Ammonisce il figlio, arbitra minorenne all'ospedale
- Walter Pettinati
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La bruttissima vicenda è accaduta a Montevarchi (Arezzo) in una gara valida per il campionato Giovanissimi regionali. L'Arbitro, una ragazza di 17 anni, ammonisce un calciatore, il padre contrariato non riesce a contenere la rabbia e a fine partita si avventa verbalmente contro la minorenne e perde le staffe rifilando un calcio nella porta dello spogliatoio così violento da far sbattere l'anta contro la ragazzina che le procura una caduta a terra, ferita e terrorizzata viene portata all'Ospedale per le cure del caso.
Pronta la reazione dei dirigenti di casa che hanno bloccato (purtroppo troppo tardi) il violento, denunciato ai Carabinieri che sono prontamente intervenuti per prendere in consegna l'uomo. Nel frattempo giungeva il padre della ragazzina arbitro per confortarla e rasserenarla sul brutto episodio che lascerà in lei un brutto ricordo.
Ancora un fatto di violenza su una donna, dopo l'aggressione all'arbitra laziale poco più che maggiorenne, la follia del tifoso si è scagliata su di una ragazzina di appena 17 anni.
Vedremo se la giustizia ordinaria riuscirà a dare la giusta condanna oppure finirà tutto con un "
La bruttissima vicenda è accaduta a Monterchi (Arezzo) in una gara valida per il campionato Giovanissimi regionali. L'Arbitro, una ragazza di 17 anni, ammonisce un calciatore, il padre contrariato non riesce a contenere la rabbia e a fine partita si avventa verbalmente contro la minorenne e perde le staffe rifilando un calcio nella porta dello spogliatoio così violento da far sbattere l'anta contro la ragazzina, caduta a terra terrorizzata e portata all'Ospedale per le cure del caso.
Pronta la reazione dei dirigenti di casa che hanno bloccato (purtroppo troppo tardi) il violento, denunciato ai Carabinieri che sono prontamente intervenuti per prendere in consegna l'uomo.
Nel frattempo giungeva il padre della ragazzina arbitro per confortarla e rasserenarla sul brutto episodio che lascerà in lei un brutto ricordo.
Ancora un fatto di violenza su una donna, dopo l'aggressione all'arbitra laziale poco più che maggiorenne, la follia del tifoso si è scagliata su di una ragazzina di appena 17 anni.
Vedremo se la giustizia ordinaria riuscirà a dare la giusta condanna oppure finirà tutto con un "questo è il calcio", il "calcio non è per femminucce".
Io condanno duramente questi fatti e, come già fatto in passato, chiedo che anche gli insulti verbali vengano, una volta per tutte, giudicati dalla legge ordinaria con severità.
Uno stadio non può continuare ad essere terra di nessuno, in mano ai violenti dove tutto è permesso.
Walter Pettinati