Intervista a Riccardo Guarino, presidente del Napoli Dream Team
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In esclusiva, per la testata Calciodonne.it, ci ritroviamo con Riccardo Guarino, il presidente del Napoli Dream Team, in un’intervista a tutto tondo sulla sua società, nata sei anni fa, nel 2011. Ci parla della scalata della sua società, dalla promozione nella serie cadetta dopo un cammino trionfale in serie C, ad oggi, alla sua seconda stagione in un campionato di serie B Nazionale (dopo la salvezza dello scorso anno, raggiunta in anticipo), della seconda squadra in C che disputa un campionato fuori classifica e con il fiore all’occhiello del vivaio, rappresentato dall’Under-12. Andremo a commentare l’andamento attuale della sua squadra, prossima al delicatissimo impegno in trasferta di domenica prossima in campionato, ripercorrendo la sfida storica contro la Res Roma, infine un’analisi sulla situazione del movimento calcio femminile in Italia, ed infine un elogio a Sara Sibilio, capitano e vecchia guardia del team e Rita Borrelli, giovane e promettente promessa.
“Sabato scorso 25 febbraio è stata una data storica per il Napoli Dream Team: in Coppa Italia, abbiamo affrontato una società di serie A come quella della Res Roma: è stata una bellissima esperienza e ciò è il giusto premio per la programmazione e per il lavoro compiuto in questi anni. A dire il vero, sono contento soprattutto per le ragazze che hanno meritato un palcoscenico importante, al cospetto di una società solida ed affermata che, in serie A, rappresenta il Sud Italia già da quattro anni, con calciatrici di caratura nazionale e con un pubblico numeroso al seguito delle giallo-rosse.
Siamo andati lì a giocarcela a viso aperto, a testa alta e curando i particolari come una grande squadra come quella che stiamo provando a diventare, anche da un punto di vista di serietà e di valori che portiamo avanti. Sotto l’aspetto tecnico, come da pronostico, sapevamo che saremmo andati incontro ad una sconfitta anche piuttosto pesante, ma è stato importante esserci e giocare palla senza timore, con dignità e senza snaturarci con un catenaccio difensivo, così come ci ha riconosciuto Melillo, l’allenatore della Res: è questo il credo di mister Aielli che da qualche anno, sta seminando sulle nostre calciatrici. Sulla formula del torneo della Coppa Italia ma anche sul campionato, sono convinto che si debba aprire un capitolo sulla Lega e sulla gestione dei calendari e della politica che abbraccia il movimento calcio femminile in quanto, altrimenti, senza essere polemico, ritengo che bisognerebbe fare una riforma seria, dando attenzione al calcio femminile e non utilizzarlo semplicemente come un bacino di calciatrici, senza poi mantenere le aspettative e le promesse. Bisognerebbe investire in un settore così fondamentale che solo in Italia resta indietro anni luce, rispetto al resto del continente. Tutto ciò è responsabilità di chi dovrebbe pubblicizzarlo, ovvero dei vertici.
La problematica delle strutture qui in Campania, è l’unico fattore che, ogni anno, mi fa venire il dubbio se vale la pena continuare o interrompere tutto: siamo società (riferimento anche alle maschili e ai settori giovanili) che hanno sempre le stesse difficoltà in una città, come Napoli, ricca di impianti sportivi ma che non vengono utilizzati, valorizzati o messi a norma. Siamo dell’idea chiara che debba essere fatto assolutamente qualcosa e, a breve, il mio impegno personale, sarà quello di intraprendere una campagna di sensibilizzazione in merito a ciò, e mi farò promotore per questo aspetto, in quanto è un problema che va affrontato e risolto.
Ritornando all’aspetto puramente sportivo, venivamo da molti risultati negativi immeritati, lasciando parecchi punti per strada, mentre, finalmente, la rotta sembra invertita grazie al percorso intrapreso dalle ragazze, a partire dal successo esterno in Sicilia sul campo del Nebrodi (0-1) e del pari casalingo contro il Latina (2-2), la terza forza del girone D. Domenica prossima affronteremo l’Apulia Trani, lì in Puglia, con l’undici di Mannatrizio che parte super-favorito rispetto a noi, nonostante gli stessi punti in classifica: in primis, in quanto giocherà tra le mura amiche e se poi andiamo a vedere la classifica relativa con il cambio in panchina, si nota che c’è stato un rendimento forte da parte loro con una rosa che si trova in ottima salute ed con una grande condizione e con un campionato che, se fosse partito tre mesi fa, avremmo ritrovato il Trani che avrebbe occupato le prime caselle.
Il trainer Elio Aielli, seppur giovane, ha già una buona esperienza ma soprattutto una grande forza e convinzione nei propri mezzi e a trasmettere motivazioni al gruppo: questi sono i motivi per cui, da sempre, ha carta bianca, dandogli massima fiducia perchè ha le idee molto chiare, sapendo non solo allenare, ma anche gestire un collettivo. Nel calcio o nello sport di squadra in generale, tutti sono utili ma nessuno indispensabile: anche i fuoriclasse o i campioni, non possono essere fondamentali, qualora non si mettono a disposizione di tutti per poi così entrare nella filosofia del team. Il nostro credo è ben preciso ed è quello che fa del Napoli Dream Team una famiglia e, in un contesto del genere, bisogna remare all’unisono e nella stessa direzione, mettendosi a disposizione gli uni verso gli altri e sacrificandosi nei momenti di difficoltà come l’attuale: ben venga chi vuole sposare questa filosofia, chi non se la sente, è meglio che lo dica, affinchè l’ambiente non si destabilizzi. E’ ovvio che ci fa piacere che tutti restino e che possano crescere insieme al progetto comune.
Sara Sibilio è il capitano ed è già una leggenda a tutti gli effetti di questa società e lo diverrà ancora maggiormente e legittimamente quando toccherà quota centocinquanta con la nostra maglia: è il marcatore più prolifico nella storia del Dream Team. Sara è una ragazza esempio, una guida ed è uno dei punti di riferimento sia come calciatrice, sia come persona perché incarna lo spirito della società, augurandole non solo, di raggiungere il traguardo record delle centocinquanta marcature, ma di segnare tanti altri gol, portandoci il più in alto possibile, insieme alle altre. In questo collettivo, ci sono grandissime calciatrici con personalità forti in un mix di esperienza e voglia di crescere, imparando. Tra le più giovani, come non menzionare Rita Borrelli, che ha il calcio nel DNA e lo si vede perchè è già molto brava ed essendo ancora così giovane, ha tantissimo margine di miglioramento anche nella personalità, anche se quello che mi ha colpito e fatto sorridere di lei, è quel suo sguardo convinto ed irriverente, nella certezza che, a breve termine, anche lei diventerà un leader di questa squadra”.
Maurizio Stabile