L’importanza di chiamarsi Celia Sasic: l’intervista FIFA
- Lucia Pirola
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Ha scalato le gerarchie delle nazionali giovanili tedesche, dall’Under 17 alla prima squadra passando per la vittoria del mondiale Under 19 nel 2004, con i suoi gol ha condotto la Germania alla medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Pechino del 2008, alla vittoria di tre edizioni dell’Algarve Cup (2006, 2012 e 2014) e al trionfo agli Europei di Finlandia 2009 e Svezia 2013. Individualmente ha ottenuto i riconoscimenti di “Calciatrice tedesca dell’anno” nel 2012, di capocannoniere dei Mondiali di Canada 2015 e di “Miglior giocatrice europea” nel 2015.
Ha conquistato il tetto d’Europa con l’FFC Francoforte nella stagione 2014-2015, grazie alla vittoria della Champions League.
Tutto questo Celia Sasic lo ottiene prima dei 30 anni: ha solo 27 anni nel 2015, quando decide che la sua carriera calcistica può terminare, che ha ottenuto tutto il necessario dallo sport a cui ha dedicato la sua vita.
Due anni dopo il suo ritiro, Celia Sasic non ha alcun ripensamento sulla sua decisione, e parla di sé e della nazionale tedesca in un’intervista targata FIFA: “La mia vita è cambiata molto da quando mi sono ritirata, ma sono felice. Ho una figlia piccola adesso, e i miei giorni sono decisamente pieni”.
La ex centravanti della nazionale non ha abbandonato del tutto il calcio, e tuttora fa parte della FIFA Legends group, partecipando ai numerosi meeting organizzati dall’associazione e guardando partite di calcio ogni qualvolta le è possibile; “Vedo partite con giocatrici con cui ho gareggiato, e le vedo con ancora maggiore passione. Ma non ho più lo stress di dover scendere in campo, me le godo di più.”
E sulla situazione attuale della nazionale tedesca? “Uscire dagli Europei ai quarti di finale contro la Danimarca è stata una delusione per tutti. Quando sei una grande squadra hai degli obiettivi alti, e se non raggiungi le aspettative il risultato è molto doloroso.” Ma il futuro della Germania è pronto a fare capolino, grazie alle giovani leve promettenti: “Non hanno ancora tanta esperienza, ma è quel genere di cose che non puoi acquisire subito. È qualcosa che ottieni con il tempo, e non puoi affrettare i tempi. Bisogna essere pazienti e affrontare le situazioni, comprese le sconfitte e le difficoltà, al fine di crescere e maturare. Questo è il percorso che deve seguire la Germania, per raggiugnere il livello che tutti si aspettano.”
Non tarda ad arrivare anche l’analisi della caduta della supremazia della Germania come campionesse d’Europa, dopo 22 anni: “Non sono sorpresa dal successo di Olanda e Danimarca, chi ha seguito i loro progressi sa che è stato naturale e logico che arrivassero così in alto. Tutte le squadre europee stanno crescendo a livelli incredibili”.
Il cammino della Germania verso i Mondiali di Francia 2019 non è stato impeccabile finora, a causa della sconfitta contro l’Islanda. Ma è fondamentale non dare troppa importanza alle critiche -dice Sasic-, e tutto si può superare con un forte spirito di squadra e la coscienza di essere sempre in grado di rialzarsi.
Lucia Pirola
Intervista originale: http://www.fifa.com/womensworldcup/news/y=2017/m=12/news=sasic-i-m-very-happy-with-the-choice-i-made-2923199.html