Capitan Cernoia suona la carica per la trasferta danese: "A Hjørring per fare meglio dell'andata e provare a ribaltare il risultato e il pronostico!"
- Federico Scarso
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Con piacere ed entusiasmo ecco l'intervista a Valentina Cernoia, Capitana del Brescia, in vista della gara di ritorno contro il Fortuna Hjørring.
Ciao Valentina! L'allenatore del Fortuna Hjørring, Brian Sørensen, ha affermato in conferenza stampa che loro hanno dominato il primo tempo e che non ha mai avuto paura che voi poteste pareggiare. Sul suo sito il Fortuna ha addirittura scritto che avrebbero meritato di vincere con più gol di scarto. Al contrario, io ho visto una gara molto equilibrata decisa da un singolo episodio come spesso accade nel calcio. Magari un maggiore cinismo sotto porta e un pressing più alto avrebbero potuto portare a un risultato diverso, ma voi avete fatto comunque una buona gara. Cosa pensi della partita di mercoledì scorso?
“Rispetto le considerazioni del tecnico del Fortuna, ma personalmente penso che chi ha visto la partita difficilmente può aver dubbi sul fatto che nella ripresa il Fortuna abbia faticato ad uscire dalla sua metà campo con il Brescia che ha imposto il suo gioco. Purtroppo abbiamo avuto un approccio sbagliato, troppo timido, alla gara e nel primo tempo non abbiamo giocato come dovevamo. Loro sono state brave a sfruttare un nostro errore di posizionamento in fase difensiva segnando alla seconda ed ultima occasione da noi concessa; da parte nostra resta l’amaro in bocca per non aver finalizzato la mole di gioco costruita”.
A livello psicologico perdere una gara ben giocata può portare da un lato a rimuginare sull'incontro precedente sconfortati, dall'altro a darsi la carica per affrontare il ritorno con il coltello tra i denti. L'anno scorso avete ottenuto il gol qualificazione proprio nei minuti finali della partita di ritorno in Danimarca: pensi che quest'anno ci possa essere la possibilità di una gara analoga a quella dell'anno passato? Cosa c'è da migliorare rispetto alla partita d'andata per tornare in Italia con la qualificazione ai quarti di finale come accadde l'anno scorso?
“La nostra mentalità ci porta a guardare sempre al prossimo impegno, lavorando giorno per giorno. Ciò che è stato è stato, vale per le vittorie, così come per le sconfitte. Da ogni esperienza trai insegnamenti utili per il futuro, ma devi lasciarti alle spalle la gara. La partita della passata stagione rappresenta un qualcosa di epico sia per il risultato raggiunto, i quarti di finale, sia per come è stato raggiunto, sono emozioni fortissime che albergano dentro ognuna di noi e dentro ogni componente dello staff, ma quella di domani sarà una partita totalmente diversa. Sappiamo di poter fare molto meglio dell’andata e siamo solo a fine primo tempo perciò abbiamo tutto il tempo per ribaltare ogni pronostico e risultato con il giusto approccio”.
A fine gara il Rigamonti vi ha applaudito, segno che nonostante la sconfitta la squadra è piaciuta. Pensi che in Danimarca il pubblico possa caricare le danesi e mettere in soggezione voi o credi che ormai abbiate acquisito un'esperienza e maturità in ambito europeo tale da non subire questo tipo di pressioni? Mister Sørensen ha detto che il loro campo di casa è più funzionale e adatto al loro gioco rispetto al Rigamonti: quali sono le differenze tra i due terreni di gioco? Pensi che il Brescia possa risentirne?
“Quello di Hjørring è un ambiente che conosciamo già, loro in casa si trasformano diventando ancor più temibili, ma anche per noi il campo del Fortuna, più piccolo rispetto al Rigamonti, è funzionale al nostro gioco. Per quanto riguarda il fondo si dovrà solo capire se ha retto bene alle intemperie visto che fino a domenica era ricoperto di neve ghiacciata. Abbiamo giocato in altri stadi caldi come Liverpool e Wolfsburg, così come sono sempre partite particolari in Italia sono le gare che giochi a Roma e i derby con Mozzanica e Verona, in campo però pensi ad una sola cosa: vincere!”.
Parentesi Nazionale: il sorteggio è stato tutt'altro che fortunato ma può essere uno stimolo in più per dare ognuna il 110% per provare a superare il turno. Cosa pensi delle squadre che affronterete dal 17 al 25 luglio e quante possibilità concrete abbiamo di passare il turno?
“L’Europeo è lontano, c’è ancora molto tempo davanti per migliorare come squadra e affinare anche il sistema di gioco. Inutile negare che sia un girone di ferro, ma penso che noi non si parta battute a priori, se giochiamo da Italia possiamo dire la nostra e dare fastidio a tutte. Sarà importante arrivare all'appuntamento in un buon stato di forma mentale e fisico, ma noi del Brescia sotto quest’ultimo aspetto siamo tranquille grazie al Prof. Pellegrini, nonostante i tantissimi impegni della squadra abbiamo concluso la scorsa stagione in uno stato di forma eccellente, dopo averlo mantenuto per tutto la stagione”.
Grazie Valentina e in bocca al lupo per la trasferta danese. Portate avanti l'Italia in Champions! Forza gnare!
Intervista di Federico Scarso.
Nella foto di Fabio Fazzari e Mara Ramella Valentina in azione nella gara di andata giocata il 9 novembre scorso al Rigamonti.