Serena Landa, grazie a mio nonno...
- Teresa Maddalo
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Serena Landa, attaccante della San Marino Academy, è intervenuta in diretta sul canale Instagram di “Taca La Marca”. Ecco le sue parole ai nostri microfoni.
Dimensione San Marino
Mi trovo molto bene con la squadra, siamo tutte ragazze abbastanza giovani. Diciamo che stiamo vivendo un momento un po’ particolare perché la classifica “parla”, ma credo sia anche un modo per darci forza tutte e iniziare a essere più squadra. Sono molto contenta di come sta andando la mia esperienza alla San Marino Academy.
Squadra
Ovviamente ci sono sempre compagne con cui ho legato di più, come Fabiana Vecchione e Letizia Musolino, ma vado d’accordo con la maggior parte. Sono una che si adatta a tutte le situazioni e mi piace molto fare amicizia, mi sono trovata veramente bene con tutte.
Esperienza
Le ragazze più grandi costituiscono un buono spunto da prendere perché hanno vissuto cose che personalmente non ho mai vissuto, bisogna solo guardare ed imparare da loro.
Progetto e società
La San Marino Academy è una di quelle società che cerca di non far mancare mai niente alle sue calciatrici, cercando in tutto e per tutto di rendere le ragazze tranquille, in modo di dare il 100 per cento in campo. Essendo donne, penso che la sentiamo ancora di più questa cosa e in campo possiamo dimostrare di più.
Obiettivi
Con questa squadra, vedendo la classifica, la prima cosa che mi viene da dire è che l’obiettivo è salvarci ovviamente, mettendo a disposizione le mie capacità, segnando e facendo vincere la squadra, anche facendo assist e cose del genere. L’importante è vincere tutte insieme. Personalmente, punto sempre in alto e voglio la nazionale. È il primo obiettivo però penso anche sia meglio fare cose “a gradini” che avere un obiettivo fisso. La salvezza il primo, giocare è il secondo. Come squadra abbiamo l’obiettivo di giocare ogni partita come se fosse una finale, una battaglia, in modo da prendere tutti i punti possibili e immaginabili e uscire sempre a testa alta da ogni partita. L’obiettivo è quello di vincere.
Gol
Penso il mio primo gol in serie A sia uno di quelli più importanti, tra l’altro fatto alla Juventus e penso sia anche un bel gol, quindi sono veramente felice di questa cosa.
Nazionale
Penso che la squadra della nazionale quest’anno sia di alto livello, sapevo che sarebbe passata e avrebbe battuto Israele, secondo me hanno giocato senza pensare a quello che c’era dietro e si sono divertite. Hanno giocato come sapevano giocare e questa secondo me è una cosa buona anche per il futuro del calcio femminile italiano.
Idolo
il mio idolo è Ibrahimovic perché rivedo molto il mio gioco in lui e invece per quanto riguarda il femminile direi Ilaria Mauro, una di quelle giocatrici che mi piacciono tanto e in cui mi ci rivedo.
Amore per il calcio
Grazie a mio nonno, allenatore di una squadra che giocava proprio dietro casa mia. Avevo tutti i cugini maschi e vedevo che si allenavano… io ero l’unica femmina e dicevo “a questo punto giocherò a calcio pure io”. Per convincersi mia mamma ci ha messo un po’ ma le ho sempre detto che mi sarei vista bene anche a giocare in mezzo ai maschi. Così, insieme a quei bambini che giocavano all’ oratorio, c’ero anche io.
Prima partita
Ho giocato con i maschi all’inizio, come difensore centrale - il mio ruolo adesso è tutt’altro – ricordo che ero molto emozionata, vedevo tutti questi maschi un po’ più grandi di me (giocavo anche con ragazzi di età maggiore) ma poi alla fine mi sono adattata subito e anche se era la prima partita mi sono sentita subito a mio agio.
Speranze per il movimento
Spero vivamente che il professionismo arrivi prima possibile, sarebbe un grande passo per il calcio femminile, saremmo finalmente messe al pari degli uomini che è essenziale, perché alla fine viviamo come vivono loro, manca proprio la parte economica e secondo me è essenziale, se si vuole dare un minimo di occasione anche al calcio femminile.