ALESSANDRO RICCIO: VOGLIO ARRIVARE TRA LE PRIME POSIZIONI
- Davide Foroni
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Alessandro Riccio è l'allenatore della prima squadra del Napoli Calcio Femminile - Carpisa Yamamay. È precedentemente intervenuto ai nostri microfoni e ci ha raccontato di come ha inserito nella squadra di serie B un gruppo di ragazze giovanissime. Attualmente la squadra rincorre la vetta della classifica con successo e domenica 14 febbraio è intervenuto nuovamente ai nostri microfoni per fare una sintetica analisi dell'ultima vittoria e dei precedenti successi.
Ciao Alessandro, lasciati dire che ti trovo davvero provato rispetto all'ultima volta che ci siamo visti.
Probabilmente lo sono. Stiamo mettendo a dura prova le nostre risorse sia individuali che come squadra. È un periodo che ha preso questo andazzo e dobbiamo essere abili noi a gestire le energie. Non bisogna dimenticare che le ragazze sono giovani e purtroppo ci sono stati una serie di infortuni che stanno decimando la rosa di giocatrici.
Giulia Asta si è infortunata due settimane fa con un problema alla caviglia. Anna Cafiero al girone di andata ha avuto un problema al ginocchio ed ora non sta giocando. Emanuela Schioppo che è il vicecapitano ha avuto una piccola operazione e quindi sta in convalescenza. Oggi si è fatta male anche Raffaella Giuliano e parlando con il fisioterapista, sembra abbia un problema al ginocchio al collaterale sinistro. Si spera che sia una piccola lesione e niente di più, in modo da poterla recuperare per la prossima partita.
Domenica prossima saremo a Lecce e sarà una sfida dura. Il Salento gioca in casa e vorrà fare una bella gara. Non sarà un match amichevole, lotteranno con "il coltello tra i denti" come è giusto che sia.
Dovremo essere molto oculati nelle nostre scelte e noi nostri movimenti, ogni decisione dovrà essere ben ponderata. Vogliamo fare una partita con raziocinio prima di tutto.
Ma non sarà certo la partita più difficile che vi aspetta. Ce ne saranno di più difficili.
Come ho già detto, non sarà una partita da sottovalutare. Avremo modo poi di riposarci nella giornata di pausa.
Vorrei concentrarmi sulla possibilità di schierare in campo, alcune eccellenti ragazze piuttosto che altre, per preservarle anche per altre partite, ma non sempre si ha questa chance. Noi siamo una squadra che gioca "di fioretto" come si dice in gergo. Le nostre giocatrici sono tecniche, si gioca palla a terra, ciascuna ha il suo ruolo delineato, infatti andiamo in difficoltà su un campo come quello di oggi.
Effettivamente il vostro gioco come quello della Lazio perdeva di fluidità in alcune zone del campo.
Le nostre ragazze ne sono consapevoli e hanno imparato ad adattarsi ad ogni situazione, non ne fanno un'occasione per lamentarsi. Sanno perfettamente gestire queste piccole difficoltà e fare distinzione con altre ben più gravi. Il campo non è sempre così. "Si abbracciano la croce con carattere"
Avete comunque in programma un progetto di rinnovamento per l'impianto?
Questa è una domanda a cui non posso rispondere, per avere notizie più precise bisognerebbe chiedere al presidente.
Volendo fare una scelta razionale per il bene della squadra, quale tipo di campo auspicheresti fosse allestito?
Possiamo fare solo speculazioni per adesso, non ho la responsabilità di una scelta del genere. Certamente un prato verde sarebbe il massimo per le mie ragazze, come per chiunque d'altronde. Ma bisogna chiedersi se è davvero la scelta più razionale. Noi viviamo una realtà in cui non siamo gli unici protagonisti. Condividiamo gli spazi con la scuola calcio, il settore agonistico e altre attività.
Il campo è impegnato tutte le settimane ed è uno spazio condiviso. È risaputo che un prato verde può essere adoperato una volta ogni quindici giorni per averlo tal quale con dei costi di gestione sostenibili a lungo. Invece noi lo utilizziamo tutti i giorni.
La nostra realtà è di campi sintetici. In linea generale queste ragazze svolgono le loro partite sul sintetico. Quindi è molto più razionale che si abituano ad essere competitive su un prato sintetico.
L'ultima volta che ci siamo visti è stato quando avete affrontato un mese fa il Napoli Dream Team. Facciamo una sintesi di queste ultime giornate.
Abbiamo in tasca tre vittorie su quattro. Quella con non abbiamo vinto è stata un pareggio con il Trani. Era una partita che potevamo vincere, se non fosse che ho dovuto reinventarmi una difesa per le ragazze che non c'erano. Non voglio dare delle responsabilità individuali a nessuno, perché siamo un gruppo. Ma quando mi viene a mancare il capitano Esposito, quando Manuela Schioppo è in convalescenza e Di Marino non è presente (per carità, motivi più che legittimi), non ho più tre ragazze della difesa e sono stato costretto ad abbassare un centrocampista. E nel secondo tempo Asta si infortunò anche alla caviglia.
Ma quello che io ho rimproverato alle ragazze è stato l'approccio che secondo me era sbagliato. Giocare con una squadra della parte bassa della classifica significa anche giocare con una squadra affamata di vittoria. Bisogna sempre giocare con umiltà e non sottovalutare l'avversario.
È vero che in quella partita abbiamo avuto il possesso palla, ma loro sono state brave a non farsi intimorire davvero e a chiudere gli spazi. Anche questo fa parte del gioco. Forse ci è mancato quel "piglio di aggressività" che ci contraddistingue e che è davvero importante anche quando si è in vantaggio di un gol. Perché la vittoria non solo la devi conquistare ma devi anche saperla mantenere.
Ora siete al terzo posto in classifica. Progetti per il futuro?
Tecnicamente siamo al secondo posto perché Chieti e Roma sono a pari merito. Se guardiamo la classifica naturalmente ora giochiamo per il terzo posto.
Poi tutto può accedere. Per come sono di carattere non mi pongo mai limiti, cerco di sempre di puntare al massimo. Certamente voglio arrivare tra le prime posizioni.
Grazie Alessandro, buon proseguimento di campionato.
Grazie a te.
Davide Foroni
calciodonne.it