nella precedente partita contro una Finlandia votata alla difesa ad oltranza.
Contro una squadra che "ha "giocato" per vincere, gli spazi per ripartire in contropiede si sono presentati in diverse occasioni ed anche nel sofferto primo tempo Jannella ha finalizzato uno splendido contropiede con una bellissima deviazione in rete, ma l'urlo e la gioia sono stati cancellati per "10 centimetri" di troppo... un fuorigioco millimetrico che l'occhio dell'assistente ha colto con "maniacale "...per noi... precisione!
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