La "Pet Therapy" per aiutare i Bambini Speciali
- Lucia Pirola
- Iniziative
- Sociale
- Posted On
- Visite: 2748
Ci sono infiniti modi di comunicare tra persone, che si tratti di linguaggio implicito o di linguaggio esplicito, ma allo stesso modo esistono moltissimi canali di comunicazione che riguardano persone e animali, ed è il primo passo per instaurare relazioni positive e curative.
Su questo presupposto si basa la cosiddetta “terapia dell’animale domestico”, nota come pet therapy, e lo sa bene Elisabetta Taverna, giocatrice del Verona e volontaria in prima linea nella "Cave Canem ONLUS": il fratello di Elisabetta è affetto da autismo e problemi Psicomotori e di Attenzione.
Questo tipo di terapia coinvolge perlopiù pazienti ospedalizzati in pediatria, sia che si tratti di bambini con disabilità, pazienti oncologici o ragazzi con malattie di diverso tipo, specie se coinvolgono difficoltà di comunicazione ed emotive.
La “cura a quattro zampe” si basa infatti su interventi assistiti con gli animali, centrati sull’importanza e sulla profondità della relazione tra uomo e animale: l’intervento spesso cerca di stimolare le risposte da parte di pazienti che non hanno tratto beneficio dalle terapie mediche tradizionali, o che soffrono per un disagio emotivo che richiede lo stimolo di canali di comunicazione diversi dal solito.
La pet therapy richiede pertanto uno studio approfondito e una preparazione impeccabile, sul fronte della formazione dell’animale, della famiglia e del team che collabora con i responsabili della riabilitazione del paziente.
La ONLUS ha avviato e portato a termine diversi progetti che coinvolgono l’addestramento di cani per la pet therapy non solo occasionale ma quotidiana, per accompagnare i bambini che ne hanno bisogno e ne traggono sollievo durante tutti i momenti della giornata. I progetti sono mirati anche a specifiche situazioni di difficoltà, e i risultati spesso sono stati incredibili: pazienti inappetenti hanno trovato il sostegno e la motivazione necessari per riprendere a mangiare, bambini con difficoltà di comunicazione hanno trovato nel contatto con il cane la sicurezza necessaria per proferire le prime parole, istituendo un canale comunicativo unico ed insostituibile.
Come sei venuta a conoscenza di questa ONLUS e quali esperienze dirette hai avuto con la pet therapy?
Sono venuta a conoscenza di Cave Canem Onlus grazie a mio Fratello e a causa dei suoi problemi Psicomotori e di Attenzione. I miei Genitori si sono rivolti a dei volontari e con i loro collaboratori a quattro zampe hanno iniziato a venire a casa nostra e da lì è iniziato tutto compreso il mio Amore per l'Associazione e per tutti i Bambini Speciali che me hanno bisogno.
Qual è il caso di terapia con gli animali che più ti ha colpito? Come è cambiato il paziente?
Mi ha colpito il caso di mio Fratello, non riusciva a muoversi e guardava un punto fisso. Da quel momento è partito il mio compito: ho istruito, con l'Associazione, la mia Cagnolona Ginger (una Amstaf) la quale ora dorme con Lui e lo segue in tutto nella vita di tutti giorni. Non è ancora autonomo ma ci riuscirà. Io ci credo.
Cosa può fare lo sport femminile per aiutare la Onlus?
Quando sono a casa vado in Associazione, ho coinvolto Fede (Federica Di Criscio) e Manu (Manuela Giugliano) che assieme a me sono Testimonial. Raccogliamo fondi mettendo all'asta le nostre maglie da gioco e con il ricavato acquistiamo cani per donarli ai Bambini Speciali che ne hanno bisogno.
Spero e credo che con l'aiuto di calciodonne.it riusciremo a coinvolgere altre calciatrici e Società. Il Verona Woman, il Calcio Padova e il Cittadella Calcio aderiranno ad un grande progetto che abbiamo nel cassetto, ma già ci stiamo muovendo.
La tua richiesta alle Istituzioni per supportare le Onlus?
Il Progetto che l'Associazione e la mia Famiglia vuole creare è quello di un centro diurno per Bambini Speciali di tutta Italia e con la collaborazione del reparto Oncologico di Padova dare felicità e aiutarli in tutti i modi sempre con l'aiuto dei Cani per superare i problemi di tutti i giorni.
Spero sempre nell'aiuto di tutte le persone.
Ho sempre pensato che giocare a calcio aiutasse anche mio Fratello Leo e tutti i Bambini nella vita e ora ci credo ancora di più perchè nel progetto c'è anche l'insegnamento del giuoco del Calcio per Bambini Disabili e con l'aiuto di Fede e Manu ci riusciremo.
Gli amici a quattro zampe sono insuperabili. Ogni volta che scendo in campo sotto alla divisa indosso la maglia dell'associazione con mio Fratello raffigurato perchè lui sia sempre con me e mi protegga con la sua volontà e il suo amore.
Ringraziamo Elisabetta Taverna per averci raccontato questa importante iniziativa, speriamo che faccia breccia nel cuore di tante altre calciatrici e sportive e insieme aiutare la Onlus e tutti i bambini speciali.
Per le donazioni: https://www.cavecanempt.it
Lucia Pirola