In campo con.. Martina Piemonte, tra mondiale e campionato
- Walter Pettinati
- Rubriche
- Spazio Calciatrici
- Posted On
- Visite: 1704
Un oceano di distanza separa Martina Piemonte da quel bronzo Mondiale con la Nazionale Under 17, arrivato nella finale per il 3° e 4° posto vinta ai rigori contro il Venezuela nel pomeriggio di venerdì 4 aprile 2014, che ha regalato un risultato storico alla selezione azzurra, per la prima volta sul podio mondiale in una competizione a livello giovanile: a due settimane di distanza Martina è tornata alla vita di tutti i giorni, la famiglia, la scuola e gli allenamenti con la Riviera di Romagna, in vista del finale della sua seconda stagione in serie A, ma naturalmente il ricordo è ancora indelebile nella mente della giovane attaccante ravennate che, seppur non sia riuscita a lasciare il segno in fase realizzativa nella rassegna centro americana, dopo l’infortunio alla testa nella gara inaugurale contro lo Zambia e dal rientro in campo contro il Venezuela ha sempre fornito prestazioni positive, dando il suo contributo alla selezione di Enrico Sbardella per centrare questo storico risultato.
Martina, raccontaci il Mondiale in Costarica da poco concluso: quali emozioni ti ha regalato?
“Un Mondiale caldissimo, in tutti i sensi, sia dal punto di vista meteorologico, visto che abbiamo giocato quasi sempre con temperature oltre i 30 gradi, ma soprattutto un’atmosfera fantastica, sia per quanto riguarda il nostro gruppo molto unito, sia per la perfetta organizzazione dell’evento: scendere in campo davanti a 20.000 spettatori e poter stringere la mano al presidente della FIFA Joseph Blatter prima della finale per il terzo posto sono cose che non capitano tutti i giorni e che sicuramente non scorderò mai”.
A livello personale che Mondiale è stato? Sei dispiaciuta per non aver trovato la via del gol?
“Diciamo che il Mondiale non era iniziato benissimo per me, visto l’infortunio alla testa dopo pochi minuti della prima gara contro lo Zambia, poi sono rientrata nella terza gara contro il Venezuela e penso di aver sempre dato il mio contributo alla squadra per raggiungere questo storico obiettivo: per quanto riguarda il gol, essendo un’attaccante ovviamente mi sarebbe piaciuto segnare almeno una rete, ma credo che giocare per la squadra spesso vale più di un gol e io sono comunque soddisfatta perché penso di aver disputato delle buone gare, che mi sono servite tantissimo per migliorare e proseguire il mio percorso di crescita calcistica”.
Cosa ne pensi del gruppo e della selezione azzurra? Quale giocatrice ti ha impressionata maggiormente?
“Secondo me abbiamo disputato tutte un ottimo Mondiale e la vera forza della squadra è stata l’unione del gruppo che ci ha consentito di ottenere questo grande risultato, grazie anche al lavoro di mister Enrico Sbardella e del suo ottimo staff: non mi sento di menzionare una compagna in particolare perché, come detto è grazie al gruppo che siamo andate così lontano, ottenendo questo storico traguardo”.
Quale giocatrice a livello assoluto hai ammirato nelle altre selezioni?
“Tra le giocatrici che abbiamo affrontato sicuramente mi ha colpito il numero 11 del Venezuela, grande forza fisica, ma anche velocità e buona tecnica, ma sicuramente la migliore che ho visto è la numero 10 del Giappone, una calciatrice rapidissima e dotata di una tecnica fuori dal comune e non a caso è stata premiata come migliore giocatrice del Mondiale”.
Torniamo al campionato: cosa ne pensi del finale di stagione con la Riviera di Romagna? Pensi riuscirete a tornare in corsa per il quinto posto?
“Mancano poche partite al termine della stagione ed io spero di avere ancora qualche opportunità per dare il mio contributo alla squadra: per quel che riguarda il quinto posto, ovviamente non dipende più solo da noi, però ci crediamo e cercheremo di ottenere più punti possibili per cercare di centrare questo obiettivo”.
Davide Tognacci
addetto stampa della Riviera di Romagna