Bottigliero: «Mentalmente sono cambiata»
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Esordio in serie B, primo gol in prima squadra al 91’, giocatrice giovane e con poca esperienza ma spesso presente in campo contro squadre complicate da affrontare. Sara Bottigliero sta acquisendo sempre più fiducia in sé stessa.
Nell’ultima di campionato (2-1, ndr) ha dimostrato una cattiveria agonistica che non si era vista nelle gare precedenti: cosa è cambiato?
«Diciamo che sono cambiata mentalmente, nel senso che non ero preoccupata della mia prestazione perché, grazie all’aiuto dei mister e delle mie compagne di squadra che mi hanno incitata e rassicurata sulle mie capacità, ho iniziato a credere di più in me stessa. Ho iniziato a credere nelle mie qualità, cosa che prima facevo fatica a fare».
La Fortitudo ha attaccanti efficaci e con più esperienza, ma lei sta trovando il suo spazio. Possiamo dire che fin qui, visto che è anche la prima stagione in serie B, sia un anno speciale?
«Sì, è un anno speciale. Non mi sarei mai aspettata di entrare in prima squadra e di giocare alcune partite da titolare. È una cosa che mi dà molta carica, anche per il futuro».
Delle giocatrici offensive gialloblù c’è qualcuna a cui si ispira o con cui pensa di avere caratteristiche comuni?
«Cerco di ispirarmi a tutte le attaccanti e di prendere spunto dalle migliori caratteristiche di ognuna di esse: la tecnica di Rachele Peretti, la velocità palla al piede di Martina Gelmetti e il dribbling di Alice Martani».
Si può dire che, grazie al lavoro svolto con la Primavera, la Fortitudo abbia in mano un futuro in ascesa?
«Sì. Innanzitutto è risultato fondamentale il lavoro svolto da Alberto De Vincenzi e Massimo Malvezzi. Grazie a loro noi giovani abbiamo potuto crescere con costanza; e poi bisogna ricordare la fiducia che Simone Bragantini ha avuto e ha in noi, dato che ci ha fatto esordire in prima squadra e ci ha fatto giocare partite molto importanti».
Qual è, fin qui, il momento più bello di questa annata che si porterà dietro sempre ripensando alla prima stagione con la prima squadra?
«Non mi dimenticherò mai il mio esordio in serie B con il gol al 91’ che ha regalato il pareggio contro il Pordenone. Quel momento è stato davvero speciale: ho esordito, ho segnato all’ultimo minuto e tutte le mie compagne sono venute da me ad abbracciarmi».
Cosa le hanno i mister sul suo impatto con la prima squadra?
«Mi hanno dato fiducia e hanno creduto in me, dandomi consigli e dicendomi dove migliorare. Mi hanno detto che bisogna sempre dare il massimo e che non bisogna mai arrendersi. Mi hanno insegnato che è sempre possibile dare qualcosa in più, in ogni situazione».
Riccardo Cannavaro
Foto: Graziano Zanetti Photographer
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