Con l’indifferenza della Federcalcio
- Walter Pettinati
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Dopo il forfait del Chievo Verona Valpo, questa calda estate viene freddata dalla rinuncia dell’Atalanta Mozzanica. Decisione già nota a chi respira calcio bergamasco. Due squadre dilettantistiche apparentate con due Club professionistici maschili, lasciate per strada, costrette a chiudere i battenti, dopo anni di lodevole attività sportiva e sociale. E tutto accade con l’indifferenza della FIGC, che invece dovrebbe, a mio avviso, sorvegliare sulle proprie società.
Due casi paralleli unite da un’unica fine anche se con motivazioni diverse : la scomparsa delle società dilettantistiche.
Il caso Chievo Verona Valpo
Il club professionistico Veronese, che detiene il 51% delle quote, dopo la salvezza conquistata sul campo del Milan di Morace, è costretto a rinunciare al prossimo campionato di serie A.
Motivo? Il Chievo Verona non può permettersi di continuare ad investire nella squadra femminile.
Sembra che il Club non passi un periodo finanziariamente in salute e dovendo rientrare nei parametri imposti dalla Federcalcio, per poter prendere parte, forse, al prossimo campionato di Serie B maschile, ha ben pensato di tagliare con il femminile, nel suo momento più bello.
Ma come succede nella vita di tutti i giorni, chiusa una porta si apre un portone.
Il club del presidente Luca Campedelli decide di aprire una collaborazione con la Fortitudo Mozzecane del presidente Boni. Si vocifera che il Chievo abbia garantito al Mozzecane l’abbigliamento per tutte le squadre, due allenamenti settimanali al Chievo Sport Center e le partite al “Sogare” in gestione dall’Hellas Verona. Non voglio entrare nel merito dei particolari di questa collaborazione che appartengono alle due società, però mi sorgono spontanee alcune riflessioni e domande.
Possibile che la Federcalcio non sanzioni in alcun modo il comportamento del Chievo Verona, che lascia una società come il Valpo per mettersi con la Mozzecane? (siamo a temptation Island?)
Possibile che la Federcalcio, al momento dell'apparentamento, non fosse al corrente della situazione finanziaria del Chievo Verona?
Possibile che si permetta loro di passare da una società all’altra come se fosse una relazione sentimentale di ultima generazione?
Il caso Atalanta Mozzanica
Atalanta Mozzanica è di proprietà della presidente Sarsilli, l’apparentamento con il club del presidente Percassi ha portato all’attività della prima squadra del Mozzanica un contributo e la muta da gioco.
Muta di gioco confermata anche per la prossima stagione. Alla presidente Sarsilli e al suo fido staff non è rimasto che gettare la spugna sul ring, anche se a malincuore.
La presidenza atalantina ha dichiarato sui giornali locali che l’impegno con il nuovo Stadio e la partecipazione alla Champions non permettono al club di impegnarsi ulteriormente con il calcio femminile a parte i settori giovanili che come tutti sanno portano soldi.
Non mi risulta che la FIGC sia intervenuta nemmeno per tale situazione, anzi, è rimasta impassibile al dramma che sta vivendo la storica società Mozzanica con i suoi dirigenti e le atlete tutte.
Termino lasciando a voi lettori le proprie considerazione e una domanda che cercherò di appronfondire con il prossimo articolo: il calcio femminile è nelle giuste mani?
Chi volesse dire la sua, può mandare una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Walter Pettinati