Il Giudice Sportivo condanna ingiustamente la società Azalee: che il Dipartimento intervenga a difesa della loro società
- Walter Pettinati
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Sta facendo scalpore la decisione del Giudice Sportivo sulla gara Azalee – Real Meda, giocata domenica 17 gennaio in casa della varesine. Una decisione che mette in serio pericolo la serenità di ogni sociatà.
“Il Giudice sportivo esaminati gli atti ufficiali, rilevato il rapporto di gara e il supplemento inviato a mezzo mail, con audizione telefonica, dove l'arbitro esponeva che circa 20/25 persone assistevano alla gara dalle tribune; oltre le persone autorizzate appartenenti alle due società […..]” accusa che la “società AZALEE ha violato la disposizione normativa della disputa della gara a porte chiuse.”
Il Giudice Sportivo ha pertanto inflitto alla società AZALEE la sanzione dell'ammenda di Euro 200,00 e ha deciso di comminare alla dirigente responsabile della società AZALEE, Simona LUCCHINI, l'inibizione sino al 2 febbraio 2021. Nel contempo: “ Si rimettono gli atti alla Procura Federale per le valutazioni e le determinazioni di competenza.”
Grande indignazione e rammarico in casa varesina.
Raggiunti telefonicamente, la società, sulle documentazione a noi fornito, dichiara di essersi attenuta rigorosamente alla vigenti disposizioni emanate dalla Federcalcio. “In tribuna erano presenti solo le persone facenti parte delle due società così come da regolamento. A sostegno delle nostre parole vi sono le documentazioni fornite da entrambe le società. Oltre alle persone accreditate come da altra documentazione.
Non si capisce come il Giudice Sportivo abbia potuto prendere questa decisione, senza curare le carte. Non faremo ricorso, pagheremo la multa e attenderemo la decisione della Procura Federale. “
“Sta di fatto – continua la dirigenza - che se la nostra versione documentata non verrà tenuta in considerazione, dalle prossime gare, pur consapevoli dell’ingiustizia, non permetteremo più a nessuno di accedere alla tribuna. Entreranno solo le persone presenti in distinta.”
Ancora un volta il Giudice Sportivo si rivela arrogante e dispotico. Il Dipartimento calcio femminile della Lega Nazionale Dilettanti si conferma distante dalle loro società.
Si chiede gentilmente che questa vicenda venga risolta quanto prima senza procurare inutili spese alla società per dimostrare quello che è già chiaro e lampante: l’assoluta estraneità ai fatti contestati.
Walter Pettinati