Ecco un primo bilancio della stagione fin qui disputata dalle Campionesse d’Italia. Domenica le tarantine riposeranno
Real Statte, sono numeri da capogiro
Nelle dieci gare giocate, sei di campionato (con altrettante vittorie) e quattro di coppa Italia, sono state 132 le reti messe a segno, solo 4 quelle incassate. Miglior marcatrice interna Mina D’Ippolito con 40 gol, sempre spalmati fra le due competizioni
Sarà una domenica di meritato riposo per le Campionesse d’Italia di Tony Marzella, reduci dalla più che convincente e roboante vittoria ottenuta ai danni del San Marco Mola, sconfitto con un perentorio 19-1. La vittoria sulle baresi è valso il sesto “hurrà” consecutivo in campionato, fin qui dominato con un ruolino di marcia da brividi. Sono 85 i gol messi a segno, soltanto 2 quelli subìti, dati significativi che rispecchiano in pieno la bontà del lavoro svolto dalle Marzelline. Nell’ordine sono cadute Stone Five Martina, Noci, Sammichele, Free Style Martina, Martina C5 e in ultimo le baresi del Mola. Non è da meno il cammino delle rossoblù nella prima e seconda fase della Coppa Italia regionale, dove la rete avversaria è stata gonfiata per ben 47 volte, anche in questo caso solo 2 i gol subìti nelle quattro partite fin qui disputate. In Coppa la prima vittima è stata la matricola Virtus Taurisano, poi nuovamente Stone Five Martina e Martina C5. La somma complessiva delle reti fatte ed incassate fra le dieci gare di Coppa Puglia e campionato, è disarmante: 132 gol messi a segno (13.2 a partita), 4 subìti (0.4 di media), numeri davvero impressionanti che non possono che soddisfare il tecnico Marzella, più che mai fiducioso per il prosieguo di questa stagione. La classifica delle marcatrici interne, riferita al campionato, vede la stoica Mina D’Ippolito al comando con 22 reti, inseguita ad una sola lunghezza di differenza da Daiana Bianco, l’acquisto estivo post-scudetto del Real Statte. Molto bene anche Susy Nicoletti con 16 gol, Patrizia D’Andria con 11 e Nicoletta Dipierro con 9 reti, chiudono la speciale graduatoria Anna Peluso e Patrizia Convertino (scesa in campo solo in un paio di gare), rispettivamente con 4 e 2 gol. In Coppa Italia la sostanza non cambia ed è sempre Mina D’Ippolito a guardare le sue compagne dall’alto, 18 le reti del capitano rossoblù che, sommate alle 22 del campionato, fanno 40 tonde tonde, numeri che la consacrano come l’attuale miglior cecchino della formazione stattese. Numeri da primato, non solo per la mamma in campo delle tarantine, bensì per l’intero collettivo di Tony Marzella, pronto a stupire ancora, in campo regionale e nazionale.
Primo stop stagionale in campionato per l’Oratorio Trani di mister Lobascio che nel secondo impegno casalingo, al Bovio di corso Imbriani, valevole per la 3ª giornata di andata della serie C è stato sconfitto 3-2 per mano dell’A.c.f. Barletta.
Gara sentita, combattuta e spigolosa con l’episodio finale che ha compromesso anche il giudizio complessivo sull’arbitraggio, oltre che dell’atteggiamento delle giocatrici barlettane. Un mix velenoso che ha inciso in negativo sulla prestazione dell’Oratorio uscito sconfitto da un match dal quale almeno il pareggio sarebbe stato il giusto riconoscimento a impegno e occasioni create.
La cronaca. I primi dieci minuti del confronto vedono le padrone di casa spingersi con ritmo ed efficacia in attacco, con tre occasioni capitate sui piedi di Falco e Carbone, la prima delle quali, su calcio di punizione, centra la traversa. Ma è il Barletta a passare per primo: è il 12’ minuto quando sugli sviluppi di un calcio da fermo Faccilongo anticipa l’uscita dell’estremo difensore tranese infilando l’immeritato 0-1. Dopo poco l’Oratorio si riprende dalla sventola subita e con Colamarino si avvicina alla rete del pareggio, ma il Barletta decide di pareggiare il conto dei legni colpiti ed al fine di legittimare il vantaggio centra la traversa con Figliolia. Ma la partita sembra proprio la sagra dei legni: al 25’ è nuovamente l’Oratorio a colpirne uno con la punizione scoccata da Carbone che finisce sulla traversa. Il forcing del Trani prosegue e finalmente al 45’, sugli sviluppi di un corner, sortisce gli effetti desiderati grazie a Fusaro più lesta di tutte a infilare dopo la respinta della difesa barlettana. Negli spogliatoi si va col punteggio di parità (1-1).
La musica non cambia al rientro. L’Oratorio continua a macinar gioco e a produrre azioni pericolose due delle quali portano ad altrettanti salvataggi sulla linea da parte delle giocatrici ospiti, schiacciate nella propria metà campo dalle biancazzurre. Al 60’ le percussioni tranesi inducono la difesa barlettana a commettere il fallo grave: Lasala sferra un gran tiro, ma Tritto colpisce di mano. È rigore per l’Oratorio. Sul dischetto ci va Carbone, brava, fredda e capace di spiazzare il portiere avversario. 2-1 per la squadra di mister Lobascio che finalmente con merito mette il naso avanti, seppur con una sola rete di differenza. Ma nel miglior momento delle tranesi la doccia fredda arriva nel giro di dieci minuti: al 76’, prima, e all’85’, poi, il Barletta rispettivamente pareggia e si porta in vantaggio a seguito di due azioni delle quali una è il frutto di uno svarione difensivo delle tranesi e l’altro è un abbaglio a metà tra guardalinee e arbitro. Nella prima occasione Chiariello punisce l’estremo difensore tranese Lopetuso (apparsa molto indecisa nell’uscita) e nella seconda Figliolia sfrutta l’indecisione arbitrale sia per quanto concerne la sospetta posizione di fuorigioco che il contrasto col portiere tranese per depositare in rete.
Grande rammarico in casa Oratorio per una partita che ha vissuto tante emozioni, ma che si è conclusa sfavorevolmente per una squadra, quella tranese, che ha mostrato un buon gioco e che assolutamente non meritava di uscire battuta da 90 minuti di gioco nei quali, oltre alla decisione arbitrale sfavorevole nell’ultimo gol barlettano, si sono potuti ammirare atteggiamenti poco corretti da parte avversaria (per la cronaca ne hanno fatto le spese Fusaro, a cui è risultata fratturata una costola, Manzi e Patimo).
Il team tranese del presidente DeFrancesco, però, dovrà subito ripartire più convinto di prima dei propri mezzi e delle proprie aspirazioni al fine di ottenere punti importanti in chiave classifica: l’occasione è quella buona…domenica prossima 29 novembre la trasferta di Foggia appare alla portata delle calciatrici tranesi, intenzionate a non perdere contatto dalle zone importanti della graduatoria della serie C.
Paolo Tortosa