IL BRESCIA PARTE BENE MA ESCE SCONFITTO A TORINO
Bella cornice di pubblico allo stadio Don Mosso di Venaria Reale, con una cospicua presenza di sostenitori del Brescia accorsi in piemonte per star vicino alle rondinelle. Il Brescia parte subito bene, gestisce il possesso palla e esercita un netto predominio a centrocampo. Già al 5’ un perfetto lancio di D’alessio mette Previtali in condizioni di battere l’estremo difensore granata ma la palla sfiora di poco il palo. Dopo 4 minuti le rondinelle passano in vantaggio. Miranda fa partire Ferrandi sulla sinistra, l’esterno ex Atalanta salta il portiere e viene messa giù. L’arbitro indica senza dubbi il dischetto del rigore e Vukcevic non sbaglia. Vantaggio meritato per le ragazze di mister Rivola che nonostante il vantaggio non fermano la loro offensiva. Il Torino si fa vedere nella metà campo avversaria solo al 18’ con un bel tiro di Sodini che impegna Cavagna. Al 21’ numero di Vukcevic, che sulla sinistra salta tre avversarie e viene messa giù. Punizione e cartellino giallo per Scaramuzzi. Le rondinelle sciolinano un bellissimo gioco e non concedono alcuna occasione al Torino fino al 32’, quando Valetto tenta un retropassaggio per Cavagna. Sodini capisce tutto anticipa il portiere ma a porta vuota mette a lato. Al 44’ cambia il match. Bonansea parte in contropiede, e Zizioli, in ritardo interviene commettendo un fallo da dietro a centrocampo. L’arbitro Barbieri molto fiscalmente tira fuori il rosso e lascia le rondinelle in dieci.
Il Tavagnacco si impone sulle gialloblu nella sfida di vertice (2-1).
La doppietta di Brumana punisce le veronesi in gol con Boni su rigore. Gabbiadini nel finale fallisce il pareggio cogliendo il palo. Le gialloblu scivolano in terza posizione.
Si ferma alle porte di Udine la cavalcata del Bardolino Verona nel massimo campionato femminile.
Le ragazze di Marchesini sono uscite sconfitte per due reti ad una dal campo infuocato del Tavagnacco che mantiene così la vetta a punteggio pieno.
Quella in terra friulana è stata una partita difficile ed equilibrata che le veronesi avrebbero potuto raddrizzare nel finale con un pizzico di fortuna e maggior precisione.
Il terreno pesante favorisce maggiormente la fisicità delle friulane, ma è il Bardolino Verona a rendersi maggiormente pericoloso per con Gabbiadini che di testa per due volte non inquadra la porta difesa da Marchitelli.
Il Tavagnacco risponde con Mauro anticipata da Brunozzi in uscita. La numero uno gialloblu poco dopo rimedia in extremis ad uno svarione con sfera calciata in angolo prima che varchi la linea di porta.
A ROMA SENZA MORDENTE, LE RAGAZZE MERITANO LA SCONFITTA
Nuova sconfitta ed ennesimo momento incolore del TCF che sembra andare in trasferta come ad una gita scolastica, quasi in “vacanza”.
La cronaca della partita rappresenta in tutto la laconicità della premessa in quanto il TCF potrebbe passare in almeno 3 occasioni nel primo tempo ma ciò non avviene: evanescenza e debolezza conclusiva sciupano occasioni d’oro che verranno subito punite. Tiraccio dal limite di una attaccante della Roma al 25’ che gira “indisturbata” da 25 metri e palla che si insacca sotto la traversa della quasi incolpevole Scaramuzzi. Tutta la partita si snoderà su un sostanziale equilibrio che avrebbe dovuto portare ad un più giusto pareggio anche se vanno segnalate più occasioni per il Tcf.
Totalmente appannate Tavalazzi e Carissimi e nuova deludente prova delle giovani.
Convocate in settimana alcune ragazze dovranno dare spiegazioni sul loro rendimento e in base alle riposte saranno adottate decisioni importanti dalla Società.
LA ROMA VINCE IN CASA DI MISURA SUL TORINO
Seconda vittoria consecutiva per le giallorosse che dopo la goleada di Bergamo di sabato scorso battono di misura il Torino con rete di Rossella Sardu (nella foto) al 30° del primo tempo.
Non è stata una bella partita quella giocata dalle giallorosse al Cinecittà Bettini dove una Roma poco lucida e molto confusionaria ha faticato più del previsto per battere la squadra granata apparsa ben messa in campo e dotata di ottime individualità.
Primi 10’ minuti del primo tempo di studio e durante i quali la Roma cerca di prendere in mano il gioco, ma senza impensierire mai la difesa piemontese. Con il passare dei minuti la Roma prende campo, ma crea ancora poche occasioni da gol lasciando al Torino giocate soltanto di rimessa con la numero 7 Bonasea che crea non pochi problemi alla difesa giallorossa.
Al 30° arriva il vantaggio della squadra di Mister Serafini, oggi al rientro in panchina dopo la squalifica. Volpi scende sulla fascia destra e mette al centro dove Sardu intercetta la sfera al limite dell’area con il petto e con un pallonetto preciso batte il portiere Scaramuzzi.
SARDU - FOTO QUINTARELLI
Un Venezia perfetto fa suo il derby contro le friulane del Chiasiellis
Il primo tempo al 10’ Carpino con tiro forte e teso, da fuori area, mette la palla in rete sotto la traversa facendo esultare il folto pubblico presente, al 20’ una punizione di Turra che mette la palla in area che arriva a Mason che di prima intenzione tira e il pallone sfiora la traversa, da qui il Venezia tiene sotto controllo la partita fino al 45simo.
Il secondo tempo, vede le friulane cercare il pareggio ma non ci sono azioni che precupano Penzo e la difesa, al 28’ Ranzolin che con una semirovesciata al volo da fuori area fa saltare lo stadio mettendo la palla in rete all’incrocio dei pali, Caravilla non può farci niente anche se tenta di opporsi, da questo momento il Chiasiellis aumenta la pressione ma è il Venezia che ha più occasioni per arrotondare il risultato, al 34’ una punizione di Ranzolin di poco fuori, al 35’ Paroni cerca di impegnare Penzo ma para facilmente a terra, 36’ azione sulla destra di Bortot che si libera dell’avversaria e calcia di poco fuori, 39’ paratona di Penzo su una forte punizione di Maglio indirizzata all’incrocio dei pali, al 44 Ranzolin vede Caravilla fuori della porta e tenta la rete da centrocampo di poco fuori, infine Miani al 46’ segna la rete per le friulane in girata dal limite.
Quando il gioco si fa duro ....
John Belusci in un leggendario film anni 60 coniava la famosa frase: " Quando il gioco si fa duro ... i duri cominciano a giocare", ed era questo che ci si aspettava dalla trasferta di Venezia, confortati dallo spirito che aveva permesso di fare punti a Sassari. Ed invece l'approccio alla partita è stato molle, la voglia di conquistare la palla e buttarla dentro non si è vista, per lunghi tratti della partita il Venezia ha condotto la gara, comandando il gioco a centrocampo e rilanciando le due velocissime punte lagunari.
Per dire il vero il risultato è stato acquisito grazie a due perle dei centrocampisti neroverdi Carpino, abile a sfruttare un rinvio della difesa, e Ranzolin, millimetrica nell'infilare la palla dove nessuno poteva arrivarci, ma non registriamo altri tiri pericolosi verso la porta di Caravilla per il resto della partita.
Il Chiasiellis ha prodotto altrettando poco, la sola Paroni ha cercato in più di qualche occasione l'uno contro uno sfruttando la sua forza fisica e la tecnica di cui è dotata, ma nella maggior parte dei casi ci si è affidati a rilanci dalla difesa che non sortivano altro effetto che perdere il possesso palla.
Graphistudio corsara anche a Brescia
Camporese e Brumana firmano la sesta vittoria consecutiva
Il Tavagnacco s'impone sul difficile campo di Brescia al termine di una gara dominata per lunghi tratti, ma che ha visto le gialloblu sprecare molto sotto porta e tenere in gioco le avversari fino alla fine. Tra le friulane a segno Camporese (nella foto) e Paola Brumana ora capocannoniere solitario della serie A con 7 reti. Tra sette giorni, in casa contro la corazzata Bardolino, servirà il cinismo delle grandi squadre e la miglior condizione di tutta la rosa per avere la meglio di un avversario capace di sommergere sotto 10 reti la malcapitata Lazio. Il campo in sintetico di Brescia rende difficili gli assist per gli attaccanti friulani che tuttavia si fanno vivi dalle parti di Cavagna dopo soli 4’: è Bonetti ad accentrarsi dalla destra e a calciare debolmente verso il numero uno bresciano che blocca la sfera senza patemi. Tavagnacco in controllo della partita e meritatamente a bersaglio al 19’ con Elisa Camporese che raccoglie il cross dalla destra di Zorri, si accentra e lascia partire un potente destro che supera l’estremo difensore lombardo. La Graphistudio macina gioco soprattutto sulle fasce con Zorri e Camporese sugli scudi, ma difetta di precisione quando si tratta di finalizzare la manovra. Al 30’ Mauro trova il pertugio in mischia senza inquadrare la porta. Al 37’ è ancora Mauro ad aggiustarsi la sfera in piena area di rigore, ma il destro a colpo sicuro trova la deviazione provvidenziale di un difensore. Il Brescia si rende pericoloso ..
REGGIANA BEFFATA AL 90’. CON L’ATALANTA E’ SOLO PARI
Una Reggiana generosa, ma meno ordinata che in altre occasioni è beffata al 90’ da un’Atalanta grintosa e volitiva. Le granata vanno in vantaggio nel primo tempo con Parejo, non chiudono la partita e si fanno beffare da un gol in mischia poco prima dello scadere. Oltre a dover fare a meno del vicecapitano Fabiana Costi, sempre alle prese con il problema muscolare, la Reggiana si è presentata priva anche di capitan Giulia Nasuti, assente per un lutto familiare.
Che la giornata non è delle migliori (col senno di poi) lo si capisce subito perchè il primo pericolo lo corre la Reggiana: al 2’ le granata perdono ingenuamente palla a centrocampo, se ne vanno via in tre delle ospiti, Pizzi si presenta davanti a Vicenzi che si produce in un grande intervento in uscita, infortunandosi anche leggermente.
All’8’ azione ancora più clamorosa capitata all’attacco granata. Lancio dalle retrovie a pescare Parejo che scatta bene, si presenta davanti al portiere, generosamente serve Sabatino che però tira addosso al numero uno nerazzurro.
ENNESIMA GOLEADA PER LE RAGAZZE DEL BARDOLINO VERONA
nella sesta giornata del massimo campionato vanno addirittura in doppia cifra sconfiggendo la Lazio per dieci reti ad una.
Un rullo compressore implacabile la squadra gialloblu che si presenterà sabato prossimo sul campo del Tavagnacco per il big-match tra le due capoclassifica con un biglietto da visita impressionante.
A pesare nel risultato finale subìto dalle bianco-celesti è stata sicuramente l’espulsione rimediata a metà primo tempo, ma anche e soprattutto la forza d’urto delle campionesse d’Italia che si propongono in avanti con molte pedine lasciando le difese avversarie prive di punti di riferimento.
Come accade ormai da diverse giornate il Bardolino Verona risolve la gara in pochissimi minuti: apre le danze al 2’ Alice Parisi che ricevuto l’assist da Giorgia Motta pennella un pallonetto dal limite dell’area senza lasciare scampo la numero uno laziale.
Al 18’ sulla conclusione a botta sicura di capitan Boni Licciardi si sotituisce al portiere andando a respingere con la mano sulla linea di porta. L’atleta bianco-celeste rimedia la conseguente espulsione mentre dagli undici metri non fallisce l’esecuzione Valentina Boni.
Giornataccia per la DEA nerazzurra
Una Roma nettamente superiore sotto ogni punto di vista affonda l’Atalanta Femminile dell’allenatore Zonca, formazione incapace di reazione per tutta la durata del match. Una vittoria incontestabile che rende ragione alle dinamiche emerse dal campo: una formazione ospite valente ed un’Atalanta non in giornata, che sulle reti subite si trova a fare non pochi mea culpa.
Ed il (pesante) risultato parla da sé. La cronaca. Già nel primo tempo la Roma compie un importante passo verso la gloria, garantendosi un rotondo ed incontestabile parziale: 0-3. Sì che le nerazzurre avevano cominciato la gara con il piede giusto, rendendosi parecchio pericolose sull’asse Bonometti-Scarpellini-Riboldi.
Ma la grossa occasione sciupata da quest’ultima e la rete subita a freddo, hanno presto cambiato le sorti della partita. Siamo all’8’ quando Sardu parte in contropiede e serve Volpi, che dal limite non fallisce. E senza che tra le file locali si manifestino particolari reazioni, ecco sopraggiungere il raddoppio al 19’: a firmarlo è la forte Pasqui, con un tiro teso sul secondo palo che mette Filippi fuori causa.
Verso la mezzora il tris è di Barreca, mentre le bergamasche provano a dire la loro solo quando siamo già con un piede al bar: contropiede di Turbo Mangili ad allargare per Riboldi, la quale serve Scarpellini per l’infelice conclusione a fil di palo. Il secondo tempo si apre su ritmi più scialbi, anche se a onor del vero la Roma continua ad esprimere ottime trame di gioco, quasi fosse la formazione ospite quella in svantaggio.