Questa mattina ho trovato in posta due notizie: come di consueto... una bella e una brutta. Su facebook ho dato sfogo alla mia soddisfazione per la terza convocazione consecutiva da parte della UEFA - ESM nella giuria della "Best Player and Best Women’s Player in Europe 2015" e nel contempo la notizia delle dimissioni di mister Sara Di Filippo dal Tavagnacco.
Pur non conoscendo i motivi che hanno indotto la De Filippo alle dimissioni, sperando che non siano state influenzate da screzi societari nei quali non sarebbe giusto entrare, ci tengo a esprimere la mia amarezza per non vederla più alla guida delle friulane.
Personalmente non la conosco e non ho mai avuto rapporti professionali o personali ma guardando giocare la sua squadra in questi due anni ho potuto solo che ammirare, un po’ alla volta, le sue capacità: ha saputo amalgamare un gruppo di esperte e blasonate calciatrici con giovani sconosciute, che lei ha saputo valorizzare in poco tempo.

Nonostante la perdita di alcune pedine fondamentali, il Tavagnacco, ogni gara, sfodera un gioco veloce, imprevedibile, spumeggiante e divertente, capace di ribaltare in pochi minuti anche le situazioni più sfavorevoli e coinvolgere tifosi e simpatizzanti dello sport pulito e amanti del bel calcio giocato verso il calcio femminile.

Non voglio mettermi a fare nomi di calciatrici illustri che l’hanno elogiata, neppure delle giovani friulane ormai alla ribalta, oppure virgolettare le tante ammirazioni e constatazioni ricevute dai mister avversari o riscrivere le tante vittorie di prestigio che ormai hanno valorizzato un archivio. Si dice che i punti cardine di un buon allenatore di calcio siano: passione, coraggio, competenza, capacità didattica, programmazione, equilibrio e pazienza, autocritica, personalità e occhio clinico … la De Filippo ha dimostrato che quei requisiti fanno parte del suo bagaglio di tecnico e le voglio solo dire: Sara il tuo gioco e il tuo carisma tattico ci mancheranno, ti auguro di vederti quanto prima su qualche buona panchina di calcio femminile per continuare a divertirti e divertirci con la tua fantasia tattica e proseguire a valorizzare giovani affamate di calcio.

Un ammiratore,

Walter Pettinati