BAMBINE IN CHAMPION'S LEAGUE
- maurizio faretta
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Nella giornata del 7/11/12 si è disputato l'incontro di Champion's league, tra Bardolino-Verona e Malmoe, vinto meritatamente dalle svedesi per 0-2. Colgo lo spunto per raccontare l'emozione della Champion's League, in notturna, vista da un gruppetto di ragazzine delle giovanili veronesi.
Prima c'è stata la fretta per arrivare puntuali al Bentegodi alle 19.00, orario previsto per l'appuntamento con le compagne al cancello 13. Le bambine sono eccitate, perchè avranno il compito di accompagnare le due contendenti in campo. Le più piccole e le più volonterose saranno pure le raccattapalle. Elisa che ha uno stiramento al quadricipite, ma non vuole assolutamente rinunciare al suo compito e si offre volontaria per il compito di: raccattapalle dietro la porta. Forse la ragazza fra tutte che dovrà correre di più. Ammetto di aver provato invidia nei loro confronti. Entrare in quell'atmosfera così magica, quasi rituale.
Partire dal tunnel, che dagli spogliatoi del Bentegodi porta al campo da gioco, respirando la tensione palpabile che hanno le atlete prima di un incontro importante. Mia, una delle ragazze delle più grandi, parlava troppo ed è stata zittita da una calciatrice che voleva cercare la giusta concentrazione. Sono arrivate così le 20.27 e comincia a suonare la "musica " della Champion's, ( proprio quella che sentiamo in televisione quando gioca il Real Madrid o il Barcellona).
Devo ammettere che mi sono emozionato nel vedere dagli spalti mia figlia per mano a Cristiana Girelli con il gagliardetto giallo-blù, mentre si recava verso il centrocampo . Penso pure alla gioia di Moreno, un genitore al mio fianco, che ha visto sua figlia Matilde salutarlo dalla pista di atletica che circonda il rettangolo di gioco.
Talvolta durante la partita arrivava un pallone in più in campo: più per gioco che per l'agitazione. L'arcigna delegata Uefa guardava però con severità la piccola burlona.
La partita è così finita a favore delle scandinave. Le ragazze giallo-blù hanno dato tutto contro un avversario più forte, meritando tutti gli applausi del pubblico (molto numeroso e partecipe per il calcio femminile nostrano) e delle nostre felici campioncine.
MAURIZIO FARETTA