Iaia Galli…, mia sorella!
- Mario Merati
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Tromello è un piccolo paese in provincia di Pavia e qui risiede la famiglia Galli, un nucleo famigliare dove lo SPORT e il calcio in particolare è parte vitale del loro DNA.
In un freddo Dicembre del 1996 a Milano arriva una bellissima bambina, bionda con gli occhi azzurri e i genitori, strafelici, non hanno molti dubbi sul nome da dare alla nuova venuta: la chiamano AURORA un nome di buon auspicio, infatti “aurora” significa “apparizione di luce…rosea o purpurea”!
Tutti i tifosi di calcio femminile conoscono Aurora IAIA (così la chiamano parenti ed amici) Galli, il suo curriculum calcistico, il suo palmares, le squadre nelle quali ha militato, ma non in molti sono al corrente di alcuni aspetti della sua infanzia, adolescenza, dei suoi primi desideri, aspirazioni, hobby e allora ho pensato di contattare chi in questi anni è cresciuto insieme a lei…a pochi anni di distanza, nella camera accanto…la persona che, dopo i genitori e l’altra sorella Andrea, le è stata più vicina: suo fratello Alessandro!
Ciao Alessandro, tra te e IAIA ci sono sei anni di differenza, sei il fratello GRANDE da seguire ed imitare. Tra maschi e femmine, specialmente con il passare degli anni, ci sono sempre delle notevoli differenze: giochi prima di tutto, amicizie e scelte differenti magari a livello sportivo. Ci sono però tra di voi degli aspetti caratteriali ed emotivi che vi accomunano?
“Senz’altro si, anche se devo dirti che IAIA e “uscita” di casa giovanissima per giocare a calcio e quindi ha formato da sola il carattere e la sua personalità. Ha condiviso la sua crescita con le compagne di squadra, con le amiche e gli amici che frequentava. Mia sorella è maturata molto al di fuori della famiglia, anche se nel suo DNA ci sono logicamente caratteristiche comuni a tutti noi partendo da mamma Patrizia, al papà, alla sorella Andrea e al sottoscritto: una particolare capacità di comunicare con gli altri attraverso il sorriso, la disponibilità, la capacità di ascoltare, tutte queste cose sorrette da un’educazione che è sempre stata una prerogativa di tutti i componenti del nostra famiglia.”
Spesso ai genitori non si fanno certe confidenze, ma al fratello maggiore, magari sì. IAIA ti ha mai chiesto un aiuto per qualche suo problema personale che non riusciva a risolvere da sola?
“No, direi di no. Abbiamo uno splendido rapporto, ma senza entrare nei particolari più segreti ed intimi della sua persona. Molto spesso ci si fermava a “Come stai? Come è andata oggi a scuola…o agli allenamenti o alla partita”. Credo che questo tipo di rapporti confidenziali le abbia avuti principalmente con sua sorella Andrea più grande di lei di tre anni, tra due sorelle quasi della stessa età è naturale che sia così!”
Tu mi hai detto che IAIA è uscita di casa molto giovane, a 14 anni, ma quando era in casa o ancor oggi quando torna in famiglia come si comporta: è ordinata? Aiuta la mamma nelle faccende di casa? Sa cucinare “almeno un uovo”?
“Mia sorella sa cucinare eccome… bene i primi e i secondi; dal momento che si è dovuta spesso arrangiare fuori casa ha fatto “di necessità virtù”. Quando però torna a casa lei si riposa, si rilassa, ha bisogno di tranquillità e noi la “disturbiamo” il meno possibile. Conoscendola, credo che quando è fuori casa, nella sua stanza sola o con le sue compagne sia molto ordinata ed abbia cura delle sue cose.”
Difetti di IAIA…sfogati intanto per ora sta in Francia!!
“A IAIA posso contestare il difetto (che in altre circostanze può essere anche una qualità…) di essere troppo ALTRUISTA e mi riferisco in particolare a quando è in campo, durante le partite. Spesso noto che anche in certe situazioni favorevoli per segnare passa la palla alla sua compagna e questo mi fa molto irritare, un po’ di egoismo a volte è necessario. Un altro difetto è quello di rispondere a telefonate, messaggi e richieste varie…a tutti gli altri prima di noi famigliari...insomma ci lascia per ultimi…conoscendo la nostra immensa pazienza…!”
Ma IAIA ha certamente anche tante qualità vero?
“ L’altruismo che fuori dal campo si trasforma da negativo a positivo. Sempre disponibile, sorridente, raramente IAIA è triste, è caratterialmente positiva anche nei momenti più difficili. Vede sempre “il bicchiere mezzo pieno” e cerca le soluzioni ai problemi con decisione per non trascinarli troppo a lungo; IAIA fa gruppo e in una squadra sportiva questo è molto positivo, ma lo è anche al di fuori nella vita di tutti i giorni, a casa, ad esempio a Natale e Pasqua, è sempre la più attiva!
Ho sentito dire che anche tu hai giocato a calcio, quando hai capito che lei giocava meglio di te…e hai quindi pensato bene di abbandonare questo sport?
“Io ho smesso di giocare a 24 anni…quattro anni fa, ci tengo però a ribadire non per la ragione che citavi nella tua maliziosa domanda! Ero un buon difensore e mi sono preso pure io delle soddisfazioni, non pari a quelle che ora si sta prendendo mia sorella, ma a livello dilettantistico ho vinto due campionati, alcuni tornei estivi e soprattutto ho partecipato a due tornei di Viareggio.”
Juventus, Nazionale, mondiali…un’ascesa fantastica dopo molta gavetta. Pensavi, solo qualche anno fa, che tua sorella potesse fare questa carriera?
“Sinceramente SI’, per due motivi principali: il primo perché ha delle ottime doti naturali per giocare a calcio, carattere, tenacia, impegno, ripeto…si mette sempre a disposizione tatticamente anche con un pizzico di umiltà che non deve mai mancare in campo. Non mi ha sorpreso, anni fa, la chiamata della Torres e neppure quella di due anni fa alla Juventus chiamata da Rita Guarino, che la conosceva bene sin dalla nazionali giovanili. Anche la chiamata in nazionale è stata una logica conseguenza dell’impegno che IAIA ha sempre messo in questi anni, una grande soddisfazione sua e permettete anche di noi tutti famigliari!
So che martedì scorso sei andato in Francia per la partita tra Italia e Brasile. Come e dove hai seguito le altre due precedenti partite? Come hai reagito alla doppietta di IAIA contro la Giamaica? Come giudichi questa inaspettata performance della nostra Nazionale?
“ Mario, ti devo confessare una cosa, le prime due partite le ho vissute MALISSIMO: tanta ansia, tensione…non c’ero per nessuno! In Francia nella partita con il Brasile ero più rilassato, il turno era passato! I due goal di IAIA con la Giamaica? Il primo un gesto tecnico incredibile, un tiro dal limite forte e preciso…nel sette…nulla da fare per il portiere…ohhh in quel momento i miei occhi mi si sono inumiditi…Anche il secondo mi ha portato una grandissima emozione…un gran senso tattico…e dopo aver esultato alla grande…è arrivato pure lo stupore di vedere mia sorella fare una doppietta…e che doppietta…in Nazionale…in un mondiale! Gioia pazzesca…ORGOGLIO IMMENSO di FRATELLO! Per quanto riguarda l’eccezionale percorso della Nazionale ero sicuro che almeno il turno lo avremmo superato, magari terze …ma superato! Le ragazze sono andate oltre ogni aspettativa, le tre formazioni erano toste: l’Australia favorita del girone…il Brasile sempre forte con Marta e con altre ottime giocatrici in ogni zona del campo, la Giamaica era un punto di domanda, un’insidia vagante… Bravissime le nostre azzurre, chi l’avrebbe mai
detto...PRIME ed ora sotto con la Cina!
Grazie Alessandro…un grazie speciale però anche a tutta la famiglia Galli…sempre PRESENTE…ora in Francia…rimaneteci il più possibile!
P.S. per AURORA IAIA GALLI…cerca ancora di emozionare tuo fratello Alessandro così potremo emozionarci tutti quanti…stai certa che non lo lasceremo solo! Complimenti a te e a tutte le tue compagne…Mister compresa!
Mario Merati.