La Lega Nazionale Dilettanti si oppone alla Riforma dello Sport: abolito il vincolo, liberalizzato il diritto al lavoro sportivo
- Walter Pettinati
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La Lega Nazionale Dilettanti, da me duramente combattuta, si oppone alla democratica Riforma dello Sport emanata dal Ministro Vincenzo Spadafora, dimostrando tutto il suo discutibile modo di operare con la sport dilettantistico. Oltretutto la riforma prevede una giusta contropartita per le società che crescono i giovani.
Il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia dichiara: "Le norme sul vincolo sportivo presenti nei decreti attuativi rappresentano una grave minaccia per l'esistenza del calcio dilettantistico a partire dalle scuole calcio, coinvolgendo l'intera filiera dell'attività giovanile, che è la vera risorsa del movimento unitamente all'attività delle prime squadre fondata principalmente sulla valorizzazione dei giovani."
e continua... "Il vincolo di tesseramento, invece, assunto con le tutele già presenti, costituisce un elemento essenziale di sussistenza per ogni singola società dilettantistica, pertanto va mantenuto nella sua attuale regolamentazione. Non esistono, in senso assoluto, forme d’indennizzo che possano surrogarlo. E poi come si può pensare, specie in questo particolare momento storico, di mettere sulle spalle delle ASD anche il fardello dei rapporti di lavoro, dimenticando completamente i sacrifici e gli oneri già pesantissimi che gravano su realtà che basano la loro opera sul volontariato?".
Come annunciato dal Ministro Vincenzo Spadafora, ci saranno premi per le società dei tesserati in partenza. Come è giusto che sia.
Va anche detto che, se una società ha dei costi e dei meriti nel crescere un talento, ne prende anche i benefici in termini di prestigio e di risultati. Un giusto premio in cambio della liberta del giovane è un fatto dovuto. Finalmente, interesse e etica camminano insieme.
Per quanto riguarda la materia del lavoro sportivo. Una società non è obbligata ad assumere un giocatore o una giocatrice. E' libera scelta dell'atleta, come è giusto che sia, e della società che lo acquisisce. Le sportive e sportivi dilettantisti fanno attività professionale ed è più che giusto che siano inquadrati nel diritto al lavoro e alla possibilità di essere inquadrate come atlete professioniste.
In tutto questo, non c'incastra proprio nulla l'unitile AIC ???? ???? ????
La LND e Cosimo Sibilia, come presidente pro tempore, non possono decidere per la vita degli altri.
Walter Pettinati