Il gioco a zona
- genta
- Rubriche
- Tattica / tecnica
- Posted On
- Visite: 6620
In questo articolo cercherò di dare alcuni spunti molto sintetici relativi al marcamento a zona.
Insegnare questo tipo di tattica difensiva, risulta spesso complicato, ed è necessario dedicare parecchio tempo durante le sedute di allenamento. Oltre ai movimenti, l'allenatore dovrà curare i tempi di esecuzione di una strategia difensiva (diagonali, triangolo, sovrapposizioni e scivolamenti nelle varie linee) ed analizzare attentamente gli spazi tra giocatori ed i vari reparti.
Normalmente eseguo alcune sedute teoriche, cercando di mostrare le basi che regolano questo tipo di marcamento , per poi passare sul campo mostrando i movimenti e facendo provare le varie situazioni.
Da sempre mi aiuto (nei primi giorni) con un elastico che leghi le varie linee difensive ( nel caso del 442 - 4 difensori e 4 centrocampisti). L'elastico ha la funzione di rendere compatto il reparto e dare gli spazzi corretti tra le varie giocatrici.
Nella prima fase, i movimenti saranno eseguiti posizionando dei riferimenti e facendo quindi muovere la formazione in relazione alla possibili posizione della palla (tramite coni numerati) . Sarà cura del mister individuare eventuali errori e correggere posture o tempi di intervento.
Questo tipo di esercitazione la si può utilizzare anche durante la parte atletica, introducendo cosi un concetto tattico ad un movimento puramente fisico.
Considerazioni di base :
· Ogni giocatore ha una zona nella quale è responsabile quando un avversario vi entra. L'avversario viene preso in consegna e marcato fino a quando lo stesso non si allontana dalla zona controllata .
· Nel gioco a zona viene data più importanza alla palla rispetto al giocatore avversario, ed esistono delle situazioni di marcamento ed altre di sorveglianza .
· Nel marcamento in questione viene coinvolta tutta la squadra e il livello di attenzione deve essere elevato perché il movimento non è legato ad un singolo avversario, ma ad una tattica difensiva di gruppo.
· Nel gioco a zona, ogni movimento deve essere coordinato e studiato e ritengo fondamentale la comunicazione verbale tra giocatori , per dare i tempi relativi ai movimenti.
· Il concetto di zona viene applicato nel caso di non possesso palla, ed in particolare risulta fondamentale la tempistica di adattamento nel caso di transizione negativa ( perdita palla ). Quando un giocatore perde palla , la squadra deve attuare la mossa difensiva , cercando di posizionare velocemente con il maggior numero di giocatori sotto la linea della palla.
· Nel gioco a zona, risulta importante creare più linee difensive in modo da rendere complicata la discesa verso la porta. Per questo motivo si usano le diagonali difensive o il triangolo centrale ( che poi analizzeremo)
· Nel gioco a zona, il concetto di temporeggiamento risulta fondamentale, con temporeggiamento intendiamo la capacità di un giocatore di rallentare l'azione avversaria, con lo scopo di dare il tempo ai compagni di organizzare l'azione difensiva.Una volta schierata la difesa , colui che ha iniziato la manovra di temporeggiamento potrà intervenire .
· La conoscenza dei principi del marcamento a uomo risulta fondamentale per attuare il marcamento a zona, infatti , dal momento che l'avversario entra in una determinata zona , il marcatore dovrà applicare tutti i principi della marcatura a uomo.
Vediamo ora un posizionamento tipico chiamato diagonale, dove risulta chiaro il concetto di "più linee difensive" .Il portatore palla si vede affrontato dal laterale sinistro che visto il corretto posizionamento difensivo potrà intervenire senza effettuare un temporeggiamento.
Nel caso seguente, (probabilmente dopo una transizione negativa) il marcatore di sinistra , deve assolutamente applicare una strategia di temporeggiamento, con lo scopo di dare il tempo alla linea difensiva di posizionarsi.
Nel caso seguente, l'attacco risulta centrale, ed anche il posizionamento difensivo cambia il proprio schema , mantenendo anche in questo caso il concetto di piu' linee difensive. Nel disegno seguente assistiamo ad un cambio di marcamento ( prima fatto dal laterale sinistro ed ora dal centrale sinistro) ed ad una completa ristrutturazione dalla strategia difensiva.
Con lo spostamento verso destra del possessore palla, ancora una volta viene cambiato il marcatore e ancora una volta l'assetto difensivo viene modificato.
Vediamo ora la differenza tra marcamento e controllo di un avversario. Come risulta chiaro nella figura sotto, il portatore palla viene marcato, risultando il giocatore più pericoloso, mentre l'avversario di sinistra viene solo controllato a distanza.
Dal momento che il portatore centrale passa palla al laterale sinistro, quest' ultimo dovrà passare da controllato a marcato, mentre il centrale da marcato passerà a controllato. Nella figura sotto la palla transita dalla parte sinistra alla destra e di conseguenza viene a crearsi una diagonale sul fronte destro, un controllo sull'avversario centrale e un controllo meno importante sul laterale di sinistra.
L'adattamento difensivo dovrà avvenire in maniera estremamente veloce , cercando di garantire sempre ottima copertura e soprattutto più linee di difesa.
Come si nota facilmente, il marcamento non è un movimento individuale, ma una "danza" collettiva con regole molto precise .
Introduciamo ora il concetto di pressione , messo in atto da un centrocampista . Come si può notare nella figura sotto riportata, la difesa ha iniziato la propria manovra difensiva creando la diagonale, mentre uno dei centrocampisti è andato a fare pressione sul portatore palla che con difficoltà riuscirà a gestire il proprio possesso. Il giocatore viene in questo modo chiuso in una morsa , dove, sarà difficile anche gestire l' appoggio ad un giocatore posizionato nelle retrovie. Nella figura sotto riportata di destra vediamo un'azione difensiva con pressione eseguita nella parte centrale del campo.
Un altro concetto che ritengo importante venga analizzato, è relativo al "sotto la linea della palla".
Alcuni giocatori/giocatrice considerano come reparto difensivo unicamente i 3 o 4 giocatori che compongono la difesa, ma come abbiamo precedentemente detto, il gioco a zona è una strategia difensiva collettiva e per questo ogni giocatore avrà il proprio compito. Vediamo ora un esempio dove la squadra riesce a portare un numero elevato di giocatori sotto la linea della palla, creando una barriera difensiva molto corposa, in grado di ostacolare efficacemente l'intrusione avversaria.
Per ora, abbiamo analizzato i movimenti relativi al reparto difensivo , vediamo ora come si dovrà posizionare la linea di centrocampo in relazione al possessore palla. Nel caso seguente vediamo lo schema difensivo con una doppia diagonale.
Sotto viene riportata la configurazione difensiva relativa ad un attacco nella zona centrale, ( linea difensiva del centrocampo) dove si vede chiaramente il posizionamento longitudinale della linea di difesa e il triangolo generato dai centrocampisti.
Vediamo ora un altro caso specifico, dove il portatore sinistro salta la prima linea della diagonale difensiva . In questo caso il giocatore saltato dovrà decidere se andare a fare pressione o se buttarsi a rafforzare la struttura della diagonale.
Nel disegno sotto riportato cerchiamo di analizzare una situazione più complessa dove il laterale di diagonale (sinistro) viene saltato e si innesca una pericolosa manovra offensiva . In particolare , sulla parte desta un avversario tenta di posizionarsi in una zona libera senza poter essere controllato o marcato ( dalla diagonale difensiva). In questo caso dovrà essere un centrocampista a slittare in diagonale difensiva , neutralizzando cosi una possibile situazione di pericolo. Nel caso lo slittamento non fosse attuato e il possessore palla eseguisse un traversone saltando la diagonale, le linee difensive verrebbero completamente annullate (figura sotto di destra)
Questo tipo di strategia ( traversone diagonale) risulta essere una contromossa valida al marcamento a zona , infatti, se la difesa non risulta rapida nel ruotare la diagonale, le linee difensive vengono completamente annullate.
Il marcamento a zona naturalmente prevede moltissime varianti , in questo articolo ho cercato di dare alcuni spunti basilari relativi a questo tipo di marcamento.
Altri articoli: Note Tecniche sulla base del modulo 4-2-3-1