Marta Sicuri, la prima crociata in Nazionale
- Walter Pettinati
- Rubriche
- Spazio Calciatrici
- Posted On
- Visite: 2362

La giovane centrocampista offensiva (2006) dell'Under 17 Crociata, è stata convocata con la Nazionale Under 15 nel quadro del Programma “Calcio+15”.
Il 12 Luglio Marta ha concluso lo stage di Tirrenia e rientrata in sede è stata ricevuta dal presidente del Parma Kyle Krause che ha voluto congratularsi personalmente con lei e posare assieme per una foto ricordo sul manto verde del Tardini.
Marta Sicuri ha risposto disinvolta e con prontezza alle domande di Gabriele Majo, responsabile ufficio stampa e comunicazione del Settore Giovanile e delle Squadre Femminili del Parma Calcio 1913.
Marta Sicuri, sono giorni indimenticabili per Te: prima lo stage con l’Italia Under 15, quale prima Crociata chiamata in Azzurro, e poi oggi l’incontro con il Presidente Kyle Krause…
“Il presidente è davvero molto gentile e mi ha fatto veramente tanti complimenti: ha voluto fare la foto con me e sono super contenta di questa cosa”.
Oggi vi siete conosciuti dal vivo, ma i complimenti del presidente ti erano già arrivati via Twitter…
“Io ho installato Twitter quando mi ha twittato, però non ero riuscita a rispondergli perché ancora non lo so usare molto bene…”
Come sono stati questi giorni colorati d’azzurro a Tirrenia?
“L’esperienza è stata bellissima: c’erano delle giocatrici molto forti e uno staff molto organizzato e super disponibile: gli allenamenti erano molto belli, anche se è stato molto faticoso, perché tutte le mattine e tutti i pomeriggi facevamo degli allenamenti da due ore”.
Hai avuto modo di rubare qualche segreto a queste giocatrici importanti, lavorando, tra l’altro, con uno staff numeroso e qualificato?
“Lo staff ci aiutava sempre a migliorare: ci faceva fare degli allenamenti molto istruttivi e tecnici, per aiutare l’intera squadra. Sono stati allenamenti soprattutto tecnici e ci dicevano brave o dove migliorare”.
Ti aspettavi questa chiamata o è stata una lieta sorpresa?
“Quando il nostro dirigente Federico Pangrazi mi aveva anticipato che doveva darmi una bella notizia non avevo pensato alla Nazionale, quanto piuttosto a una Selezione Regionale. La Nazionale, proprio, non ce l’avevo in mente, infatti, quando poi l’ho saputo, mi sono messa a piangere emozionata e felice di essere arrivata a questo punto”.
E in famiglia?
“Mia mamma, quando l’ha saputo, si è emozionata anche lei, però io non ero presente in quel momento perché il dirigente glielo aveva detto prima… Anche mio papà era molto felice e urlava felice per la casa: La Marta va a fare il provino per la Nazionale!!!, poi mi ha detto brava e così via. Il giorno dopo mi ha riscritto dicendomi: brava Marta sono fierissimo di te!”
Orgogliosi di te anche a Mezzani, il tuo paese, tra cui il vice sindaco Romeo Azzali che ricordava i tuoi trascorsi quando eri più forte dei maschietti con cui giocavi in quel periodo…
“Sì, io a Mezzani ci ho fatto dai 7 agli 11 anni a giocare a calcio e questa passione l’ho portata avanti fin da quando ero piccola, anche quando ancora non giocavo e chiedevo a mia mamma di portarmi. Poi l’ho convinta e sono andata a giocare nel Mezzani, una meravigliosa squadra, in cui, se tornassi indietro, andrei mille volte, perché sono gentilissimi e mi piacciono un sacco. Tantissimi di Mezzani mi hanno fatto i complimenti, mi hanno scritto sui social. Una volta ero a Mezzani e una signora si è fermata dicendomi che le sue amiche le avevano chiesto se conoscesse questa Marta Sicuri. E lei: Sì, sì, io la conosco è fortissima! E poi si è voluta fare una foto con me. Io sono orgogliosissima di essere nata nel Mezzani e di portare avanti il nome del Mezzani”.
La tua prima esperienza nel Parma fu al Torneo del Trincerone, a La Spezia, riservato alle squadre Under 12…
“Io ero felicissima di fare questo primo torneo e questo debutto nel Parma. Mi ricordo che in quel torneo avevo fatto più o meno 6 gol ed era la prima volta che indossavo la maglia del Parma e ho giocato tutti i tempi e tutte le partite. mi avevano fatto i complimenti anche i genitori delle calciatrici delle altre squadre e io ne andavo fierissima, anche perché la prima volta nel Parma è stato un debutto meraviglioso”.
Finaliste di quel torneo, soccombeste solo ai tiri di rigore. il contrario di quello che è capitato all’Italia ad Euro 2020…
“Dagli sbagli si impara e così se avevamo sbagliato un rigore quella volta, vorrà dire che andrà meglio la prossima, così come è successo all’Italia che, dal dischetto, ha vinto gli Europei”.
Quello per il pallone è amore puro, oppure ci sono altri sport che ti attraggono?
“Io ho sempre avuto un amore puro per il pallone, perché io giocavo anche con mio fratello, già in giardino, e con mio papà quando avevo 4-5 anni, però mia mamma non era tanto convinta di farmi andare a giocare a pallone, infatti a 6-7 anni ho fatto ginnastica artistica con mia sorella. Ma dopo i 7 anni ho convinto mia mamma a farmi andare a giocare a calcio e così ho iniziato…”
Con l’Azzurro vi siete salutati con un arrivederci?
“Lì c’erano delle giocatrici veramente molto forti: io spero sia stato un arrivederci, ci credo e penso che ci saranno altre occasioni, magari non subito quest’anno, ma nei prossimi sì. Non mi hanno comunicato nulla al riguardo: ad Ottobre mi diranno se mi han presa o no”.
Oltre alle tue indubbie doti, un grazie va anche a Federico Pangrazi, Coordinatore delle Giovanili-Femminili del Parma e ai vari allenatori e staff che stanno curando la tua crescita… Che desiderio esprimi per il futuro?
“Io spero di portare il Parma in Serie A e di scendere in campo in Serie A con la Maglia del Parma…”