Palla al centro!
- Mario Merati
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Sulla rivista IO DONNA del Corriere della Sera di questa settimana c’è un interessante articolo della Direttrice Danda Santini su un incontro tenuto a Spoleto nell’ambito della rassegna i DIALOGHI, ideata dalla giornalista e scrittrice Paola Severini Melograni. Il tema principale è stato: “Incontri e riflessioni sulla donne e il loro ruolo” Si è parlato di donne e sport con due invitate speciali: SARA GAMA, capitana della Nazionale e della Juventus, e Evelina CHRISTILLIN, prima donna eletta nel consiglio FIFA.
“Quando ero piccola ho avuto una Barbie, ma io ero più contenta con un pallone.” ha commentato Sara davanti alle piccole calciatrici della Spoleto femminile presenti a questa manifestazione. Curiosamente, come ormai tutti sapete, a Sara Gama è stata dedicata una Barbie speciale, non solo un gioco, ma un’icona, un modello da seguire per tutte le bambine che giocano a calcio.
“Le donne stanno entrando in gara a TESTA ALTA, ma il loro slancio parte da lontano.” “Le atlete ITALIANE, in realtà, hanno vinto più medaglie olimpiche degli atleti, ma questo nessuno lo sa” ha sottolineato la Christillin!
Sara Gama ha poi evidenziato che le atlete, in generale, non hanno mai avuto le luci della ribalta e gli ingaggi non sono mai stati da capogiro. “Oggi abbiamo delle responsabilità perché le ragazzine guardano a noi come modello da seguire ”.
Il campionato del Mondo in Francia ha dato alle giocatrici un’immagine diversa dallo stereotipo che molti erroneamente si erano immaginato, guardandole “da lontano” con una certa diffidenza. Oggi queste ragazze sono uscite dall’anonimato che le ha “coinvolte” per anni e anni e hanno dimostrato, con una GRANDE PRESTAZIONE, di esserci, di rappresentare più che degnamente lo Sport Italiano in ambito internazionale.
Ora occorre avanzare delle proposte concrete: una parità salariale, come hanno ottenuto le giocatrici dell’Ajax in questi giorni, migliori condizioni per allenamenti e trasferte, pagamento dei contributi sociali, come ha stabilito ultimamente l’AC Milan, prima Società italiana a concederli. Insomma il Calcio femminile Italiano, lo sport femminile in genere non deve essere più discriminato, occorre arrivare al più presto possibile ad una PARITA’ di TRATTAMENTO.
Basta precariato per le ragazze che praticano lo sport, occorrono maggiori tutele per la pensione, malattie e naturalmente la maternità!
Noi tifosi, appassionati di Sport e di calcio in particolare, dobbiamo sostenere Sara e tutte le atlete che praticano ogni categoria sportiva in questa loro battaglia SOCIALE, PAREGGIARE in questo caso per loro è importante, invitiamo pertanto tutte le Istituzioni Governative e sportive ad andare incontro alle loro richieste: ormai non bastano più le promesse, occorrono i FATTI!
Mario Merati