Valentina Boni: “Promozione in A bellissima; affiliazioni ai club maschili molto importanti per il movimento femminile”
- Marco Bedin
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Valentina Boni è al suo quinto anno con il Fimauto Valpolicella e a 34 anni continua a fare la differenza: non ha intenzione di fermarsi, perché l’età anagrafica non conta quando in campo giochi ancora con la stessa passione e la voglia di una ragazzina
L’anno scorso in Serie B la Capitana ha segnato 28 gol con i quali ha aiutato la squadra a ritornare in Serie A dopo 3 anni di “Purgatorio”; è già andata in rete anche alla seconda di Campionato iniziando nei migliori dei modi la stagione.
Molto disponibile, ho potuto intervistarla poco prima che scendesse in campo per allenarsi: queste sono le sue parole…
Come racconti la cavalcata verso la promozione in Serie A raggiunta l’anno scorso?
È stata sicuramente una stagione bellissima: abbiamo iniziato subito bene e abbiamo continuato fino alla fine. Penso sia un anno che difficilmente si possa ripetere perché abbiamo meritato la vittoria nonostante l’Inter fosse sempre attaccato dietro.
È stata veramente una prova di carattere ed una grande soddisfazione perché erano tre anni che ci provavamo e finalmente è arrivata la promozione, meritatissima.
È la quinta stagione per te al Fimauto Valpolicella, quindi hai visto nascere e svilupparsi questo rapporto con il Chievo Verona. Consa ne pensi di questo cambiamento?
Già dal primo anno in cui sono arrivata era iniziata una collaborazione: adesso sta crescendo ed è diventata una cosa molto importante, soprattutto anche per il movimento del calcio femminile.
Ci sono parecchie squadre che si stanno affiliando al maschile e penso che noi siamo state tra le prime ad iniziare questa collaborazione; speriamo che un po’ tutte le società di Serie A, maschili e femminili, si incontrino.
Come Società, penso che tutti conoscano il Chievo: è un ambiente in cui si può lavorare al meglio avendo a disposizione questo centro (Bottagisio) bellissimo e attrezzatissimo, ma c’è anche la tranquillità per poter far bene.
Sta crescendo molto inoltre il settore giovanile, con i numeri che aumentano di anno in anno: è un buon segno per il futuro del calcio femminile.
Come valuti il gruppo di quest’anno?
Sicuramente è una squadra competitiva: le nuove arrivate sono giocatrici con esperienza che hanno avuto un passato importante in Serie A e che ci stanno dando una grossa mano.
Sono già ben integrate nel gruppo ed è molto importante perché penso che questo faccia poi la differenza in campo. Sono sicura che con loro e con quelle che sono qua da più anni si possa fare un bel campionato.
Ovviamente l’obiettivo è la salvezza: sarà difficile perché è un campionato con un livello molto alto quest’anno, però abbiamo tutte le carte in regola per poter raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissate.
Quando un giorno smetterai con il calcio, hai già qualche idea su cosa fare o ci penserai più avanti?
Fisico permettendo, giocherò finché mi diverto. Nel momento in cui mi rendo conto che non riesco più a divertirmi, vedrò cosa fare. Al di fuori del calcio ho qualche idea, ma per ora la priorità è il calcio.
Tra due settimane c’è il derby con il Verona: che partita sarà?
Ovviamente il derby è una partita molto sentita. Siamo orgogliosi di essere l’unica città in Italia ad avere 4 squadre in Serie A, due maschili e due femminili. Verona non è una città grandissima, ma questo denota quanto si lavori bene nel calcio, come in altre cose.
Sarà sicuramente una partita aperta a qualsiasi risultato; credo loro abbiano qualcosa in più a livello di esperienza essendo in Serie A da tanti anni. Noi sicuramente abbiamo voglia di far bene, non tanto perché è il derby, ma perché per noi i tre punti in ogni partita sono fondamentali.
Sicuramente la giocheremo come se fosse una partita qualsiasi, perché se vinci sono sempre tre punti, non di più, ma ovviamente con un pizzico di emozione in più. Cercheremo di vincerla e giocarla come tutte le altre.
Marco Bedin
Credits: BPE agenzia fotografica Verona