Detenute nei dilettanti con una legge di Stato
- Walter Pettinati
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Brillano, vincono e stupiscono ogni competizione di più, sono le donne più ammirate e invidiate al Mondo le Italiane ma lo Stato Italiano le detiene tutte al dilettantismo con la vecchia quanto discriminatoria legge 91 del 23 marzo 1981 (Legge sul professionismo).
Anche ai giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang le nostre azzurre hanno sfoderato eccellenti prestazioni atletiche conquistando medaglie d'Oro, d'Argento e di Bronzo, issando la nostra bandiera tricolore sulla Cima Olimpica e portando tanti soldini nelle casse del CONI... ma per lo Stato sono solo amanti dello sport.
Al danno la beffa
Il 1 luglio del 2015 l'Onorevole Fedeli ha presentato il DDL AS 1996 per l'equilibrio di genere nello sport (Legge sul professionismo) che avrebbe permesso alle nostre sportive la possibilità di ambire al Professionismo o perlomeno avrebbe debellato una macchia nera sull'eguaglianza almeno nello sport. Nonostante questa grave discriminazione (democratica?), le donne azzurre primeggiano nello sport, conquistando Ori Europei, Mondiali e Olimpici. Ma per lo Stato Italiano sono solo delle dilettanti.
Il DDL è stato firmato da pochi parlamentari ed è ancora in attesa di disamina.
Il Dilettantismo
Si definiscono dilettanti tutte quelle persone che svolgono un'attività sportiva per passione o perchè non hanno raggiunto i risultati utili per passare al professionismo. Sono poche le Federazioni sportive italiane affiliate al CONI, che hanno riconosciuto il professionismo e sono:
Federazione Italiana Giuoco Calcio (F.I.G.C.)
Federazione Pugilistica Italiana (F.P.I.)
Federazione Ciclistica Italiana (F.C.I.)
Federazione Motociclistica Italiana (FMI)
Federazione Italiana Golf (F.I.G.)
Federazione Italiana Pallacanestro (F.I.P.).
Il professionismo
Con il passaggio al professionismo la sportiva diventa lavoratrice subordinata le cui prestazione a titolo oneroso sono oggetto del contratto di lavoro subordinato. Vengono introdotte la tutela sanitaria, l'indennità di promozione e preparazione, le assicurazioni infortuni, la maternità, il trattamento pensionistico e l'abolizione del vincolo sportivo.
Il colmo si supera in alcuni sport come il ciclismo (e da quest'anno nel calcio), dove le nostre campioncine appartengono a veri Team professionistici, disputano UCI Women's World Pro Tour e competono con le professioniste straniere che godono dei diritti acquisiti.
I Corpi di Stato
Negli sport singoli lo Stato ha dribblato il problema con l'assunzione delle migliori atlete per tenerle buone con il dilettantismo e dando loro la possibilità del doppio tesseramento. Un'ottima iniziativa per le dilettanti ma che non può andare a genio per quelle super campionesse che vogliono fare sport come professione.
Una vergogna italiana
In questi anni la nostra testata giornalistica si è battuta per abbattere questa discriminazione, abbiamo pubblicato approfondimenti, organizzato manifestazioni nazionali e partecipato a campagne per sensibilizzare l'opinione pubblica e le Istituzioni ma siamo consapevoli che il nostro lavoro è stato come una goccia nel mare.
Ho contattato politici di ogni schieramento e non solo ma purtroppo, senza esito. Nonostante questo, non ci diamo per vinti a continueremo a dare il nostro apporto per uno sport giusto e paritario.
L'informazione non è mai troppa perchè questa legge è sconosciuta a molti cittadini.
Rispolveriamo i valori dello sport come esempio di vita
L'Italia è da sempre protagonistica in tutte le discipline dello sport ad iniziare dal calcio, sport nazionale per tradizione insieme al ciclismo. I risultati mettono in evidenza, purtroppo, che le nazioni che puntano sullo sviluppo delle attività sportive come stile di vita e di crescita stanno "sverniciando" il nostro sport maschile. Solo le nostre donne riescono al momento a competere e in tanti casi a surclassare le avversarie delle nazioni più evolute della nostra che demanda ai privati le attività sportive di base con le conseguenze che tutti noi vediamo.
Lo sport femminile può salvare la dignità e i valori dello sport, il CONI e la Politica dovrebbe prenderne atto e proporre un piano nazionale di sviluppo, lasciando fuori i fanatici, i tifosi e chi punta solo alla vittoria anche e soprattutto in modo illecito.
Il silenzio dei sindacati e della politica
Ho ancora da scoprire i motivi per i quali le donne sono escluse da questa legge. Credo che l'aggiunta delle donne nella legge sul professionismo sia un fatto dovuto e non include un ulteriore passo verso l'organizzazione di attività professionistiche (statali) a meno che non ci siano dei Team predisposti ad ottemperare alle normative che disciplinano il professionismo.
Elezioni 2018
Tra qualche settimana ci saranno le elezioni politiche, in questo periodo ascoltiamo tante di quelle promesse che almeno ci fanno sorridere (alcune sono veramente ridicole). Sono andato a spulciare tra i programmi dei principali partiti con la speranza di trovare un punto in favore di questa vergogna. Devo riportare che solo il Movimento 5 Stelle propone in evidenza il professionismo per le donne. In Italia ci sono problemi maggiori ma almeno i 5stellati stanno dimostrando, in questo caso, una grande attenzione verso questo problema. Ed è doveroso riportarlo.
Chi mi segue dall'inizio di questo nostro grande viaggio in compagnia del calcio femminile sa bene che io sono diventato apolitico e che da sempre ho tenuto fuori la politica da calciodonne.it ma visto che lo Sport è caduto in mano loro, bisognerà cambiare questa decisione e perchè no, pensare anche a costituire un Movimento per l'uguaglianza delle donne nello sport.
Termino questo articolo con l'unica nota positiva da mettere in rilievo:
3 medaglie d'Oro con Sofia Goccia (Sci alpino discesa); Michela Moioli (Snowboard); Arianna Fontana (Shot track 500 m).
1 medaglia d'Argento nella Staffetta Short track 3000 m con Arianna Fontana, Cecilia Maffei, Lucia Peretti, Martina Valcepina.
3 medaglie di Bronzo con Arianna Fontana nello Short track - 1000 m; nella Staffetta Mista Biathlon con Lukas Hofer, Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Dominik Windisch e nello Sci Alpino - Slalom Gigante con Federica Brignone
Le nostre campionesse saranno ancora in scena nelle gare di sci alpino e nel Pattinaggio di velocità.
Ringrazio ancora il presidente Malagò per la risposta e l'attenzione posta verso la vergognosa questione "Dolce Sapori" e nel contempo lo sollecitò a forzare le Istituzioni politiche affinchè mettano giustizia una volta per tutte.
Walter Pettinati