I migliori talenti del calcio femminile al 2021
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Il calcio femminile ha fatto appassionare milioni e milioni di amanti di questo sport e i dati share relativi all’ultimo mondiale in Francia confermano questo trend. Nel panorama internazionale sono diverse le calciatrici giovani con talento che potrebbero essere protagoniste nei prossimi anni a livello di club e di nazionale.
Un movimento che cresce in qualità e in numeri
Basterebbe il dato degli oltre 990 milioni di spettatori che in televisione hanno seguito almeno un minuto del torneo mondiale femminile lo scorso anno. Se non è sufficiente per capire la portata anche economica del mondo calcistico femminile, si potrebbe aggiungere che la crescita di share televisivo rispetto alla stessa manifestazione del 2015 è del 30%. Numeri importanti, che confermano la solidità di un settore che non può più essere considerato fenomeno. Inoltre, la nostra federazione calcistica ha definitivamente dato l’ok per far diventare le atlete professioniste a tutti gli effetti dalla stagione 2022-2023, e questo è solo un tassello che si aggiunge alla crescita del movimento in Italia, e nel mondo.
Calciatrici di talento: distribuzione mondiale
Una delle principali differenze che ha il mondo del calcio femminile rispetto a quello maschile è la distribuzione del potere tecnico. Per spiegarci meglio, nel calcio maschile, come confermano scommesse ed esperti, sono principalmente quattro le nazioni che detengono il maggior numero di vittorie per club e per nazionali e che sono sempre favorite: Germania, Spagna, Italia e Inghilterra, con l’aggiunta della Francia a livello di nazionale negli ultimi 20 anni. Nel calcio femminile questa tendenza non esiste, o meglio, è completamente diversa. Così è che una delle migliori calciatrici del panorama internazionale è maltese e risponde al nome di Haley Bugeja. La classe 2004 in forza al Sassuolo, ha già fatto registrare tre presenze con la nazionale maltese, condite da un goal splendido, mentre con la squadra emiliana mantiene medie da bomber.
Uganda, Haiti e ovviamente USA
Come detto, la distribuzione di talenti nel calcio femminile è equa. Nazionali come l’Uganda e Haiti possono vantare calciatrici giovanissime e di valore assoluto come Juliet Nalukenge e Melchie Dumornay. A livello di nazionale il discorso è però diverso: gli USA nel calcio femminile sono assolutamente la squadra da battere e culturalmente il movimento americano è almeno un decennio avanti rispetto agli altri. Dal 1991, anno del primo mondiale femminile, gli Stati Uniti hanno trionfato quattro volte, mentre due volte la Germania, e un mondiale a testa per Giappone e Norvegia. C’è l’universitaria Alexis Missimo, che con la nazionale USA under 17 ha fatto cose impensabili, così come da tenere d’occhio è la svedese Hanna Bennison, centrocampista che ha forse uno dei talenti più cristallini a livello mondiale.
Da menzionare assolutamente Nikita Tromp, attaccante di nazionalità olandese classe 2002, compirà 19 anni il prossimo otto maggio, e ha espresso la volontà di lasciare il proprio paese per un’esperienza all’estero. Stessa età della Tromp per la messicana Alison González, talento naturale con oltre 50 goal realizzati con l’Atlas. Nel panorama calcistico femminile italiano i nomi più promettenti sono quelli di Giada Greggi, già convocata con la nazionale maggiore, e Sofia Colombo, di proprietà dell’Inter, in forza al Verona, ha già diverse presenze nel centrocampo dell’Italia under 19.
LorT