Giovedì, 21 Novembre 2024
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

STEFANO FIORUCCI, L’ANIMA OSCURA DELLA RES ROMA

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

fiorucci-stefano resromaC’è chi, volente o nolente, vive e lavora sotto i riflettori, subendone gli effetti positivi della notorietà e quelli negativi della pressione, e chi invece agisce perennemente nell’anonimato, dietro le quinte, svolgendo un lavoro oscuro ma di fondamentale importanza: nel calcio questa figura è incarnata da coloro i quali svolgono la mansione di vice-allenatore, e nella Res Roma tale figura corrisponde al nome di Stefano Fiorucci, il vice di Fabio Melillo da ormai due stagioni.
Ventotto anni, schivo e riservato, gran lavoratore, Stefano ricopre il suo incarico con abnegazione, passione e qualità, coadiuvando mister Melillo in tutta l’attività relativa agli allenamenti della prima squadra; si ispira a Zeman, un allenatore che definisce “un grande maestro di calcio e di vita”, e un giorno spera di allenare una sua squadra, ma intanto cresce e impara lavorando fianco a fianco con Fabio Melillo: “Sono ancora giovane ed inesperto, e per me poter lavorare al fianco di Fabio è un grande onore e privilegio. Ogni giorno cerco di cogliere i suoi segreti, cercando di imparare da lui quanto piu’ possibile.”
Il suo compito consiste nel coadiuvare l’allenatore in ogni allenamento e in particolare nel seguire le ragazze quando vengono divise in piu’ gruppi per seguire esercizi differenti: “Ci sono tanti tipi di esercizi in cui le calciatrici vengono divise in vari gruppi, e quindi io, Fabio e il resto dello staff le seguiamo a fasi alternate. Il lavoro di un vice-allenatore non è semplice come può sembrare, perché spesso consiste anche nel dar peso a particolari importanti che possono sfuggire ad un’unica persona.

Nel femminile in particolare bisogna esser anche un po’ psicologi e cercare di capire eventuali problemi delle ragazze, aiutandole nel risolverli.”
Il primo anno di Serie A è stato faticoso per tutti, ma il risultato finale ha cancellato ogni sacrificio e sofferenza, come lo stesso Stefano ci conferma: “Sapevamo che sarebbe stata dura, e abbiamo centrato alla grande il nostro obiettivo, lavorando con impegno e abnegazione sin dai primi di Agosto, periodo in cui abbiamo iniziato il ritiro pre-campionato. La Serie A è completamente diversa dalle categorie inferiori: le avversarie sono tutte preparate sia da un punto di vista tecnico che fisico, e non ci sono partite dal risultato scontato; noi siamo riusciti a partire bene e siamo stati altrettanto bravi a non mollare quando è giunto il periodo in cui tutto girava storto. Fabio Melillo è stato bravissimo nel riuscire a tenere unito il gruppo e le ragazze hanno saputo seguirlo per poi centrare l’obiettivo della salvezza diretta.”
Alla domanda “a chi daresti l’oscar 2013-2014, dovendo nominare una sola ragazza della Res Roma, e una sola tra le avversarie”, Stefano Fiorucci non ha dubbi: “Margot Gambarotta nella Res Roma, perché è stata un’autentica sorpresa, e Veronica Napoli del Verona, una calciatrice di altissimo livello, come poche in circolazione.”
Ufficio Stampa Res Roma Calcio Femminile

Category

Author

Ricerca Articoli

Keyword

Category

Author

Date

calciodonne252

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

Please publish modules in offcanvas position.