Giovedì, 21 Novembre 2024
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Radio Lagaccio is on the air...

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DIALOGO A TUTTO TONDO TRA ROBY MINOLITI E DOMENICO BORSEI SUL LAGACCIO, IL CALCIO FEMMINILE IN GENERE, E QUELLO LIGURE IN PARTICOLARE…
Carissimi lettori del nostro Sito Ufficiale Verdeblù, nonché del Gruppo FB omonimo, ed anche di Calcio Donne, visto che il portale di Walter Pettinati ha deciso di pubblicare questa nuova rubrica… innanzi tutto voglio ringraziare i molti che hanno manifestato apprezzamento, in maniera diretta o attraverso messaggi; sono davvero soddisfatto che questa iniziativa della Redazione abbia suscitato interesse ed entusiasmo. Non è mai semplice impostare qualcosa di nuovo, perché è facile cadere nel “già fatto”, o nel “già visto”… Speriamo quindi che Radio Lagaccio possa dare, nel suo piccolo, un modesto ma valente contributo…
Nella puntata di oggi affronteremo vecchi temi inerenti al calcio femminile, con l’aiuto di un veterano del nostro sport, il signor Domenico Borsei. Prima, però, parliamo un po’ delle nostre valenti compagini…

La truppa di Tony Napoli ha visto rinviare, a causa di problematiche atmosferiche, la sfida casalinga con la Lucchese; facile pensare che la gara possa venire recuperata a marzo, in occasione della doppia sosta prevista, dopo il big match in trasferta con la Novese, il Derby con il Molassana al Ceravolo, e la trasferta di Saluzzo; intanto, ci fa piacere registrare l’ottima vittoria della nostra Juniores guidata da Giovanni Piccardo: 3-2 allo Spezia, con sigilli di Boffo, Fossa e Polese. Le Giovanissime guidate da Marco Bianchi proseguono il loro cimento contro le compagini maschili nel Torneo Csi, e non lesinano impegno e coraggio nell’affrontare questa loro formativa e bella esperienza. Under 12 ed Under 10, targate Virtus Entella, manifestano sempre grande spettacolo e divertimento per i nostri Sostenitori, saggiamente svezzate dall’altro nostro esponente della Bianchi’s Family, l’indomito Bruno.

Nell’articolo di oggi ho deciso di parlare un po’, a trecentosessanta gradi, come si dice, del momento attuale del Calcio in Rosa, ovviamente in maniera sintetica e soffusa, per non dire onirica… Non poteva esserci miglior interlocutore, allora, del grande saggio, come lo chiamo io, il nostro Domenico Borsei, appassionato da sempre del movimento, e grande esperto… interpretatore… delle situazioni che hanno coinvolto, e che continuano a coinvolgere, il movimento stesso.

Ed eccoci qua: caro Domenico, se penso che noi due, al di là dell’anagrafe, che insieme ci fa sopravanzare ampiamente i cento anni (che tristezza…), rilevo che… anche da un punto di vista della presenza in ambito calcio femminile… non scherziamo affatto! Vogliamo ricordare le gesta di entrambi, così … per farci ancora un po’ di male? Benissimo: se il sottoscritto ha visto i suoi primi passi nell’ormai lontano 1988, con le Ghepards di Quarto, quando in Liguria esisteva addirittura la Serie D, ed anche una intelligente C Interregionale ligure-toscana, hanno fatto poi seguito, sia come Allenatore che come Dirigente… Molassana, Send Italia, Atletico Quarto, epopea Bogliasco Pieve, ancora Molassana, Real Arenzano, Cuneo, Valpolcevera, Levanto ed ora Lagaccio.

Domenico Borsei ha dal suo canto avuto vari incarichi da Dirigente, ma per lo più ha sempre rivestito, negli anni, la carica di Presidente di Società: ha cominciato nel 1996, una volta terminato il Torneo Ravano con la figlia Valeria, ed ha fondato, in compagnia di Stefano Mazzardi ed Enzo Spagnolo, il Settore Femminile del Multedo 1930, con l’appoggio dell’allora presidentessa Caterina Medicina, e della Responsabile della Scuola Calcio, Oriana Oggero: entrambe le signore credevano molto nel progetto. Andò avanti per anni, la parabola del Multedo, sino a quando, nel 2008, ci fu una scissione e nacque così il Multedo Calcio Femminile; Borsei divenne allora Presidente, ci furono partnership con la Sestrese, poi con l’Athletic Club, per approdare infine ad Arenzano, dove venne fondato il Real;

...caro Domenico, in quella stagione ad Arenzano ci fu il primo nostro connubio, tu Presidente ed io Direttore Generale; e poi il Lagaccio, dove anch’io sono approdato quest’anno, e dove ti devo ringraziare perché tu mi hai fortemente voluto in verdeblù. Allora, diamo il via al nostro colloquio e, visto quanto abbiamo appena scritto, cerchiamo di non palesarci come i classici… tromboni sfiatati!!!
“Per carità, ci mancherebbe… Da dove vogliamo partire? Beh… innanzi tutto desidero sinceramente complimentarmi con te per la nuova rubrica che hai iniziato a pubblicare sul nostro sito; so che tra l’altro viene anche replicata su Calcio Donne, il portale dell’editore Walter Pettinati, uno dei più famosi e specializzati del Settore, che tante battaglie ha combattuto per il bene del nostro bistrattato movimento. Ti devo confessare una cosa, e non lo faccio certo per sviolinare, ma devo dire in tutta sincerità che sei veramente unico nel proporre sempre nuove accattivanti ed originali iniziative che stuzzicano la curiosità di chi legge. Mi ricordo ancora le tue pagelle di William Wallace, con la Ragazza del Match, le interviste doppie, ed altro ancora…”

- Troppo buono, Dom… Vuoi fare una breve analisi sul Lagaccio attuale? Se qualcuno ti chiedesse… come è che siamo messi? Sinceramente… vorrei iniziare un dibattito a due razionale… non redazionale… se comprendi cosa intendo…
“Certo che sì… il tutto bello e stupendo lo mettiamo un attimino in soffitta… Se devo fare il punto della situazione fino ad oggi devo dire che stiamo ottenendo, a livello di risultati sportivi, molto di più rispetto alle aspettative della partenza: un terzo posto della prima squadra, un buon settore giovanile e un’ottima collaborazione con l’Entella… Davvero un eccellente lavoro svolto dalla dirigenza e dai nostri tecnici ai quali va il mio plauso, oltre che i miei più sinceri ringraziamenti. Un grosso GRAZIE va poi alle ragazze, che veramente con grande impegno stanno dando il meglio, e questi risultati sono il frutto del loro sacrificio e della loro abnegazione, oltre che dell’amore che sempre dimostrano per questa maglia.”

- Non posso che concordare in pieno con te: gli Staff sono preparati e lavorano con entusiasmo, dal duo Napoli-Costa in Prima, alla coppia Piccardo-Gandini in Juniores, al grande lavoro dello stakanovista Marco Bianchi con le Giovanissime, ed alla sinergia con la Virtus Entella, grazie allo specialissimo lavoro di Bruno Bianchi, aiutato da Ciro Caccia e da Lisa Cuneo, nella cura delle terribili Under 12 e 10; senza dimenticare il fondamentale contributo del preparatore specifico dei portieri, Dario Giuli, ed la determinante presenza della nostra fisioterapista Francesca Boggero. Da ultimo arrivato non posso che dire di essere rimasto molto impressionato del lavoro senza risparmio cui si sottopone Riccardo Banchero, davvero infaticabile, coadiuvato dal già citato Marco Bianchi, e dal Direttore Sportivo Marco Semino; idem come sopra, a livello di eccezionale importanza per la Società, risultano essere le mansioni di Raffaele Macrì. Angelo Baghino e, dulcis in fundo, della biondissima Alberta Perrone, sempre pronti e professionali nei loro importanti ruoli. Anche l’ambiente è sereno e appassionato… e la mascotte del cane bracco Bingo è un fiore all’occhiello del Club.
“In merito a questa tua ultima frase, devo dire che mi ha molto soddisfatto il saluto, per il formato in maniera famigliare, e casareccia, che abbiamo organizzato prima di Natale; mi hanno riferito che alcuni genitori della Primavera hanno molto apprezzato questo tipo di incontro, un po’ di quelli come si facevano una volta, certamente semplice, ma di per sé grandemente più genuino ed autentico…”

- Bene, caro mio… iniziamo un po’ a fare sul serio, adesso,,, sparo subito un bel carico… assaggia questa domandina: come vedi il futuro del calcio in gonnella?
“Come vedo il futuro? Beh se lo devo vedere con gli occhi… “romani”… allora sono molto preoccupato e non ne vedo moltissimo all’orizzonte, quanto meno per le società dilettantistiche, tipo la nostra, che da decenni cercano di arrancare portando avanti il calcio femminile con mille difficoltà e tra mille ostacoli… spesso posti da strani personaggi che sinceramente sembra proprio non sappiano nemmeno di cosa si stia parlando; se poi però vedo l’impegno dei dirigenti, autentici pazzi innamorati di questo sport, come possono essere anche quelli dei nostro Club, che ad esempio domenica hanno lavorato sodo per rendere praticabile il campo, inutilmente, perché poi l’incontro è stato ugualmente rinviato… allora mi rincuoro, perché penso, o mi illudo, che con questo entusiasmo sarebbe un peccato mollare, e allora cerco di fare finta di niente, e con rinnovato vigore mi sento nuovamente proiettato a cercare di darmi da fare…”

- Scusa, Domenico… Ora faccio la parte dell’intervistatore classico… Cosa intendi, precisamente, quando parli di… “occhi romani”?
“Beh, mi avvalgo delle antiche e delle recenti esperienze… direi che i suggerimenti dati alle massime dirigenze FIGC e LND fatte nel tempo e nelle varie riunioni romane dai vari Presidenti o Dirigenti di Club, non sono state quasi mai prese in considerazione… e se Roma pensa che la soluzione sia quella di obbligare le squadre professionistiche ad avere un proprio Settore Giovanile hanno di nuovo sbagliato tutto. Il risultato sarà solo quello di depauperare le squadre giovanili delle società dilettantistiche che operano sul territorio, portandole a rinunciare a questo settore, che per loro è (ma potremmo già iniziare a dire… era…) una piccola risorsa che permette (permetteva) un minimo di sopravvivenza.”

- Insomma… come me ritieni che bisognava partire dall’alto… e non dal basso… per rilanciare, o meglio… lanciare una volta per tutte… il movimento del Femminile in Italia… è così?
“Esattamente! Che cosa avrebbero dovuto fare? Esattamente l’opposto di quello che hanno fatto… e cioè obbligare le società professionistiche di serie A e B ad avere una prima squadra femminile, pubblicizzando poi gli eventi, facendo giocare gli incontri o prima, o dopo, quelli maschili, dando loro quindi grande visibilità… ma soprattutto per far conoscere ai più il calcio femminile. Inoltre avrebbero creato squadre forti, poiché attingenti il meglio dalle società dilettantistiche, con il conseguente miglioramento a livello di competitività nei confronti delle attualmente inarrivabili realtà europee, dando così una ulteriore grande mano alla Nazionale… e senza far saltare per aria i piani ai Settori Giovanili dei Club Dilettanti.”

- Faccio l’avvocato del diavolo… sì, ok, va bene, signor Borse, ma… non ritiene di sognare ad occhi aperti? Nelle attuali condizioni, come potrebbe svilupparsi una progettualità del genere, così avveniristica? (mi sembra di ben aver recitato la parte…)
“Sì, sei stato bravo… Allora… Certamente per fare quanto esposto si dovrebbero verificare due fattori importanti: innanzi tutto modificare le norme NOIF, per permettere alle società professionistiche di avere anche in esse una sezione dilettantistica (magari limitando questo solo al femminile); l’alternativa sarebbe quella, forse più ardua nello sviluppo, di rendere le squadre femminili professionistiche; in secondo luogo, il riuscire a far capire alle società professioniste che sacrificare un po’ di euro e di energie per un settore calcistico in sofferenza porterebbe loro tanto merito…”

- Ascolta, Domenico…ma la Liguria è forse, dico forse per farmi un po’ di coraggio, alla Govi, (“…è sempre meglio farsi coraggio…” cit. da “Maneggi per maritare una figliola” n.d.r.), in una situazione decisamente peggiore, rispetto alla media nazionale; non posso non fare un parallelo con la promozione in B del Bogliasco, anno del Signore 2006: 14 squadre, torneo combattuto, forse solo un paio di compagini decisamente inferiori alle altre, ma assoluta mancanza di gare non disputate per rinuncia, per mancanza di fondi per andare da est ad ovest, o viceversa, della regione; l’ultima nostra C, con soli 6 Club iscritti, mi sembra, è davvero desolante… la concorrenza dei Tornei a sette di enti affiliati al Coni ha poi dato il colpo di grazia…

- Nonostante questo continuo a sentire dire in giro che il calcio femminile è in crescita… Quale è in proposito la tua opinione? E inoltre: ritieni si potrebbe agire per migliorare le cose, e se sì… in quale modo?
“Guarda, io penso che gli ultimi arrivati in questo mondo, non avendo termini di paragone, non stiano tanto lì a preoccuparsi del futuro, neanche di quello prossimo, ma si godono il presente che vivono, e questo lo trovo anche giusto. La realtà in genere, e quella locale soprattutto, è indubitabilmente difficile… Per le società come la nostra, in una città come Genova, carente di strutture adeguate, gestire un impianto sportivo è di fondamentale importanza; così come lo sarebbe quello di cercare nuove alleanze, per far fronte comune, ed affrontare le sempre più crescenti difficoltà con più risorse, forza e determinazione; il frutto per raggiungere lo scopo, il vero obiettivo: quello di mantenere un ruolo cittadino importante nello scacchiere nazionale. Fusioni in passato ne sono state fatte… il problema nostro è anche reso ancor più arduo dal troppo campanilismo albergante nei componenti delle varie società. Comunque… e a tal proposito, e rimanendo in ambito locale… Il mio augurio sincero è quello di fare un colossale “In bocca al lupo”, e di dire… “Buona fortuna a tutti gli uomini e le donne sportive che fanno tanto e di più per rendere grande il dilettantismo genovese”.

Bene, chiudiamo qui, grazie Domenico: ci auguriamo che qualche spunto, e qualche riflessione, possano suggerire discussioni positive e dibattiti sui temi affrontati; in questo momento un po’ grigio, esiste pressante il bisogno di Non Mollare, e di aiutare, ognuno come può, il calcio femminile, per dare un futuro migliore ad atlete generose, che a prezzo di grandi sacrifici onorano lo sport e la maglia del loro Club.

Arrivederci a tutti a giovedi prossimo.
Roberto Minoliti

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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