MESSI? ...NO GRAZIE!
- maurizio faretta
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Tra scandali, processi, tessere del tifoso e debiti il pallone dei grandi club non gode di buona salute. E' più preoccupante, però, quando a scricchiolare è la base delle scuole calcio. infatti, arriva quella dell'ennesima protesta sui campetti di provincia, dovuta alla maleducazione dei genitori.
Qualcuno ricorderà lo sciopero dei bambini di Ponte a Elsa alla vigilia di Natale nel 2007, quando assieme agli allenatori si rifiutarono di scendere in campo per attirare l'attenzione sull'accanimento contro gli arbitri, considerato che c'erano stati anche episodi gravi con genitori che erano venuti alle mani.
Oppure quegli altri genitori, che nell'aprile del 2011 si erano appostati a bordo campo per insultare il direttore di gara fin dal fischio d'inizio. Poi sono passati alle minacce di morte. E infine a robusti spintoni. La partita del Fidene Calcio era durata 3 minuti, visto che l'allenatore aveva ritirato la squadra per la vergogna.
Adesso, per ultima, arriva la scelta del Ponzano, società dilettantistica dalle parti di Empoli. E' apparso un cartello, recita testualmente: "Chi pensa di avere un figlio "campione" è pregato di portarlo in altre società". Sembra un controsenso, ma non lo è.
I bambini si divertono, i genitori non sempre.
Chi pensa di aver messo al mondo l'erede di Messi ha sbagliato. Ingresso vietato, insomma, a chi vuole i privilegi e a chi si comporta male.Il problema non sono i ragazzi , perché loro si divertono, si divertono tutti. Stanno insieme, fanno attività, ridono. talvolta la squadra non vince, allora i genitori cominciano a contestare la scelte degli allenatori e la serenità del gruppo ne risente, distruggendo l'armonia faticosamente conquistata.
Il messaggio servirà da lezione per educare qualcuno?
Ci crediamo? No, non ci credo. Però lo speriamo.
Fonte:Tirreno-Blog Gazzetta
Maurizio Faretta