Calciatrice veneziana salva turista tedesco colto da malore
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“Rimango ammirato dal comportamento professionale della ragazza e sono contento che si capisca che il gioco del calcio è formato da brave persone”. Con queste parole, in una lettera inviata alla società Net. Uno Venezia Lido, il presidente della Figc del Veneto, Giuseppe Ruzza, ha voluto elogiare il gesto di Roberta Cenedese, capitano del Net. Uno, unica società di calcio femminile di Venezia centro storico e isole. Il club partecipa quest’anno al campionato interregionale Veneto di serie C. La ragazza l’altro giorno al ritorno dalla trasferta con la squadra, ha soccorso e salvato un turista tedesco colto da malore in motoscafo a Venezia, mentre era sul mezzo pubblico. Roberta era a bordo insieme ad altre compagne e componenti della squadra e si è subito messa a disposizione.
La ragazza, laureanda in Medicina all’università di Padova, di ritorno dalla nostra partita giocata in trasferta a Legnaro (Verona) si è resa protagonista, nel viaggio di ritorno, di un gesto encomiabile, riuscendo a soccorrere, e a salvare, un turista tedesco, che era svenuto a bordo di un battello Actv. Un soccorso prestato, peraltro, in condizioni disagevoli, in un battello strapieno di passeggeri, durante la navigazione, in mezzo alla laguna, in condizioni meteo marine avverse.
Roberta, grazie alle sue conoscenze, e al suo grande spirito di sacrificio e generosità, è riuscita a prestare un soccorso utile ad una persona in difficoltà.
Non essendoci un medico a bordo, Roberta Cenedese si è messa a disposizione dialogando in inglese ha subito fatto una prima anamnesi del paziente. L’uomo si è gradualmente ripreso, e parlando in inglese con la famiglia la laureanda ha appreso che l’uomo non aveva mangiato dalle 10 del mattino e che era in vacanza a Venezia. La studentessa ha subito inquadrato il quadro clinico del turista, monitorando il battito dando i primi soccorsi per migliorare la situazione. Il brillante intervento è proseguito fino all’arrivo del vaporetto al Lido, tanto che, in circa 20 minuti, l’uomo si è perfettamente ripreso, e non è stato nemmeno allertato, su richiesta dello stesso turista che non voleva andare al Pronto soccorso, il “118” all’arrivo del 5.1 in piazzale Santa Maria Elisabetta.