La “Metamorfosi” del Calcio Femminile Italiano
- Mario Merati
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Prendo a prestito il titolo di un famoso libro di Kafka per definire IL CAMBIAMENTO che sta interessando il nostro Calcio Femminile Italiano. L’entrata in scena di alcune squadre professionistiche maschili, che hanno già inserito o inseriranno in un prossimo futuro nei loro organici societari le squadre femminili, rivoluzionerà nei prossimi anni tutto il movimento calcistico femminile italiano.
Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, per citare le più importanti, hanno già da tempo fatto questo importante passo e le Società meglio organizzate hanno allestito delle squadre femminili molto competitive e vincenti come dimostrano i risultati ottenuti in campo nazionale ed internazionale.
L’ultima Società professionistica “entrata in gioco” è la Juventus: prendendo, come il regolamento consente, il titolo sportivo del Cuneo Calcio femminile sta allestendo una squadra che sarà certamente una delle protagoniste della prossima stagione calcistica.
La Fiorentina ha già dimostrato sul campo, vincendo Campionato e Coppa Italia che questa è la strada giusta per arrivare ai livelli di molte altre squadre europee. Certo occorrerà ancora tempo, occorreranno investimenti mirati, occorrerà che il Calcio femminile sia in futuro visto da queste Società come un nuovo business, un nuovo obiettivo di marketing che possa dare loro, nel tempo, molte soddisfazioni anche a livello economico e anche mediatico.
Anche il Sassuolo, neo promosso in serie A, ha fatto un passo importante acquisendo una squadra femminile, così come l’altra neo promossa Empoli e altre società si stanno organizzando in tal senso;
siamo in attesa di ricevere l'ufficialità dell'entrata in campo dell'Inter, preannunciata dalla presidente Elena Tagliabue, mentre il Milan ha preferito partire dalle Under 12 come tante altre società professionistiche.
E’ certamente un percorso che dovrà essere fatto “a gradi”, cambiare radicalmente e troppo velocemente potrebbe generare inizialmente degli scossoni non indifferenti in termini di equilibri fra le Società storiche e quelle nuove professionistiche decisamente più “ricche e potenti” e meglio organizzate a tutti i livelli. Ci saranno già dalla prossima stagione notevoli differenze fra queste diverse realtà calcistiche femminili: la “vecchia guardia” e la nuova.
Già nell’ultima stagione la Fiorentina con le sue vittorie ha dimostrato un notevole salto di qualità da un punto di vista tecnico e di organico e solo un grande Brescia le ha tenuto il passo per poi cedere solo nella fase finale della stagione. E’ inevitabile che con l’entrata nel calcio femminile di altre Società professionistiche il divario fra queste e le “vecchie” aumenterà e sarà sempre più difficile trattenere le giocatrici migliori che saranno “invogliate” ad andare dove le probabilità di vittoria saranno maggiori sia a livello nazionale che internazionale. Succede così anche nel maschile ed in questi giorni il “calciomercato” ne è una lampante dimostrazione, solo che qui i soldi e i procuratori la fanno purtroppo “da padrone” incontrastati dando luogo a critiche anche feroci! Nel femminile sarà almeno inizialmente diverso perché il fattore economico, seppur importante, sarà indubbiamente di livello molto inferiore al maschile, anche perché, nonostante tutte le discussioni di questi ultimi anni, le giocatrici saranno ancora considerate delle DILETTANTI!Il mondo calcistico femminile nazionale vedrà SEMPRE presenti le Società storiche che hanno ONORATO lo sport femminile in questi ultimi decenni e al quale rinnovo ancora i ringraziamenti di tutti gli sportivi italiani, ma questo cambiamento è necessario se si vuole competere con le migliori squadre europee.
Quanti di noi hanno ammirato le squadre straniere contro le nostre formazioni italiane in Champions e rimarcato dopo una sconfitta le differenze di organico e di potenzialità tecnico-fisiche delle nostre avversarie? Ecco da qui occorre ripartire, da una critica REALISTICA per arrivare ad un cambiamento che accorci il GAP fra le nostre squadre e quelle europee.
Una cosa però vorrei sottolinearla, le Società storiche del Calcio femminile Italiano NON dovranno essere abbandonate a se stesse, mentre le GRANDI vivranno di luce propria a livello economico, le altre continueranno a FATICARE per arrivare a fine stagione specialmente se hanno nel loro organico tutte le formazioni giovanili, quindi la nostra FEDERAZIONE dovrà impegnarsi sempre di più per aiutare chi, da tanti anni e con un impegno economico non indifferente, ha fatto crescere le giovani giocatrici.Io poi ritengo che questa “metamorfosi” porterà col tempo dei vantaggi anche alle nostre formazioni AZZURRE a tutti i livelli, squadre che hanno comunque sempre ben figurato negli anni scorsi nelle competizioni internazionali nelle quali sono state impegnate.A proposito di Nazionali, mandiamo il nostro GRANDE “in bocca al lupo” alle nostre ragazze che stanno per affrontare un impegnativo Campionato Europeo in Olanda: si comincia LUNEDI’ 17 Luglio alle ore 17.45 contro la Russia, venerdì 21 contro la Germania e martedì 25 contro la Svezia.
Gli incontri si potranno vedere in chiaro su PROFESSIONE SPORT Nuvola 61 - canale 61 D.T e con EUROSPORT per chi è abbonato a SKY/PREMIUM.
Mario Merati