UMILTA' ARBITRALE..?
- Mario Merati
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- L'editoriale di Mario Merati
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Ognuno di noi nello svolgere una qualsiasi attività:lavorativa,sportiva, imprenditoriale,politica, amministrativa ecc. commette degli errori, molti di questi,possono danneggiare altre persone, o cose, con le debite conseguenze alle quali ci si deve sottomettere per amore di giustizia. Nella vita comune, tutto questo passa sotto la parola NORMALITA', ma nel CALCIO, l'ERRORE ha una doppia valenza..,se a commetterlo è un giocatore, ci si arrabbia, magari s'impreca...ma poi tutto passa e si dimentica..,ma se l'errore è dell'ARBITRO..il RICORDO non svanisce mai..,prosegue negli anni, e rimane "nei secoli e nei secoli" come un ALIBI incontrovertibile,di una mancata vittoria o se voltete di una ingiusta sconfitta.
Domenica scorsa l'arbitro Rocchi ha commesso alcuni gravi errori di valutazione, non sto a sindacare se il danno maggiore è stato subito dal Bologna o dal Milan,ogni tifoso se ne avrà fatta un'idea...,ma quello che ha più stupito tutti è stata la CONFESSIONE del Direttore di gara che a fine partita ha affermato:"SE HO SBAGLIATO,SCUSATEMI!"...Un uomo solo, in mezzo al campo in una giornata NO! Può capitare a tutti, quello che è SPECIALE è averlo ammesso!
La classe arbitrale è sempre stata considerata una CASTA e ha avuto nei tempi, molto spesso, atteggiamenti dispotici e poco propensi al DIALOGO in campo e fuori. Confessare un errore è sempre stato considerato un atto di DEBOLEZZA e di POCA PERSONALITA' da parte di un arbitro e quindi, in molte occasioni,nonostante l'indiscutibile prova della MOVIOLA si è preferito il silenzio...Un tempo, questo atteggiamento poteva anche essere giustificato, ma negli ultimi anni,con la TECNOLOGIA e 10 telecamere in campo.. è difficile reggere alla prova dei FATTI, quindi questi atti di UMILTA' dovrebbero essere una regola e non un'eccezione, s'intende con tutte le giustificazioni possibili, l'UOMO non è una macchina e ci sono molti casi in cui in certe fasi di gioco è quasi impossibile dare delle giuste e obiettive valutazioni. Quello che spesso invochiamo tutti è una certa OMOGENITA' di giudizi su certi falli e su certi comportamenti in campo da parte dei giocatori non sempre valutati nel medesimo modo. Per finre, occorre anche RICHIAMARE tutti (giocatori,allenatori,dirigenti..) ad un comportamento corretto in campo, ad un atteggiamento collaborativo con chi dirige la partita e questo vale ancora di più nelle partite dei campionati minori, dilettantistici e giovanili, ogni domenica su molti campi si devono assistere a fatti spiacevoli e deprecabili. L'ARBITRO NON HA AMICI e non accontenta MAI nessuno...questa è la regola..,ma un po' di Fair Play anche verso quell'UOMO SOLO.non guasterebbe!