Oggi vi propongo l'intervista ad una giovane portiere emergente che milita nel FCF Marcon, squadra veneziana (girone C della serie B) impegnata nel corsa alla promozione verso la massima serie.
1) Le caratteristiche di un portiere tipo dovrebbero forse essere fisicità, agilità e
carattere. In quali di queste ti riconosci?
1) Diciamo che mi riconosco un po' su tutte, per essere un buon portiere bisogna essere
agili, ed avere anche quel carattere per farsi seguire dalle compagne di squadra e
trasmettere fiducia.

2) Quanto sei alta, riesci bene nelle palle alte e quanti rigori hai parato finora in questa
stagione?
2) L'altezza è un punto a favore nelle parate alte, sono alta 1.77, di rigori quest'anno tra
campionato e coppa Italia non ce ne hanno mai dati contro però abbiamo vinto un torneo in
agosto e ho parato 2 rigori. Me la sono sempre cavata bene.

3) Spesso si dice che il portiere deve saper guidare la squadra ed è sicuramente
fondamentale per dare indicazioni a tutta la difesa, succede anche a te?
3) Durante una partita è fondamentale che il portiere guidi la propria squadra, soprattutto
la difesa, siamo noi portieri che abbiamo la visuale più ampia del gioco e quindi poter dare
indicazioni, io cerco sempre di aiutarle facendo modo di non mandarle in difficoltà.

4) Come ti trovi con la tua società, hai un preparatore che ti segue nella preparazione specifica del tuo ruolo e quante sedute settimanali hai a disposizione?

4) Dove gioco è una grande società, le persone che la tengono in piedi, a partire dal presidente, il ds e dirigenti, danno cuore e anima per noi ragazze e cercano sempre di non farci mancare nulla. Il mister, Mauro Minio, ci ha fatte diventare una grande squadra, sia tecnicamente, sia come gruppo, ci trasmette l'energia e la carica giusta per affrontare nel migliore dei modi ogni partita. Ringrazio in modo particolare il mio preparatore Antonio Vazzoler che in questi due anni che mi allena mi ha insegnato molte cose e fatto crescere molto. Ci alleniamo 3 volte a settimana e siamo una squadra sia dentro che fuori dal campo.

5) A che età hai iniziato a giocare e quando hai o hanno deciso che il tuo ruolo sarebbe
stato portiere?
5)Ho iniziato a giocare nel campetto del mio vicino di casa fin da piccola, passavo i
pomeriggi lì, poi all'età di 6 anni ho cominciato a frequentare i "primi calci" con i
maschietti del mio paese, come tutti i bimbi la cosa più bella era fare goal, ed anche per
me lo era, poi un giorno durante una partita, presi una pallonata sul naso e mi misero in
porta, da lì non mi hanno più tolto e pure io ho capito che quella era la mia "casa".

6) Hai un modello nel calcio femminile a cui ti ispiri nel tuo ruolo e uno nel calcio
maschile?
6) Per quanto riguarda il calcio maschile, quando ero piccola era sempre Gigi Buffon, ora
però non posso non ispirarmi al grande Neuer, invece nel mondo del calcio femminile al
portiere della nazionale statunitense Hope Solo.

7) Hai appena 21 anni ma vanti diverse esperienze, ce le racconti?
7)Ho avuto la possibilità di vivere grandi emozioni già da piccola, durante la stagione
2006/07 e 2007/08 sono stata convocata con la rappresentativa provinciale di Treviso under
15, prime classificate nel secondo anno.
Nel 2008 con la rappresentativa regionale abbiamo disputato un torneo in Ungheria contro le
varie rappresentative (Croazia, Slovenia...) classificandoci seconde.
Nell'anno 2009/2010 con la rappresentativa regionale abbiamo perso la finale, l'anno dopo
non ci è andata bene, siamo uscite ai gironi.
Ho avuto la soddisfazione di essere premiata come miglior calciatrice (Golden Girls) della
squadra della serie A2 del girone C nel 2012. Nel 2013, anche se dalla panchina per un
infortunio, è stata una grande emozione veder vincere il tricolore delle mie compagne di
squadra nel Beach Soccer. Nel 2014 nel beach soccer abbiamo perso la finale 3/4 posto.

8) Con il Marcon siete a un punto dalla capolista, il vostro campionato è iniziato molto bene, quali sono i vostri obiettivi?
8) Quest'anno con la mia squadra, con la quale mi trovo molto bene, puntiamo in alto, a
raggiungere quell'obbiettivo che tanto sogniamo: la promozione in serie A.

9) Domenica ospiterete la Reggiana di mister Federica D'Astolfo, una squadra giovane come voi con un buon gioco, qual è il tuo pronostico?
9) Quella di domenica contro la Reggiana sarà una partita tosta, da non sottovalutare,
all'andata ci hanno messo in difficoltà, è una grande squadra che sa fare gioco, dobbiamo
stare concentrate fino al triplice fischio e giocare come sappiamo fare, poi si vedrà.

10) Quali sono le tue speranze e sogni per il futuro?
10) Quello che spero di più è che in questo Paese si cominci a dare più valore e visibilità
al calcio femminile, e che vengano eliminati tutti i pregiudizi che ci sono nei confronti
delle ragazze che giocano a calcio.

11) Ti piacerebbe riuscire a mantenerti solo con il calcio? Che titolo di studio hai e
quanto sarebbe per te importante giocare in serie A e venire magari convocata in nazionale?
11) Mantenermi solo con il calcio sarebbe bello, purtroppo il calcio femminile in Italia non
permette di mantenersi, quindi il lavoro bisogna averlo.
La scuola non è mai stata il mio forte, preferivo sempre avere un pallone tra le mani invece
dei libri, ho la qualifica di operatore chimico-biologo.
Giocare in serie A sarebbe importante, magari ancora più bello andarci con la mia squadra.
La maglia azzurra penso sia un sogno di tutte la calciatrici, spero che un giorno riesca ad
indossarla pure io.

Ringrazio Andrea Ghion per la disponibilità e professionalità e la sua società per averci
concesso l'intervista. Auguro ad Andrea il meglio per la sua carriera e spero di vederla
presto convocata in qualche stage con la Nazionale.

Laura Pressi