Manuela Giugliano: fantasia e potenza!
- Mario Merati
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C’è una canzone di qualche anno fa di Drupi che s’intitola “Piccola e fragile” e, vedendo Manuela in campo, si potrebbe pensare che il titolo di questa canzone si possa riferire a lei…ma questo non è certamente il suo caso! Manuela è sì piccola, ma tutt’altro che fragile, anzi ha nelle gambe una forza incredibile e molte delle sue reti ne sono la dimostrazione più lampante. Manuela, pur ancora giovanissima, ha già accumulato nel suo percorso sportivo molta esperienza ed affinato le sue capacità tecniche, già di per se notevoli, militando in diverse Società sotto la guida di diversi Allenatori.
Pordenone, Torres, Mozzanica, Verona ed ora a Brescia dove, ad inizio stagione, ha vinto una Super Coppa Italiana: queste le tappe percorse sino ad ora. Importanti sono state per lei le partite giocate nelle varie Nazionali: Under 17, con lo storico terzo posto ai mondiali in Costa Rica, Under 19 e Nazionale maggiore di Mister Cabrini, con l’esordio contro la Georgia nelle qualificazioni del campionati Europei dove ha segnato un goal.
Ho incontrato Manuela prima di un doppio allenamento e le ho posto alcune domande per farla conoscere meglio ai suoi tanti tifosi.
Manuela, tu sei una delle più belle promesse del nostro calcio, come è iniziata questa tua passione per il pallone?
“Mio papà e mio fratello giocavano a calcio e quindi ho avuto sempre, sin da piccolissima, il pallone fra i piedi…Andavo con i miei amici a giocare nei campetti vicino a casa e mio padre, che aveva logicamente l’occhio esperto, ha intravisto in me le doti necessarie per continuare a giocare e mi ha portato nella squadra locale di ISTRANA, vicino a Treviso, dove sono stata sino all’età di 13 anni. Successivamente sono andata nella mia prima squadra tutta femminile: il BARCON, che militava in serie C.”
Sono tante le squadre nelle quali hai giocato, tanti gli allenatori che hai avuto, ma quale o quali quelli che per primi hanno creduto in te e dato i consigli utili per crescere a livello tecnico, fisico e mentale?
“Mi piace sempre ricordare il mio primo allenatore Matteo Schiavon, lui mi ha aiutato a crescere tecnicamente, seguito ed incitato a migliorarmi anche a livello caratteriale. Un bel pezzo della mia carriera la devo a lui. Poi certo, ogni allenatore che ho avuto mi ha dato qualcosa a livello tecnico, tattico e umano.”
Tu in campo giochi da centrocampista, quindi il tuo compito è molto importante per “organizzare” il gioco della squadra, quali sono le doti maggiori che deve avere una giocatrice nel tuo ruolo? Quale delle nostre centrocampiste attualmente in attività ammiri di più?
“Prima di tutto un’ottima visione di gioco, una buona tecnica. E’ un ruolo bello…e nel contempo impegnativo perché devi pensare alle attaccanti per servirle al meglio, ma non puoi dimenticarti del reparto difensivo. Devo dire anche che spesso mi piace portarmi in avanti, all’inizio ho fatto anche, per un certo periodo, la punta e quindi cercare di far goal...cosa che per fortuna qualche volta mi succede! Una centrocampista che ho sempre ammirato è Alice Parisi che ha tutte le doti sopra elencate.”
Manuela, tutti noi ricordiamo le partite dei Mondiali Under 17 in Costa Rica, un GRANDE terzo posto…Quali sono i ricordi e le emozioni che hai vissuto in quelle due settimane?
“Ricordo tutto di quella bellissima avventura: una squadra compatta, di carattere, un bravo Mister. E’ stato un percorso entusiasmante…La finale per il terzo e quarto posto, finita 4 a 4…vinta poi ai rigori; in quei mondiali ho ottenuto anche grandi soddisfazioni a livello personale realizzando quattro reti. Altro momento importante in Nazionale è stata la qualificazione agli Europei: ricordo in modo particolare la partita contro l’Inghilterra! Successivamente cito la gioia avuta per la mia prima convocazione nella Nazionale A di Cabrini ed il mio primo goal da esordiente contro la Georgia.”
In Italia, il calcio è lo sport di squadra più seguito: compagne, Mister, dirigenti tutti uniti per raggiungere gli obiettivi, quali sono i tuoi a livello personale?
“Obiettivo principale è quello di migliorare la mia tecnica, la mia condizione fisica e dare sempre il meglio, mettendomi a disposizione del Mister e della squadra. Poi certamente mi piacerebbe vincere…scudetti e coppe…e andare ai mondiali con la Nazionale”
Un GRUPPO sportivo di qualsiasi categoria ha dentro di se dei valori, quali sono per te i più importanti?
“Un valore importante è l’UNITA’ d’intenti, fondamentale in un gruppo, poi certamente carattere, grinta e volontà di migliorarsi.”
In questo campionato si sta profilando un “duello” Juventus-Brescia, come pensi andrà a finire?
“Una bella lotta, tra due squadre forti…certo è che, dopo aver battuto la favorita Fiorentina in Super Coppa, mi piacerebbe superare in campionato anche la Juventus che sta andando a mille, ma anche noi siamo state bravissime e siamo solo a tre punti di distanza…!
Andiamo sul personale: Hobby? Libri…canzoni, film…cosa fai nel tempo libero?
“Io oltre al calcio, frequento la scuola per diventare maestra d’asilo con indirizzo Socio Sanitario, quindi di tempo libero ne rimane poco. Vedo molta TV specialmente seguo le serie Tv…fiction in particolare. Musica? Mi piacciono le canzoni dei MODA’!”
Vinci in una lotteria due viaggi di una settimana in una città o località italiana o all’estero, dove ti piacerebbe trascorrerle?
“Speriamo, sarebbe bello e utile per girare un po’ l’Italia e il mondo…Vediamo, in Italia certamente la località che desidero “vedere e vivere” è NAPOLI, per quanto riguarda un paese all’estero mi piacerebbe andare in THAILANDIA un posto affascinante…mare, spiagge stupende, ma anche la sua storia, la sua cultura e i suoi monumenti!”
Grazie Manuela, tu sei molto giovane come atleta e come donna e quindi ti auguro il meglio nello sport e nella vita. Hai detto nell’intervista di volerti sempre migliorare e questo è già un passo importante, è la base per arrivare agli obiettivi che vuoi raggiungere. MANUELA…se poi riuscissi a vincere alla lotteria i due biglietti turistici ti auguro con tutto il cuore: BUON VIAGGIO!
Mario Merati