Serie A con 20 squadre e due gironi? No, Grazie!
- Walter Pettinati
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E' la proposta bomba dell'estate! si cercano conferme dalle società minori per proporre al Commissario Staordinario Tavecchio una riforma dei campionati (2012-2013) con una Serie A a 20 squadre con due gironi. Le società più "esperte" non sembrano gradire questa opportunità e dicono NO! A mio avviso, una scelta di questo tipo, va contro ad ogni principio sportivo finora adottato dalle principali Nazioni Europee che si dirigono in senso opposto nonostante abbiano un numero elevato di tesserate. In Italia non ci sono abbastanza atlete per mettere in campo 20 formazioni di pari livello. Lo dimostrano le goleade dell'ultimo campionato dove c'erano in competizione 14 squadre.
E' auspicabile, al limite, un campionato con meno squadre e una maggiore qualità atletica e tecnica per far crescere il livello, trovare stimoli e aumentare le performance delle nostre calciatrici, mettendole in competizione. Inoltre, le giovani promesse devono crescere graduatamente e non si possono buttare nella mischia contro atlete d'esperienza.
Si dovrebbe, invece, organizzare un bel Campionato Primavera, obbligatorio per tutte le società iscritte ai campionati Nazionali, di grande qualità dove far svolgere un'attività di crescita che valorizzi le caratteristiche delle giovani verso il salto di categoria per la felicità anche dei nostri CT.
Non si è ben capito se l'intenzione è qualla di aumentare l'entrate economiche o la qualità del calcio femminile.
Walter Pettinati