Dopo la Norvegia, anche la Nuova Zelanda garantisce alla nazionale di calcio femminile stipendio e condizioni uguali a quelli dei colleghi uomini
- Elena Intra
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Oggi, 8 maggio, la New Zealand Football, l’organizzazione calcistica neozelandese, ha annunciato un nuovo accordo che garantisce alla nazionale di calcio femminile stipendio e condizioni uguali a quelli dei colleghi uomini, diventando così uno dei primi paesi al mondo a compiere questo importante passo.
Garantire l’uguaglianza tra gli All Whites, sia uomini che donne, rappresenta un “momento storico per il calcio nel paese”, hanno dichiarato alla New Zealand Football.
"L’annuncio di oggi significa che noi, come organizzazione, ci impegniamo a fornire parità per uomini e donne nel calcio, e vogliamo garantire una crescita in tutte le aree del nostro sport”, ha spiegato l’amministratore delegato, Andy Martin.
L’accordo probabilmente non porterà grosse somme nelle tasche delle calciatrici, visto che anche i loro colleghi uomini, 133esimi nella classifica mondiale, guadagnano solo una piccola parte dei compensi percepiti dai giocatori delle nazionali di altri paesi. Tuttavia, l’attaccante Sarah Gregorius ha detto che l’accordo rappresenta un importante principio che riconosce gli sforzi che loro ragazze impiegano nel loro sport. "E’ una meravigliosa linea che abbiamo tracciato nella sabbia" ha dichiarato a Radio New Zealand. "Non importa chi sei, il tuo genere, quando indossi la maglietta della nazionale neozelandese, sei autorizzato in ogni caso allo stesso trattamento e rispetto."
La mossa arriva dopo che lo scorso anno, l’associazione calcistica norvegese aveva firmato un accordo che dava uguaglianza di stipendi alle nazionali femminili e maschili. In termini pratici, l’accordo della Nuova Zelanda implica che le donne riceveranno gli stessi pagamenti per le partite, tariffe uguali su diritti d’immagine e una quota simile agli uomini di soldi relativi ai premi nei tornei. Godranno inoltre della stessa organizzazione per quanto riguarda i viaggi, ossia le donne non dovranno più viaggiare in economy per partecipare ai tornei, mentre gli uomini si godono la business class.
Si tratta di un anno importante per le donne nello sport in Nuova Zelanda, a inizio 2018 infatti, la New Zealand Rugby aveva annunciato che alle Black Ferns, cinque volte campionesse del mondo, sarebbero stati offerti contratti da professioniste per la prima volta nella storia.
Elena Intra