Contro ogni pronostico, forse sollecitati dal giusto quanto minaccioso sciopero delle calciatrici, il Consiglio Federale della FIGC ha dichiarato chiuso il campionato di calcio femminile dopo due mesi di inutili e polemiche e miserabili propagande di contributi a fondo perduto. Una sconfitta per il Governo, il CONI e l'AIC .

Una ammissione di indifferenza verso il calcio delle ragazze mondiali che tanto hanno dato e tanto hanno fatto sognare tutti gli Italiani (7 milioni davanti alle TV).
E adesso? si dichiari il fallimento totale e le relative dimissioni di tutte le componenti responsabili che non hanno saputo gestire un patrimonio nazionale come il calcio femminile.

Fallimento dell'AIC e della loro politica di rispolverare le vecchie glorie rimaste nell'attesa per salire sul carro dei contratti da capogiro.
Fallimento per tutte quelle calciatrici che hanno dimenticato il loro passato per vendersi al miglior offerente, ignorando chi le ha cresciute, coccolate e tributate.
Fallimento dei grandi Club, che hanno dimostrato di non essere all'altezza di guidare un movimento sportivo sano e pulito nei valori, anche se non privo di grandi problematiche.
Fallimento di un Governo di propaganda, insensibile alle donne e allo sport femminile.

Abbiamo lottato 30 anni per mettere nelle mani di incoscienti un movimento cresciuto con passione e amore.
Il disappunto e la delusione sono troppo forti per dare ulteriori giudizi. Aspettiamo il comunicato ufficiale della FIGC.

Solo una Federazione Italiana Giuoco Calcio Femminile e altre Federazioni di genere possono salvare il vero sport dagli interessi dei maschilisti nascosti sotto l'egida del business che sa fare solo debiti.

Adesso mi aspetto una forte reazione del Governo per tutelare questa grave discriminazione di genere annunciata dal TG Sport di Sky.

Walter Pettinati