GERMANIA - NORVEGIA, IL COMMENTO TECNICO DI ANTONIO GENOVESE
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Come ieri Svezia e Italia, anche Germania e Norvegia sono pari in testa al Gruppo B; entrambe a quattro punti e qui si gioca il primato nel Gruppo B e conseguentemente chi affronterà l'Italia domenica 21 alle h. 18:00. Germania che si schiera con il consueto 4-2-3-1 come nelle precedenti partite, con l'unica eccezione rispetto alla precedente partita di Laudehr al posto di Cramer; una Gemania che non fa calcoli sul far riposare o meno poichè quando ancora nulla è certo non si possono ne si devono fare troppi cambi anche perchè le giocatrici i giorni di riposo li reggono e prima del match di domenica hanno altri tre giorni per recuperare... l'Italia addirittura quattro.
E' giusto roteare le giocatrici quando è possibile ma, roteare o come la Germania modificandola al minimo e, mantenere gioco e squadra collaudata perchè anche se chi le sostituisce sono tra le migliori della loro nazione e, contraddistintesi anche nei loro club, il gioco del calcio è fatto di equilibri che è sempre meglio non spostare troppo.
Germania che scende in campo con: Angerer (C), Bartusiak, Maier, Wensing, Kessler, Lotzen, Leupolz, Laudehr, Marozsan, Okoyino Da Mbabi.
Norvegia che risponde con un 4-3-3 con le seguenti giocatrici: Hjelmseth, Lund, Akerhaugen, Mjelde (C), Holstad Berge, Hegerberg, Tofte Ims, Dekkerhus, Thorsnes, isaksen, Haavi.
Partita che sino al 14esimo è di sostanziale equilibrio con occasioni non clamorose di Hegerberg per la Norvegia ed Okoyino Da Mbabi e Maier per la Germania.
Dal 29esimo ak 32esimo è la Germania a rendersi più pericolosa, come da pronostico, più volte con Morozsan.
Laudehr a centrocampo sempre pronta a recuperare, lanciare le compagne e Morozsan in avanti, le più in palla per la nazionale teutonica.
Al 46esimo però la numero 19 Isaksen, da lontano, con un potente ed angolato tiro scaturito dal calcio di punizione calciato dalla numero 2 Lund, fa sì che la Norvegia concluda proprio allo scadere della prima frazione in vantaggio.
Ciò, normalmente è una "doccia fredda" per le avvesarie in svantaggio ma.. la Germania ha tecnica, carattere e qualità per recuperare la partita e se il C.T. tedesco saprà toccare le "giuste corde" si assisterrà ad un bel secondo tempo.
SECONDO TEMPO - Siamo al 54esimo e salvo un'occasione di Haavi al 49esimo è la Germania che più e più volte si avvicina al pari.
Al 59esimo grande azione personale della numero 10 norvegese Hansen, entrata solo pochi minuti prima che, all'ultimo, si vede il pallone deviato in calcio d'angolo.
Precisa e puntuale la numero 6 tedesca Laudehr, triangola, si propone sempre in modo elegante con passaggi precisi e calibrati.
Al 65esimo Hansen dopo aver fintato e superato le avversarie va al tiro di potenza che costringe l'estremo difensore tedesco Angerer a deviare sopra la traversa.
Al 76esimo lanciata perfettamente da una compagna la numero 8 Kessler cerca un lob che finisce di poco alto sulla traversa e... la Germania non ci sta con Da Mbabi in avanti, Maier in fascia cercano di riportare il match in parità.
80esimo minuto e la nuova entrata, per la Germania, Dabritz e compagne cercano insistentemente di andare al tiro ma sono murate dalla retroguardia norvegese che, in fase di non possesso porta a cinque (ad inizio partita erano tre) il numero di giocatrici a centrocampo, a difesa del risultato.
Norvegia che al triplice fischio finale mantiene il risultato e conclude il Guppo B al primo posto con sette punti.
Antonio Genovese
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