Grande partita del Venezia che recupera lo svantaggio del primo tempo.
L’inizio sembra favorevole al Venezia che usufruisce già al 1’ di un rigore, il portiere della Roma ferma fallosamente Mason in area, batte Capovilla ma il tiro debole viene respinto da Serafino, le ragazze veneziane con belle giocate si provano a segnare il vantaggio ma a passare sono le romane con Pasqui al 38’ con tiro dal limite all’incrocio dei pali e al 40’ anticipa Laterza, salta Rizzo mettendo la palla in rete, il primo tempo finisce 2 a 0.
Il secondo tempo vede entrare il Venezia deciso a recuperare il risultato, entrate Ranzolin e Chinello subito al primo minuto vede un cross da destra di Tombola il portiere respinge la palla arriva a Ranzolin, rete, 2 a 1, le veneziane prendono coraggio e al 5’ Capovilla lancia Mason che appena entra in area e pareggia, da questo momento la partita diventa aperta e divertente anche se con un gioco duro ma leale perchè entrambe le squadre volevano i 3 punti, due azioni potevano dare la vittoria al Venezia prima con Chinello che tira a fil di palo, poi su azione travolgente in area romana la palla arriva a Capovilla che manda la palla di poco sopra la traversa.
Visti i risultati odierni il Venezia non è ancora salvo a 180’ minuti dalla fine, e sabato prossimo al Baracca c’è la Reggiana sperando che arrivi la salvezza matematica.
La Graphistudio Tavagnacco, al termine di una gara dominata per 90 minuti, vince meritatamente piegando il Toro per 1-0 nel finale
Match-winner dell’incontro è Sara Di Filippo.
Le gialloblu sempre in seconda posizione a pari punti con il Bardolino Verona, a due gare dal termine continuano a cullare il sogno Women’s Cup.
Parte subito forte il Tavagnacco che dopo soli 2’ minuti va vicino alla rete grazie ad un incursione di Camporese, che dalla sinistra pennella un cross non trova nessuna compagna pronta a calciare. Brumana viene anticipata di un soffio da Coluccio che salva in corner. Al 6’ minuto ci prova da fuori Brumana. Il suo tiro accarezza il palo alla sinistra di Russo.
Risponde il Toro in contropiede prima con Sodini che si fa anticipare di un soffio da Marchitelli in uscita al 7’ minuto e poi al 10’minuto, trovando tuttavia preparata la difesa friulana con Donà che sbroglia in corner.
Replicano i padroni di casa con Tommasella da fuori al 13’ con un bel tiro a fil di palo, dopo una bella azione corale avviata dal duo Brumana-Bonetti. Al 18’ insidiosa punizione centrale di Zorri che si spegne a lato. Al 21’ fallo di Carissimi su Bonetti, abile a procurarsi un calcio di punizione da ottima posizione: Brumana calcia a giro ma la palla va alta.
Che si trattasse di un’impresa improba lo sapevamo già
Ma alla luce dell’impegno profuso dalle nerazzurre contro il forte Bardolino, il risultato quasi tennistico scaturito dal campo sembra non rendere ragione a tanto zelo. E così continua in momentaccio per le ragazze di Michele Zonca, che dati i quattro punti persi per il fattaccio che ha fatto chiacchierare durante la settimana e i risultati pervenuti dagli altri campi a fine gara (vittoria del Brescia e pareggi di Chiasiellis e Venezia), mai come oggi sente la vertigine del tonfo nella categoria inferiore. La nota positiva della giornata è ancora una volta il leitmotiv della società bergamasca: la discesa in campo di due giocatrici giovanissime, made in Atalanta, che nel probante test contro il Bardolino hanno conosciuto il loro esordio assoluto in serie A: gioielli rispondenti ai nomi di Poeta, classe 1992 e Piacezzi, 1995. Veniamo alla cronaca di un match che, salvo per quanto concerne la prima mezzora, nella quale le formazioni si sono studiate senza farsi male, è praticamente il mero elenco delle segnature di casa. Brillante Bardolino, come sempre all’altezza della situazione e dell’Europa ed operaia Atalanta, che dopo un paio di spunti in avanti a ghiaccio non ancora rotto si è chiusa sulla difensiva, tentando qualche rara ripartenza veloce nella ripresa. Il primo interessante spunto, tuttavia, è di marca ospite: buon dialogo tra Pedretti e Mangili, con la seconda che cerca la conclusione da pochi passi, ma Filippozzi sventa sulla linea di porta.
Il Bardolino Verona batte 6-0 l'Atalanta e rimane in corsa per la Champions
Nella terz’ultima giornata del massimo campionato le ragazze del Bardolino Verona si impongono con un tennistico sei a zero sull’Atalanta e mantengono la seconda posizione in classifica in coabitazione con il Tavagnacco.
Gialloblu, per l’occasione in maglia bianca, prive delle infortunate Schiavi, Stefanelli e Toselli, le nero-azzurre alla disperata ricerca di punti salvezza arrivano in riva al Lago di Garda senza le squalificate Gamba e Riboldi.
L’avvio di gara concede poche emozioni, tanto che si deve attendere il 27’ per assistere alla prima vera palla-gol sprecata da Cristiana Girelli che manda alta la sfera da buona posizione.
Le veronesi guadagnano metri e pervengono al gol al 35’: croos dalla destra pennellato alla perfezione da Valentina Boni per l’incornata vincente di Cristiana Girelli.
Prima del riposo arriva il raddoppio gialloblu grazie all’invenzione di Valentina Boni che dal vertice destro dell’area piccola beffa difensore e portiere girando la sfera in rete.
Nella ripresa mister Longega passa ad una difesa a tre, sostituisce la giovane Filippozzi, buona la sua prova nel reparto arretrato, con l’attaccante brasiliana da Rocha, assoluta protagonista dei secondi 45’.
Spettacolo al Rigamonti, Tribune gremite e tifo delle grande occasioni per il match salvezza delle rondinelle.
La partita parte contratta, e nei primi dieci minuti le emozioni scarseggiano: Caramia al 4’ impensierisce la difesa di casa e pochi minuti dopo Cernoia con un tiro dal limite impegna Fazio. Dopo un tiro sbilenco di Alborghetti da una parte e una sassata di Cantoro dall’altra suona la sveglia. Ferrandi al 20’ crea il panico sulla destra e dopo un numero crossa malissimo. Passano 4 minuti e Gozzi dalla sinistra fa partire un preciso cross che trova Ramera libera di staccare e mettere in rete. L’arbitro annulla per fuorigioco molto dubbio. Al 29’ancora le rondinelle sfiorano la rete con Vukcevic che su punizione sfiora la traversa. Al 30’ clamorosa occasione da rete per il Brescia: ancora Gozzi, pennella per Ferrandi, che da sola a tu per tu con il portiere mette a lato. Il Brescia preme alla ricerca del vantaggio e Alborghetti al 43’ in percussione centrale fa partire un missile, che trova pronta Fazio. Sulla ribattuta Ramera tira, ma la palla finisce a lato. Al 45’ finalmente il Brescia trova il gol: Vukcevic riceve palla a centrocampo, controlla e lancia perfettamente Ferrandi, che salta con un pallonetto il portiere, e insacca l’uno a zero.
Sparare sui “napoletani” è diventato un vero sport nazionale?
Ci risiamo, evidentemente Cellino ha fatto scuola….. sparare sui “napoletani” è diventato un vero sport nazionale. Che il sud anche nel calcio, visto cosa sta succedendo nel nostro paese a tutti i livelli, anziché fare cartello e solidarizzare, si specializzi sempre più in una inutile guerra dei poveri è ormai un dato di fatto. Quanto accaduto ad Olbia nel recupero di mercoledì 28 Aprile tra Olbia e Carpisa Yamamay ha dell’incredibile. Premesso che già nella gara d’andata la società sarda ebbe da lamentarsi per il trattamento subito, evidentemente erano su un altro pianeta visto che tutte le società a Napoli vengono accolte bene (chiedere in giro per rendersene conto …) e fatte trovare a loro agio. La gara fini’ con un secco 5 a 1 a favore del Carpisa ed a nulla servì un reclamo fatto dai sardi sull’età di una ragazza, tra l’altro nazionale, fuori età secondo un regolamento tutto loro. Un modo come un altro di arrampicarsi sugli specchi dopo la sconfitta. Anzi furono alcune ragazze dell’Olbia a provocare ed ad inveire contro tutti e tutte in campo durante la gara (una di loro espulsa tra l’altro e’ di origini campane, ma torniamo sul nostro solito discorso.
Ora per la gara di ritorno è successo di tutto. Il Carpisa, squadra giovane e portavoce di un progetto che se fosse seguito da altre società ,soprattutto nel sud, darebbe un impulso, a nostro avviso rilevante a tutto il movimento, in lotta per la promozione, si è vista maltrattata, offesa e dulcis in fondo eliminata definitivamente dal gioco promozione. Dopo aver segnalato più volte agli organi competenti con calma, trasparenza e sempre per costruire insieme, l’ineguatezza di designazioni della stessa regione, in attesa a fine anno di proporre qualcosa di diverso su questo tema (il campionato ce lo siamo giocato proprio in casa grazie ad arbitraggi che definire indecorosi è poca cosa) mercoledì in Sardegna il signor Carta e la sua terna ne hanno fatte di tutti i colori.
UN BOOK PER PROMUOVERE LE CALCIATRICIIL BOOK SARA' PRESENTATO IL 28 MAGGIO IN OCCASIONE DEL GOLDEN GIRLS 2010
Il progetto prevede la partecipazione strordinaria di FOTOGRAFI DI MODA PROFESSIONISTI per realizzare servizi fotografici con alcune calciatrici di ogni squadra di Serie A, Under 19 e 17 e calciatrici dei campionati Nazionali e Regionali. Con questa nuova iniziativa il football in rosa si ripropone per far conoscere le principali protagoniste fuori dal rettangolo verde in tutta la loro femminilità e fascino. Il tema è
Questi sono i fotografi che hanno aderito GRATUITAMENTE e creduto nel progetto: Lombardia: Gerry Marchetti - Matteo Mottari / Friuli V.G.: Francesco Di Bon / Emilia e Veneto: Clemente Liborio / Piemonte: Enrico Scarsi / Liguria: Alberto Canale / Lazio: Pietro Bertea / Campania: Enzo De Maio
Elenchiamo di seguito le società e le atlete ringraziando nuovamente per la partecipazione a questa nuova partita del G.G: Bardolino: Boni e Girelli – Tavagnacco: Camporese e Bissoli – Reggiana: Casile, Nasuti e Sabatino – Roma: Bussu e Casaroli – Lazio: Ferrazza e Ricciardi – Brescia: Alborghetti, Ferrandi e Zanoletti – Atalanta: Scarpellini, Pedretti, Riboldi, Giacinti e Pandolfi – Torino: Sodini, Russo e Tavalazzi - Chiasiellis: Gama, Lavia e Dazzan - Fiammamonza, Torres e Venezia (non hanno ancora comunicato i nomi) – Multedo: Gambarotta – Bogliasco: Librandi - Como2000: Giuliani – Milan: Cama, Zambetta – Juventus: Borgia – Francavilla: Morra – Gragnano: Siciliano e Ferrara - Res Roma: Emily Nicosia Vinci - Grifo Perugia: sorelle Di Camillo - Caprera con Concas, Imolese con le giovani Lombardi e Toninelli. Queste e molte altre società e atlete stanno correndo con questo progetto dritte verso un altro formidabile goal!
Un urlo al cielo……UPEA ORLANDIA IN SERIE A Sembra trascorso tanto tempo da quando un gruppo di amici con animo temerario hanno creduto in un progetto, ad una idea nascosta, ad un pensiero custodito nella mente e nella passione. Ora il sogno si libera, trova forma e si proietta in un nuova avventura, che si porta con se il sacrificio di coloro che hanno creduto nella magia. Oggi si è scritto un capitolo molto importante di un libro che si compone di tante altre pagine ancora da scrivere. L’UpeaOrlandia97 non tradisce alcuna emozione, con grande autorità supera l’ultimo ostacolo e con pieno merito si guadagna la promozione in serie A. Le ragazze di mister Castano vincono con il Siena, giocando con l’ormai consueta padronanza di gioco, senza perdere un attimo di concentrazione: coprono ogni parte di campo, offrono spettacolo ai tifosi venuti numerosi per godere i festeggiamenti di una promozione, ora immortalata nella storia sportiva di Capo d’Orlando. Mister Castano preferisce Mohamed a Pop, ancora in condizioni fisiche precarie, e mette in panca il duo d’attacco Coletta e Minciullo, alle prese con un graduale recupero dopo gli infortuni. Mohamed in porta è protetta dalla linea difensiva composta da Caciorgna, Radici, Fiocco e Iuculano, a centrocampo c’è Soracco, Piro, Cusmà e capitan Morello, in attacco Manzella e Cianci operano in posizione centrale.
CALCIO FEMMINILE MARSALA FERMATO SUL PARI DALLA REGGINA
Si sapeva già che l’incontro in terra calabra, contro la Pro Reggina, non sarebbe stato una “scampagnata” da 25 Aprile.