SOGNANDO SVEZIA 2013
- Walter Pettinati
- Rubriche
- Spazio Calciatrici
- Posted On
- Visite: 4835
Studio, calcio e divertimento: la beautiful life di Martina Rosucci in quel di Brescia... sognando Svezia 2013. Venti anni, tifosissima della Juventus... e piena di vita. Ecco il Martina Rosucci pensiero.
di Fabio Cimmino.
Sei al tuo secondo anno lontana dalla tua famiglia, vivi e studi in città. Come giudichi fino ad ora la tua esperienza "bresciana" fuori dal campo?
Mi ritengo fortunata da questo punto di vista. Da subito sono riuscita ad ambientarmi grazie soprattutto ad alcune mie compagne che sono diventate piano piano amiche anche fuori dal campo. Da quest'anno frequento anche la facoltà di scienze motorie quindi avrò modo di ambientarmi ancora di più e di entrare nella vita studentesca bresciana. Non chiedetemi di paragonare Brescia a Torino però, amo la mia città natale e tutto quello che ho lì.
Descrivici la giornata tipo di una calciatrice/studentessa.
Sveglia alle 8, preparazione pre-universitaria e poi lezione dalle 9 alle 13. Pausa pranzo e si ritorna a lezione fino a circa le 17.00, dipende dai giorni. Tempo di arrivare a casa e fare merendina con le mie coinquiline e poi si riparte subito per l'allenamento dalle 19.00 alle 21.00. Per quanto riguardo la sera dipende dai giorni: a volte si torna a casa per mangiare e studiacchiare. Altre volte si mangia una pizza con le amiche. E altre volte ancora si fa serata, si va a ballare e si fanno le ore piccole! Ovviamente in tutto ciò trovo lo spazio anche per me stessa.
Parliamo del campionato. Ti aspettavi qualcosa in più dal tuo Brescia?
Il Brescia a completa disposizione di quest'anno credo sia fortissimo. Il problema è che non abbiamo ancora avuto la fortuna di giocare tutte insieme per la serie di infortuni gravi che si sono presentati lungo il percorso. Sicuramente senza questa sfortuna iniziale ora non staremmo arrancando per inseguire il primo posto ma è ancora troppo presto per trarre conclusioni. Mi aspetto tantissimo da questo Brescia... obiettivo minimo il 2 posto.
Quest'anno giochi in un ruolo diverso, più lontana dalla porta ma nel fulcro del gioco. Sei soddisfatta delle tue prestazioni fino ad ora?
Sono felicissima che Milena mi abbia dato l'opportunità di interpretare questo nuovo ruolo perché significa che ha molta fiducia in me e nelle mie qualità, e la vivo quasi come una sfida con me stessa. Sono più lontana dalla porta ma tocco 1000 palloni e questo è il top per una innamorata del pallone come lo sono io! Sono soddisfatta solo di alcune prestazioni ma posso fare molto di piú, un vero giocatore sbaglia molto meno di me.
Capitolo Nazionale. Hai lasciato la fascia dell'Under e subito Cabrini ti ha inserito nel gruppo delle potenziali convocate per Svezia 2013. Come è stato l'approccio con la nazionale Maggiore?
La chiamata di Cabrini è stata motivo di grande orgoglio. La nazionale maggiore é tutta un'altra storia. Rappresenta il mondo degli adulti e i ritmi e l'intensità di gioco non hanno paragoni con le under . Il mio approccio è stato da subito negativo ma dopo poco mi sono ambientata un po' di più.
Lo scorso anno alla domanda qual è il tuo sogno nel cassetto hai risposto "tornare dagli Usa e vincere un trofeo con il Brescia", e il sogno si è avverato. Ti chiedo, adesso qual è il tuo nuovo sogno?
Il mio sogno istantaneo é quello di partecipare a Svezia 2013, e vincere ancora un trofeo con il Brescia, anche se so quanto è difficile. Il mio sogno a lungo termine invece è quello di diventare professionista, ancora più difficile del primo.
Fabio Cimmino
Addetto stampa - Responsabile Comunicazione