APPROCCIO RAI INADEGUATO E ARROGANTE
- Walter Pettinati
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In particolare è mancato il benchè minimo approccio e accreditamento formale verso la Società, il cui Direttivo ha atteso vanamente di sapere il programma complessivo della cronaca nonché dei commenti che normalmente avvengono nell'intervallo.
Gravissima, a questo proposito, l'arroganza dei due conduttori, che hanno ritenuto di non interpellare minimamente la società su chi l'avesse dovuta rappresentare nelle consuete interviste di intervallo procedendo arbitrariamente e come meglio credevano suscitando da parte del TCF un dovuto "silenzio stampa".
Tutto ciò costituisce per il TCF atto di prevaricazione inusitato e intollerabile ed una violazione alle più elementari norme di correttezza e di reciproco riconoscimento che normalmente deve sussistere fra soggetti diversi e di questo livello istituzionale e che lede la dignità del TCF come di qualunque altra società femminile.
Ci si chiede, a questo proposito, come sia possibile che un Ente come la Rai che è il massimo ente radiotelevisivo pubblico, sia rappresentato in questo modo e, infine, quale sia stato il criterio per attribuire il compito di conduttrice alla rappresentante e massima espressione del sindacato calciatrici del calcio femminile, per la quale sembrerebbe sorgere, spontaneo, un evidente problema di opportunità "politica" se non di conflitto di interessi.
Nessun rilievo da fare alla incolpevole DCF, ma il TCF rende noto che inoltrerà formale richiesta alla Rai di non fare più parte della programmazione sportiva, rappresentando in ogni sede istituzionale per gli aspetti istituzionali gli aspetti sopra citati.
Venaria, 26 marzo 2011
Ufficio Stampa
Torino