Passa inosservato l'intervento di Sara Gama, in occasione dell'assemblea FIGC, sulla situazione stagnante del calcio femminile in Italia. Per gli addetti ai lavori del nostro movimento non è una sorpresa e, a mio avviso, necessita di una reazione corale. E' l'ennesima conferma che in questo paese ci si preoccupi più di sedare i diritti che affrontarli per risolverli e rimediare ad una situazione "da calcio del terzo mondo". Già, la Gama non è riuscita, con la sua incursione, a conquistare l'attenzione dovuta, almeno, dei media. Se ci affacciamo alla finestra: Il nostro sport sta esaltando il grande pubblico e le tv di tutto il Mondo; L'UEFA e la FIFA raccolgono le soddisfazioni del grande successo ottenuto e continuano a investire nel calcio giocato dalle donne; Professionismo e professionalità aprono l'interesse delle donne verso uno sbocco professionale, mentre, come abbiama già sottolineato, in Italia, l'intervento di Gama è passato inosservato dalle tv e quotidiani sportivi nazionali che non hanno ritenuto i contenuti degni, evidentemente, del loro interesse. 
Sull'ennesima delusione, mi sono chiesto se non fosse il caso di procurarsela l'attenzione, escogitando qualche iniziativa importante che sensibilizzi e obblighi l'attenzione dei media Nazionali a parlare di noi in maniera rispettosa e dovuta.  Da questo pensiero, è scaturita l'idea di promuoverci e protestare con una bella e colorita Manifestazione Nazionale, organizzata e approvata dalle Istituzioni, scendendo nelle piazze di tutte le maggiori città d'Italia con tutte le calciatrici: dalle pulcine fino alle ragazze più grandi! Una manifestazione che dovrebbe essere condivisa da tutte le società per dare un calcio all'indifferenza, promuoversi e sensibilizzare l'opinione pubblica sulla nostra realtà e sulle opportunità delle donne nello sport!
Un evento organizzato nello stesso giorno, alla stessa ora, coordinato da un programma comune da diffondere con le calciatrici ritenute più ideonee a svolgere questo ruolo. Scendiamo nelle piazze più importanti, (il momento è propizio - anche i piccoli numeri contano) a manifestare i nostri diritti, con un bel gazebo a raccogliere consensi e far conoscere la nostra realtà, trasmettendo video su con schermi giganti, diffondere materiale pubblicitario e dvd di tutte le società .. facciamo conoscere la cultura delle nostre donne e calciatrici, magari attirando e coinvolgendo l'attenzione dei passanti con l'eleganza di gesti tecnici e quel bagliore che ogni donna, di qualsiasi età, emana sempre e comunque, anche in nel cielo azzurro, dove splendono, "sole", le quattro stelle sul tricolore dell'indifferenza.

Walter Pettinati

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