INTERVISTA A MISTER FABIO MELILLO, ALLENATORE RES ROMA
- Antonio Genovese
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Iniziamo questa "rubrica" con cui contatterò periodicamente tecnici di A e di B così da fare conoscere, capire come vedono il calcio e ...come lo vivono...dal punto di vista tecnico-tattico.
Iniziamo con Fabio Melillo, storico Mister della Res Roma militante nel massimo campionato.
1) Ciao Fabio, noi ci conosciamo ma vorrei farti conoscere anche per coloro che ci leggono: per il terzo anno consecutivo la tua squadra rappresenta una città importante come Roma nella massima serie...una Serie A che, a differenza del maschile vede mancare città che invece sono la storia del calcio maschile come: Milano, Torino, Genova..solo per citarne alcune...che emozioni provi e che responsabilità senti sulle spalle?
Per noi è un grande orgoglio rappresentare una città come Roma nel massimo campionato, è una cosa che da sempre molto stimoli in quanto vivo la mia romanità con passione e appartenenza, quindi raggiungere dei risultati e stimolante, oggi il calcio è alla continua ricerca di valori e noi questo aspetto lo curiamo in maniera particolare evidenziandolo sempre alle ragazze.
2) Della stagione passata non fanno più parte giocatrici come: Pirone, Pittaccio, Cunsolo, Morra. Villani e, oltre: Caruso, Greggi, Labate e Di Giammarino hai in rosa giovani come Pagano, Simeone e Picchi, il ritorno di Mancini e l'esperienza di Savini oltre al rientro di Capitan Nagni....tatticamente e tecnicamente pensi che l'apprendimento, l'inserimento degli schemi sia stato completamente assimilato?
Quest anno sapevamo di avere una squadra molto giovane che doveva crescere il problema rispetto alle altre stagioni e che hanno ridotto la serie A a 12 squadre con ancora 4 retrocessioni , che è una cosa secondo me ridicola e questo non ci permette di lavorare con calma e serenità come questa squadra meriterebbe. sono cambiate cinque ragazze ma abbiamo tante giovani di valore e secondo me non c'è molta differenza con lo scorso anno, siamo stati semplicemente molto più sfortunati perché con 5/6 punti in più saremmo già quasi salvi e sul campo quelli meritavamo. Comunque le ragazze stanno completando il loro percorso tecnico-tattico che le porterà ad esprimersi ad alti livelli.
3) A seconda dell'andamento della partita o per scelta tecnica cambi da una difesa a tre a quattro...solo per necessità?
Penso che un allenatore debba necessariamente esaltare le caratteristiche dei propri calciatori, per questo non amo moduli fissi ma voglio che la mia squadra sappia riconoscersi tatticamente in più moduli perché ogni avversario presenta caratteristiche e qualità diverse e noi dobbiamo essere in grado di limitarle e fronteggiarle. Oggi il calcio è molto più dinamico e a prescindere da come ti schieri necessita di interpreti che sappiano sviluppare fisicamente e tatticamente le due fasi con duttilità ed intelligenza, alla fine di una partita se si vede un grafico di dove si muovono i giocatori schierati ci si renderà conto che due fanno una fase più difensiva, due una fase più offensiva e sei interpreti determinano la capacità di una squadra di essere corta e reattiva.
4) Col senno di poi non pensi che forse era il caso di cercre di trattenere, se non tutte, alcune tra queste Pirone e Pittaccio ed aumentare così maggiormente le brave, oltre che soluzioni tattiche differenti in attacco?
Ci sarebbe servito un attaccante però non sono giocatrici che trovi facilmente, fare gol in serie a non è così semplice, anche pirone che lo scorso anno in serie a ha fatto benissimo c ha portato 10 reti.cosi come Vukcevic ne aveva fatti 8 l anno prima, a noi manca quel tipo di supporto al quale arriveranno presto palombi e labate. Il problema offensivo che abbiamo è dato più dalla timidezza con la quale attaccano i nostri centrocampisti che, invece sarebbe bravissime a farlo.
5) Per grinta, cuore ricordi molto Mazzone, Mihaijlovic che oltre a dare il massimo pretendono il massimo dalle proprie atlete...tu come ti vedi e come vedi la tua squadra?
Pretendo tantissimo. Le ragazze le alleno mentalmente e culturalmente a fare sport con determinazione e per ottenere il massimo profitto dalle proprie possibilità. Un calciatore deve essere capace di esaltarsi singolarmente in un contesto di squadra quindi, deve portare coerenza ed onestà intellettuale per non far emergere comportamenti o visuali egoistiche; prima si guarda il bene del gruppo e poi il proprio orticello.
6) Chi pensi vinceà alla fine il campionato e cosa pensi della lotta dietro per la salvezza che, punti ala mano sembra essere molto equilibrata?
Delle quattro squadre in lotta per lo scudetto vedo favorito il Brescia , mentre la lotta salvezza sarà apertissima fino all ultima giornata con sei squadre praticamente sullo stesso piano.
Un grazie a Mister Melillo per la disponibilità.
Antonio Genovese
Allenatore B UEFA
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